Marchetti schiera in campo il top della sua offerta

Presentate al pubblico le attrezzature di cinque marchi distribuiti in Italia dall’azienda di Este (Pd)

Dopo un 2019/2020 ricco di cambiamenti e di novità (leggi cessazione del rapporto con Hardi e Väderstad e inizio rapporto con Köckerling e Tecnoma, oltre a un ampliamento di collaborazione con Kongskilde), Marchetti Macchine Agricole coglie il momento di calo del Covid-19 per presentare al lavoro in campo alcune delle attrezzature top proposte dai marchi di sua pertinenza.

Överum

Aratro VFCX 41080 della svedese Överum

Partiamo allora dall’aratro VFCX 41080 della svedese Överum, azienda che fa parte del gruppo Kongskilde di Cnh Industrial, specializzata nella produzione di aratri da 3 a 8 vomeri, entro solco (come il modello sopracitato) e fuori solco. Il quadrivomere VFCX 41080, che raggiunge un peso di 1.600 kg, richiede una potenza massima di 160-180 cv, ha una luce libera da terra di 80 cm e una distanza tra i corpi di 1 metro. La profondità massima raggiungibile è di 35 cm, quella minima di 15 cm. La larghezza di lavoro è regolabile idraulicamente da 30 a 60 cm, per un totale di 2,40 m, ed è presente anche il sistema di memoria per le svolte a fine campo.

Köckerling

Erpice a dischi Rebel di Köckerling

Dopo 30 anni di importazione di macchine Väderstad, Marchetti da un anno distribuisce i prodotti dell’azienda tedesca specializzata in macchine per la lavorazione del terreno e la semina. La macchina scelta per la presentazione in campo è stata l’erpice a dischi Rebel, la cui gamma spazia dai 3 ai 12,5 metri e può operare in presenza di residui colturali, su terreno preparato o su terreno arato, oltre che per la preparazione del letto di semina finale. Il Rebel può lavorare su varie colture, dalla classica stoppia di grano al mais fino al digestato, sinonimo di grande versatilità. La profondità di lavoro va da 2 cm a 15 cm, con possibilità di scegliere dischi da 51 (come nel modello in campo) o 62 cm di diametro. La macchina in prova era da 6 m di larghezza di lavoro e dotata di serie di ruote di supporto a regolazione idraulica, rullo a lame frontale, due file di dischi dentati con supporto a molla (in alternativa a balestra), pareggiatore, rullo posteriore singolo (o doppio) ad anelli, e infine erpice spargipaglia. Accessorio interessante è la tramoggia per semina cover crop o a spaglio con tubi di adduzione per ogni disco, senza dimenticare la possibilità di avere il terminale Isobus per far rientrare la macchina nel credito 4.0.

Seminatrice pneumatica Ultima CS di Köckerling

Seconda macchina presentata dell’azienda di Verl è stata la seminatrice pneumatica semiportata Ultima CS, che può lavorare su semilavorato, sodo e arato. La versatilità della macchina è evidente anche come tipologia di semente perché, oltre ai classici cerali autunno-vernini, può seminare mais, soia, pisello e fagiolo, e questo si traduce in costi operativi ridotti. Il modello visto in azione è da 3 m di larghezza di lavoro, per un peso di 45 q, e presenta in successione una livella anteriore (ideale per terreni arati o già lavorati che presentano irregolarità nel profilo), l’elemento di semina indipendente, l’ancora di lavorazione e il tubo di adduzione che deposita il seme su una banda di 6 cm di larghezza. La ruota agisce come controllo di profondità in modo idraulico e quindi segue in modo ottimale il profilo del terreno. Il carico per ogni elemento è regolabile fino a un massimo di 200 kg, il che consente di operare anche su terreno sodo. Chiudono gli elementi le ruote di trasporto su strada, i livellatori posteriori, il rullo che chiude e riconsolida il terreno e l’erpice posteriore per sparpagliare il residuo colturale. La tramoggia ha una capacità di 2.800 litri, ma nei modelli più grossi si arriva a 3.300 litri. Anche per questa macchina è disponibile il sistema di controllo Isobus per rientrare nel programma 4.0.

Tecnoma

Irroratrice trainata Tecnis 3100 di Tecnoma

Terminato l’accordo con la danese Hardi da circa un anno, come irroratrici adesso Marchetti propone il costruttore francese Tecnoma specializzato nella produzione di macchine per la difesa. La gamma prevede modelli portati da 4.000 litri e trainati e semoventi fino a 6mila litri. In campo ha operato il modello trainato da 3.100 litri Tecnis 3100, ovvero la fascia più alta delle irroratrici trainate Tecnoma. Particolarità di questa macchina è la barra in acciaio e la sua stabilità, in quanto montata su parallelogramma, con sospensioni ad azoto, trapezio versatile e sospensione ammortizzata ad aria sull’assale. I movimenti sono tutti elettroidraulici con geometria variabile, quindi si possono chiudere i tre quarti di barra o la mezza barra, così come si può fare dosaggio variabile escludendo ugello per ugello, in automatico dal posto di guida. Da segnalare, infine, il controllo automatico dell’altezza della barra, la carreggiata variabile da 1,50 a 2 m e la sterzatura gestita idraulicamente dal posto di guida

Kongskilde

Coltivatore ad ancore Delta Flex 3000 di Kongskilde

Del marchio danese storico per la lavorazione del terreno, oggi parte del gruppo Cnh Industrial, in campo è stato mostrato il coltivatore ad ancore Delta Flex 3000, il modello più piccolo della gamma, da 3 m di larghezza, a 9 ancore con sicurezza a molla ed escursione di 25 cm (la gamma arriva a 7 m di larghezza, con macchine portate e trainate), disposte su tre file. Le punte delle ancore sono dotate di alette laterali, per una profondità di lavoro massima di 30 cm; dopo le ancore si trovano dei dischi pareggiatori e un rullo posteriore in acciaio (Max Pack) da 550 mm di diametro, con regolazione a perni (in alternativa il rullo può essere a gabbia o ad anelli), per un peso complessivo di 1.900 kg. Queste macchine possono essere dotate anche di seminatrici per semi minuti e lavorano sia su sodo sia su semilavorato.

Quivogne

Decompattatore SD 300 di Quivogne

Tornata dopo tanti anni a far parte dell’offerta di Marchetti Macchine Agricole, la società francese specializzata nella produzione di erpici a dischi, rulli compattatori, strigliatori e decompattatori, offre in particolare per quest’ultima categoria la serie SD 300 ad ancore ricurve, 3 m di larghezza di lavoro, telaio fisso, dotata di 6 ancore tipo Michel, con sicurezza a bullone, punte imbullonate (e volendo anche reversibili) e telaio a V rinforzato, per una profondità massima di lavoro di circa 45 cm regolabile tramite le ruote anteriori e il rullo posteriore, che è doppio a dischi ondulati da 500 mm di diametro, con regolazione sempre a perni.

Marchetti schiera in campo il top della sua offerta - Ultima modifica: 2021-07-11T13:13:28+02:00 da Francesco Bartolozzi

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