Agritechnica, ecco tutti i vincitori degli Innovation Awards

Diciotto le medaglie assegnate, di cui una sola d'oro e diciassette d'argento

Presentati in occasione dell'anteprima di Agritechnica in quel di Kassel (Assia, Germania), gli Innovation Awards 2023 hanno visto la giuria dell'innovazione Dlg (Società Agricola Tedesca organizzatrice della fiera) assegnare diciotto medaglie, di cui una d'oro e diciassette d'argento.

Il concorso di quest'anno ha ricevuto 251 candidature, di cui 218 sono state approvate per l'elenco delle innovazioni espositive. Ricordiamo che la medaglia d'oro viene conferita a un'innovazione che dimostri un nuovo concetto in cui la funzionalità è cambiata in modo decisivo e dà origine a un nuovo processo o segna un miglioramento sostanziale di un processo esistente.
Questi i criteri chiave: significato pratico a livello di azienda agricola, redditività operativa e vantaggi in termini di efficienza, miglioramento dell'ambiente e dei consumi energetici, riduzione del carico di lavoro e miglioramento della salute e della sicurezza.
La medaglia d'argento, invece, viene conferita a un'innovazione per un prodotto esistente tale da ottenere un significativo miglioramento della funzionalità e del processo. I
criteri chiave includono: pertinenza a livello di azienda agricola, riduzione del carico di lavoro e miglioramento della qualità del lavoro, maggiore affidabilità.
Vediamo allora nei dettagli i vincitori.

 

MEDAGLIA D'ORO

 

Mietitrebbia a doppio rotore assiale CR - NEW HOLLAND

L'evoluzione delle prestazioni tecniche di trebbiatura nelle mietitrebbie viene progressivamente limitata dalla dimensione, dalle misure e dalla geometria delle macchine. Questo vale, in particolare, per l'ampliamento del canale di trebbiatura. Ciò rappresenta la misura più efficace a livello progettuale, che influenzerebbe direttamente la grandezza della macchina, che ha peraltro già raggiunto i limiti delle larghezze di trasporto consentite per legge. Un semplice allungamento delle linee di trebbiatura e separazione si scontra con l’andamento regressivo delle funzioni di separazione. Inoltre, maggiori prestazioni di propulsione e tecnologie dimensionate in modo corrispondente, oltre ad utensili di trebbiatura e separazione, determinano il superamento dei carichi assali previsti dalla legge.

La nuova mietitrebbia a doppio rotore assiale CR della New Holland è stata quindi tarata sulla massima densità di potenza, nel rispetto delle restrizioni esistenti. Il cuore della nuova mietitrebbia CR è la tecnologia di propulsione, che presenta un motore inserito longitudinalmente rispetto all'inclinazione dei rotori. Attraverso il cambio centrale, a ripartizione di potenza, posizionato in mezzo, i rotori e le raccoglitrici vengono azionate in modo lineare, con una catena di alimentazione e/o tramite albero cardanico.

Il rotore sinistro svolge la funzione di albero di rinvio per il tamburo di alimentazione. L’albero cardanico si trova sul lato destro dello chassis sopra il livello del carter rotore. Inoltre, ai due lati dello chassis non si hanno azionamenti tra telaio e chassis, con un conseguente notevole aumento dell’ampiezza di quest’ultimo. Lo spazio che si è liberato viene utilizzato per ampliare il canale di trebbiatura, con un potenziamento della potenza tecnica installata della mietitrebbia. Al fine di eliminare eventuali intasamenti,  un sistema automatico esegue, non solo il movimento usuale di avanzamento e arretramento per sciogliere i blocchi, bensì orienta il tendicinghia sul lato di tensionamento della cinghia dei tamburi di alimentazione, con una conseguente trasmissione precisa del movimento di rotazione.

Il sistema di pulizia brevettato è stato ugualmente ampliato del 13% e l'alimentazione dell'elevatore è stata ottimizzata, mentre una tecnologia di regolazione guidata dal sensore di pressione misura la contropressione e la ripartizione del raccolto, separatamente, sul vaglio superiore, anteriore e posteriore. Discontinuità dovute ad una ripartizione non omogenea del raccolto, costituito da grano e componenti altri, vengono compensate mediante scuotimenti trasversali. In tal modo, il sistema non determina solamente una ripartizione omogenea del prodotto in pianura e su pendenze, ma riesce, per la prima volta, a correggere il problema di ripartizione trasversale, tipico della mietitrebbia a rotore assiale. La tecnologia di trinciatura della paglia e di distribuzione prevede una regolazione guidata da telecamera. Ciò aumenta l'efficienza energetica della mietitrebbia, mantenendo una massa della macchina quasi immutata, ottimizzata a livello progettuale.

New Holland, con la nuova mietitrebbia a doppio rotore assiale CR, entra in una nuova classe prestazionale di mietitrebbie a doppio rotore assiale, che funzionano secondo il principio del flusso longitudinale.

Complessivamente, grazie alle sue caratteristiche tecniche, la nuova mietitrebbia CR rappresenta una pietra miliare nell'evoluzione di tale tipo di macchina.

 

MEDAGLIE D'ARGENTO

Hybrid Cvt - STEYR

Tra le molte misure volte a ridurre le emissioni di CO2 lo sviluppo di alternative ai motori diesel rientra tra quelle più significative. Lo stesso si può dire anche di veicoli offroad come trattori, trinciaforaggi e mietitrebbie.

Con lo Steyr Hybrid Cvt, Cnh presenta un sistema modulare ibrido per trattori standard medi e grandi. Il prototipo presentato ha dimensioni che fanno riferimento al modello di serie del segmento primo prezzo a 6 cilindri, con una potenza di 132 kW (180 CV) ed un interasse di 2,79 m. Mentre il cambio meccanico-idrostatico continuo è perfettamente fedele all'originale, il motore diesel presenta qui 191 kW (260 CV) ed è posizionato in un avantreno completamente nuovo, con sospensioni molleggiate delle singole ruote, e due macchine elettriche integrate.

Il generatore viene azionato dal motore diesel tramite uno stadio di riduzione, fornendo al motore elettrico, attraverso i dispositivi elettronici, una potenza elettrica prodotta che arriva a 75 kW (102 kW); esso trasforma l'energia elettrica nuovamente in energia meccanica che viene condotta poi attraverso un cambio a due stadi alla corona del differenziale dell'asse anteriore. L'azionamento dell'asse anteriore può avvenire anche meccanicamente, attraverso una classica frizione lamellare. Nella sezione elettrica si hanno inoltre SuperCaps, ossia accumulatori elettrostatici di energia che in breve tempo riescono ad accumulare e fornire molta potenza, una resistenza dei freni e una presa Aef ad alto voltaggio, posta anteriormente e posteriormente.

Queste componenti e la struttura ibrida parallela di serie consentono numerose nuove funzioni nei trattori, tra le quali rientrano l’E-Steering, l'avanzamento variabile comandato in modo attivo dell'asse anteriore, nonché E-Boost, ossia una funzione elettrica volta ad una rapida accelerazione durante il trasporto. Grazie all’E-Torque-Filling è possibile compensare picchi di carico, mentre la modalità E-Eco consente la trazione diesel-elettrica in presenza di bassi numeri di giri motore. Con l’E-Braking è poi possibile recuperare l'energia di frenatura attraverso un retarder. Con E-Torque Vectoring ed E-Implement si aggiungono funzioni note, per una distribuzione variabile della coppia tra gli assi e/o l’erogazione di potenza elettrica agli attrezzi montati.

Con la trazione diesel-elettrica del suo trattore ibrido Cvt, Steyr riesce a integrare nei trattori una serie di funzioni aggiuntive.

T4 Elettrico - Trattore utilitario completamente elettrico e automatizzato - NEW HOLLAND

Sviluppato in collaborazione con Monarch Tractor

Automatizzazione e funzionamento autonomo alleggeriscono notevolmente il carico di lavoro del conducente in lunghe giornate lavorative. La nuova concezione, che è parzialmente anche alla base di veicoli offroad nello sviluppo di tecniche di trazione alternative per la riduzione di emissioni di CO2, rende spesso più semplice l’implementazione di migliorie in questo campo.

Con il trattore elettrico a batteria T4 Electric Power, la New Holland presenta interessanti funzioni in termini di sicurezza e funzionamento autonomo. I sistemi di telecamere montati sul tetto della cabina e anteriormente nel cofano motore consentono, tra le altre cose, di avere una visuale di 360 ° attorno al trattore, trasferibile al terminal della cabina. Si ha, in aggiunta, il riconoscimento di attrezzi montati posteriormente per un più semplice aggancio e lo spegnimento automatico della Pto, in caso di avvicinamento eccessivo all’albero di trasmissione.

Inoltre, sono presenti funzioni quali Route Mode con cui il trattore segue una sequenza prestabilita, ad esempio, all'interno dei frutteti. Il cosiddetto Invisible Bucket consente una miglior visuale in caso di interventi con caricatore frontale, grazie a una “traslazione” degli utensili montati sul terminal della cabina. Particolarmente interessante potrebbe essere la modalità Follow-Me per lavori quali, ad esempio, la raccolta manuale di verdura o la realizzazione di palizzate, dove i guidatori si trovano continuamente ad affrontare salite e discese per poter far avanzare il veicolo di pochi metri. Se il conducente attiva la modalità “Follow-Me” sul terminal del trattore e infine si reca per “l'identificazione” nella zona frontale di riconoscimento, esso inizierà a seguirlo.

In aggiunta, è disponibile anche una funzione di comando gestuale, grazie alla quale il trattore è in grado di ricevere indicazioni di guida attraverso gesti delle mani.

New Holland ha così aggiunto funzioni che presentano notevoli migliorie alle funzionalità tradizionali di un trattore, con una maggior efficienza di lavoro che va di pari passo a un’elevata sicurezza.

Caricatore frontale telescopico - STOLL

A chi non è mai capitato di non raggiungere l’ultimo centimetro nel momento decisivo, usando i caricatori frontali? In particolare, se si usano i trattori di categoria intermedia a 4 cilindri, spesso scelti per questo tipo di lavori.

Il nuovo caricatore telescopico della Stoll è dotato di braccio oscillante telescopico e di uno “snodo allungabile”. Nei trattori della classe intermedia a 4 cilindri il braccio oscillante può essere allungato di 0,7 m, dove, in abbinamento allo snodo allungabile, è possibile aumentare la portata orizzontale di 1 m e l'altezza di sollevamento persino di 1,5 m.

Particolarmente interessante risulta essere il caricatore frontale per la movimentazione di rotoballe e balle quadrate in aziende con moli di lavoro che non richiedono un caricatore telescopico. Ciò è, tuttavia, indicato anche per altri tipi di intervento. Grazie alla guida elettroidraulica del caricatore frontale è possibile configurare funzioni di sicurezza, quali, ad esempio, lo spegnimento automatico dei cilindri principali, in presenza di carichi eccessivi e braccio oscillante esteso. Con lo snodo il caricatore frontale diventa mobile, il che può contribuire anche a migliori condizioni di visibilità durante la guida.

Con il trasferimento della funzione telescopica la Stoll ha contribuito ad una notevole evoluzione della tecnologia dei caricatori frontali, con grandi vantaggi pratici.

T7.270 Methan Power (GNL) - NEW HOLLAND

In agricoltura ci sono molte possibilità di alimentazione con l'utilizzo di energia propria. Nel caso dei lavori in campo questo potenziale non viene, tuttavia, quasi mai sfruttato. Per la propulsione di macchine agricole sarebbero utilizzabili, ad esempio, metano da biogas trattato, trasferibile sotto forma di CNG (Compressed Natural Gas) oppure LNG (Liquified Natural Gas). La densità energetica volumetrica del CNG è, tuttavia, pari a solamente 1/5 del diesel e i tempi di utilizzo dei veicoli sono quindi generalmente limitati. È migliore il rapporto se si considera l’LNG liquido, in quanto esso viene utilizzato già da anni nella circolazione a lunga percorrenza dei camion.

L’LNG a temperature molto basse sarebbe adatto anche a trattori più grandi e macchine da raccolta semoventi. Tuttavia, esso non è mai stato considerato sino ad ora dato che i tradizionali serbatoi cilindrici isolati, a vuoto sono difficili da integrare nel ridotto spazio a disposizione e poiché i più lunghi tempi di fermo possono generare maggiori quantità di gas da boil-off.

Con il T7.270 LNG la New Holland è il primo produttore a presentare un trattore a gas con serbatoi per carburanti GNL. Grazie alla speciale tecnologia a doppia parete i contenitori isolati a vuoto possono essere adeguati agli spazi tipici dei trattori. Ciò consente di avere una capacità del serbatoio pari a 200 chilogrammi nel T7.270 GNL. Il problema dei gas da boil-off viene risolto dalla New Holland con un “Cryo-Cooler” che mantiene il metano sempre ad una temperatura inferiore a 162 °C, in uno stato liquido. L'energia, richiesta per il radiatore ad azionamento elettrico è molto ridotta e proviene da una batteria che può essere caricata da una fonte di corrente esterna o dal generatore IC integrato. Per l'azionamento del generatore viene utilizzato gas da boil-off con cui il sistema di raffreddamento può funzionare in modo autonomo.

Con l'implementazione della tecnologia LNG all'interno del T7.270 Methane Power, New Holland fa sì che motori a gas LNG diventino un'opzione di propulsione in grado di soddisfare le esigenze non semplici dell’agricoltura. Ciò si collega alla possibilità di utilizzare biogas proprio (Bio-GNL) quale carburante per veicoli in circuiti a zero emissioni di CO2.

Regolazione multidimensionale dell'attacco a 3 punti per trattori - CLAAS

Nei trattori di oggi la regolazione della forza di trazione avviene solitamente attraverso i bracci inferiori. Il sollevamento o l'abbassamento dell’attacco a 3 punti fa sì che la posizione degli attrezzi per la lavorazione del terreno spesso non sia più parallela al suolo e che la profondità di lavoro sia, quindi, diversa anteriormente e posteriormente. Al fine di ottimizzare tutto ciò, la Class collega nella regolazione multidimensionale dell’attacco a 3 punti anche il braccio idraulico superiore. Per la rilevazione della posizione sull’attrezzo vengono montati, anteriormente e posteriormente, sensori di misurazione dell'altezza che trasmettono i segnali ai dispositivi elettronici di comando del trattore.

Attraverso una centralina idraulica supplementare gli stessi possono essere applicati, di regola, alla lunghezza del braccio superiore, con un adeguamento automatico dell'inclinazione longitudinale degli attrezzi. In tal modo, è possibile ottenere una guida degli apparecchi parallela al terreno e una qualità del lavoro, conseguentemente, omogenea.

Con l'inclusione del braccio superiore nella regolazione dell’attacco a 3 punti, la Class ha realizzato un’importante evoluzione.

GrindStar - SAPHIR

In collaborazione con Technische Hochschule Köln, Institut für Bau- und Landmaschinentechnik, Landwirtschaftliche Rentenbank e seed2soil 

Per poter conservare l'acqua presente nel terreno dopo il raccolto nella prima fase di lavorazione, utilizzandola in modo ottimale per la germinazione di semi non germinati, semi di erbe infestanti o per piante di coltura intercalare successive, sarebbe auspicabile lavorare in modo possibilmente piatto durante il trattamento delle stoppie.

Il GrindStar della Saphir risolve questo problema grazie a rotori a rotazione passiva che effettuano una lavorazione profonda e ultrapiatta del terreno (fino a 2 cm). I singoli rotori hanno un diametro di 75 cm, qui la metà del perimetro rientra sempre nel raggio d’azione degli utensili a gomito. Ogni rotore viene guidato in un parallelogramma, rendendo possibile, rispetto ad altri sistemi di lavorazione ultrapiatta, adeguamenti più favorevoli alla superficie del suolo. Gli utensili a rotazione passiva staccano la terra sottile e coprono i semi non germinati, scoprono stoppie e trattano i resti del raccolto, per un rapido avvio della macerazione.

Altri sistemi paragonabili (ad esempio, le strigliatrici) lavorano in modo meno intensivo o più profondo (con erpici in zinco a molla lunga oppure erpici a disco corto) per staccare le stoppie. La forza di trazione richiesta nel processo da GrinStar è pari a circa 20 kW/m ed è simile a quella delle strigliatrici, pur raggiungendo l'intensità di trattamento dei resti di raccolto dalla trinciatrice.

GrindStar presenta, quindi, al contempo i vantaggi di trinciatrice e strigliatrice nell’importante evoluzione di una nota procedura. Il processo viene, conseguentemente, notevolmente migliorato con grandi benefici nella prassi, in quanto a qualità del lavoro ed economicità.

Rincalzatore rotante - ALL-IN-ONE

Copertura delle fiancate, stabilità ma anche scambio di gas ed evaporazione: la coltivazione delle patate è riservata agli specialisti e le caratteristiche che deve avere un rincalzatore sono varie quanto quelle dei terreni in cui vengono coltivate patate. Occlusioni derivate da residui di colture intercalare o principali continuano a rappresentare un problema nei sistemi tradizionali.

Il rincalzatore rotante di nuova concezione della All-In-One GmbH offre la possibilità di creare file omogenee, con un risparmio di energia. Grazie alle lame integrate, in aggiunta, vengono sminuzzati residui di colture principali e intercalare, escludendo il rischio di intasamento noto dai sistemi precedenti.

L'elemento di rincalzo rotante richiede una forza di trazione ridotta, abbassando notevolmente il rischio di danneggiamento in caso di retromarcia e migliorando notevolmente la maneggevolezza. Inoltre, la forma degli elementi rotanti consente di ottenere una buona strutturazione delle file con una forma che rende possibile un sufficiente scambio di aria ed acqua.

Una riduzione della superficie di erosione e un sufficiente trafilamento vengono resi possibili da pale applicate ai dischi che forniscono una trazione passiva, perforando contemporaneamente gli interstizi tra le file. I singoli elementi all’interno del rincalzatore sono interscambiabili e realizzati in materiale antiusura, con una conseguente lunga durata.

Con il rincalzatore rotante, All-In-One ha contribuito in modo decisivo all’evoluzione e al miglioramento di tale tecnologia.

ECO-Duo Vario - ZUNHAMMER

Con una crescente larghezza di lavoro delle barre di spargimento che diventano sempre più grandi, risulta più difficile ottenere una concimazione per singole sottoparcelle nella distribuzione dei liquami, con quantità di prodotto omogenee sull'intera larghezza.

Nell'evoluzione del noto sistema ad utilizzo di due pompe all’interno del Zunhammer “ECO-Duo Vario” è possibile ora regolare in modo specifico e indipendente la quantità di prodotto erogato per ogni metà lato del distributore.

La precisione di una concimazione specifica per le singole sottoparcelle può, quindi, essere raddoppiata, cosa particolarmente significativa in presenza di larghezze di lavoro importanti. Escludendo larghezze parziali, non cambia la quantità di prodotto erogato nelle altre, poiché, in questo sistema, il numero di giri delle pompe si adegua.

Il sistema Zunhammer “ECO-Duo Vario” rappresenta, quindi, un'evoluzione decisiva nell’ambito della tecnologia di erogazione del liquame.

CurveControl per spandiconcime centrifughi - AMAZONE

In presenza di ampiezze di lavoro importanti, si nota, in particolare nella marcia in curva, l'effetto del notevole aumento di velocità sul raggio esterno, mentre si assiste ad una diminuzione corrispondente all'interno della curva. La conseguenza è la variazione della quantità di prodotto distribuito.

Nel campo del diserbo è già noto il tema della compensazione in curva, ossia di un adeguamento della quantità di prodotto distribuito alla variazione di velocità. La barra di uno sprayer è, tuttavia, posizionata posteriormente, a poca distanza dal centro di rotazione fisico della macchina. Conseguentemente, deve essere effettuato unicamente un adeguamento della quantità di prodotto distribuito nella barra, per compensare la curva.

In presenza di uno spandiconcime centrifugo, invece, l'ampiezza di getto è pari al doppio della larghezza di lavoro e l’applicazione viene fatta, a seconda del tipo di concime e della larghezza di lavoro, parecchi metri dietro lo spandiconcime. Inoltre, le sezioni di distribuzione hanno una forma a fagiolo. Così, nello spandiconcime, oltre all'adeguamento delle quantità all'interno della curva, si dovrà fare attenzione, principalmente, alla traslazione del prodotto.

Tutto questo richiede una conoscenza precisa del funzionamento con fertilizzanti diversi e una trasposizione ugualmente complessa all'interno di un algoritmo di regolazione.

Con il sistema “CurveControl” si ha, per la prima volta, un adeguamento del diagramma di spargimento durante la marcia in curva.

Sistema di controllo della velocità di avanzamento tramite radar per mietitrebbie assiali - CASE IH

Il sistema di regolazione della portata delle mietitrebbie reagisce alle variazioni delle caratteristiche del materiale raccolto, quando esso si trova già nella raccoglitrice, nel canale di alimentazione o nell’unità di trebbiatura, oppure quando i sensori presenti sulla cabina scansionano il materiale da un'angolazione di irraggiamento sfavorevole. Nel caso di condizioni di raccolto che variano in modo estremo, quali, ad esempio, alternanza di trebbiato o aree vuote e superfici parziali caratterizzate da erbe infestanti, si avrà un eccesso di carico oppure un carico di lavoro insufficiente della mietitrebbia con conseguenti, eccessive differenze di velocità di marcia e/o un carico eccessivo o insufficiente degli elementi di trebbiatura e separazione. Spesso i regolatori di portata vengono disattivati. Inoltre, i tastatori per il sollevamento della raccoglitrice rilevano irregolarità del terreno solo quando queste sono già entrate in contatto con le lame, con conseguenti possibili intasamenti.

Con il nuovo sistema “Forward Looking Feedrate Radar“ di Case IH tengono montati sensori radar su supporti richiudibili, sporgenti rispetto agli aspi. Questi sensori misurano lo stato, l'altezza e la densità del materiale e i valori rilevati dagli stessi vengono utilizzati come valori di ingresso per i regolatori di portata. Inoltre, i sensori misurano il profilo del terreno e ottimizzano, integrando ai dati dei tastatori del terreno, l'altezza di movimento della lama,  con valori calcolati da nuovi algoritmi.

Grazie allo sviluppo brevettato si ottiene un'alimentazione più omogenea del raccolto, che garantisce un movimento della raccoglitrice a basso contatto con il terreno. Complessivamente, si ha una miglior prestazione della mietitrebbia, una maggior sicurezza di utilizzo e una efficienza superiore.

Separatore alternato “ChangeSep“ - GRIMME

Negli scavapatate trainati i produttori offrono modelli con diversi separatori per consentire un adeguamento alle condizioni di impiego prevalenti. Con superfici in costante crescita nelle aziende di coltivazione delle patate, le distanze interne tra campo e cortile aumentano, come spesso anche la variabilità dei tipi di terreno. Questo, di fatto, fa sì che si ricorra sempre più frequentemente a separatori poco adatti alle superfici.

 

Il separatore ChangeSep della Grimme consente ora, per la prima volta, il passaggio tra due dispositivi attivi di separazione senza l’utilizzo di utensili in caso di aggiunte di prodotti simili a tuberi all'interno delle raccoglitrici. In tal modo, è possibile un adattamento semplice e rapido dei dispositivi di separazione in uso, quali raschiatori o rulli guida sul perimetro ai diversi tipi di terreno e alle diverse condizioni di utilizzo, nonché alle differenti procedure di raccolta (diretta divisa o integrata). Questo consente di risparmiare moltissimo tempo (di riallestimento), creando le condizioni per un'ottimizzazione delle prestazioni superficiali, senza rinunciare ad un trattamento rispettoso dei tuberi.

Con il dispositivo “ChangeSep“ la Grimme ha unito due sistemi esistenti all'interno di una sola macchina, con una notevole evoluzione della tecnologia dei dispositivi di separazione, in particolare, perché la sostituzione degli stessi può così avvenire con poca fatica e senza l'utilizzo di particolari mezzi tecnici.

Andanatrice per patate con “SmartFold“ - GRIMME

Grazie alla crescente meccanizzazione di piccole superfici coltivate a patate nei paesi emergenti e in via di sviluppo, risultano sempre più rilevanti per il raccolto non solo le prestazioni della superficie, ma anche la qualità del lavoro.

Un’andanatrice sviluppata congiuntamente da Shaktiman e Grimme soddisfa questi requisiti grazie ad una nuova concezione della macchina. Attraverso una prima corta catena di vagliatura ed un meccanismo di chiusura idraulico per la seconda catena è possibile integrare in profondità nella macchina una guida dei vomeri tramite tamburi, senza dover aumentare in modo significativo la potenza di sollevamento richiesta e garantendo un ulteriore utilizzo dei piccoli trattori disponibili.

I raccoglitori portati in profondità e la maggior superficie di vagliatura consentono un flusso di prodotto adeguato e rispettoso dei tuberi attraverso l’andanatrice. Al contempo, con il deposito dei tuberi completamente scoperti su un terreno compresso da un rullo, si avrà un sostanziale alleggerimento del lavoro degli addetti alla cernita, con una notevole riduzione delle consuete perdite, riconducibili alla presenza di patate coperte.

Questo sviluppo decisivo del noto sistema delle andanatrice contribuisce complessivamente a un miglioramento della qualità del lavoro e delle prestazioni superficiali, per una maggior sicurezza alimentare della popolazione in paesi soglie e in via di sviluppo.

Dispositivo di molatura per trinciacaricatrice senza regolazione manuale - KRONE

La presenza di lame appuntite nelle trinciacaricatrici garantisce un taglio molto preciso e una bassa percentuale di lunghezza eccedente. Per regolare manualmente la mola nella trinciatrice dopo circa 400-450 cicli di molatura è necessario effettuare un intervento di manutenzione. Questa attività richiede 30-45 minuti per ogni regolazione ed è possibile ripeterla circa 3-4 volte per mola secondo lo stato attuale della tecnica. Una parte non trascurabile della mola rimane non utilizzabile e diventa uno scarto.

Con il nuovo dispositivo di molatura il numero di cicli può essere aumentato a 2.200 senza alcuna attività di manutenzione. L'alloggiamento di nuova progettazione per la mola ne determina, inoltre, un utilizzo completo. La struttura incapsulata con la sua nuova regolazione offre, inoltre, una miglior protezione dagli agenti atmosferici e, in particolare, dalle impurità. Grazie ad un sistema di fissaggio innovativo della mola il tempo e l'impegno richiesto per la sostituzione si riducono fino al 70%.

Con questa sostanziale evoluzione del dispositivo di molatura sulla trinciacaricatrice aumenta la facilità di manutenzione, a vantaggio del conducente e/o del meccanico. L'efficienza della raccoglitrice aumenta poiché il raccolto non deve essere interrotto. La mola viene utilizzata integralmente con un risparmio in termini di risorse e ambiente. Inoltre, ciò va a vantaggio anche della sicurezza del lavoro, grazie alla maggior semplicità di manipolazione.

Configurazione automatica del condizionatore - FENDT

Sviluppato in collaborazione con ConGra Victor Klüber e
Fritzmeier Umwelttechnik 

La qualità del foraggio influenza direttamente le prestazioni in termini di produzione di latte e carne, ma anche i costi degli allevatori di bovini. Per ottenere alimenti omogenei, le fasi fondamentali iniziano con il taglio e terminano con la raccolta dei foraggi nel trogolo. Nel mezzo è necessario fare attenzione a molti parametri. Tagli di foraggio da pascoli e fieno evidenziano una massa secca di partenza molto eterogenea, con diversi gradi di appassimento al momento del raccolto. L'obiettivo, che consiste nel raggiungere al massimo il 10% di differenza di massa secca nel foraggio accumulato, viene raggiunto di rado. La conseguenza è la presenza di strutture acide ed eterogenee nel foraggio.

La catena di insilaggio inizia con la mietitura, in questo caso fattori esterni come la temperatura e la struttura dell'erba svolgono un ruolo ugualmente importante alla tecnologia di mietitura adeguata.

Con le impostazioni automatiche del condizionamento, Fendt punta a un obiettivo chiaro: un contenuto di massa secca costante che vada oltre campo di coltivazione e taglio. A questo si aggiunge la determinazione della crescita di biomassa con la creazione di una scheda di applicazione, dati comunicati via satellite oppure tramite un sensore direttamente durante il trasferimento dei dati del raccolto. I valori così ottenuti vengono trasmessi tramite ISOBUS al calcolatore del falciatore, che elabora le impostazioni corrette e le trasmette direttamente al motore elettrico, sul contropettine del condizionatore. Il risultato è un foraggio omogeneo sia a livello di campo che di taglio.

Dell’evoluzione delle impostazioni di condizionamento approfittano in ultima analisi allo stesso modo sia gli animali che l’uomo. Qualità omogenee consentono di prevedere prestazioni migliori dell'animale, mentre il conducente della macchina deve rivolgere la propria attenzione solamente al processo di mietitura. Le impostazioni decisive e caratteristiche sul condizionatore sono guidate invece dai sensori o dalla scheda di applicazione. Grazie alle impostazioni determinate dalla massa si riducono il consumo di carburante e le perdite di frammenti. Questa intelligenza artificiale sgrava il conducente, riduce i tempi di allestimento e consente un lavoro omogeneo ed economico.

iQblue tool monitoring - LEMKEN

Sviluppato in collaborazione con Track32 

Per conseguire un elevato grado di autonomia non è possibile rinunciare a monitorare la qualità del processo di lavoro. I sensori che controllano la qualità del processo sono, conseguentemente, una componente essenziale.

iQblue tool monitoring consente il monitoraggio dello stato degli utensili durante l'utilizzo di un estirpatore, rilevando una possibile perdita dell'utensile o l'usura del vomere. Grazie ad un'allerta tempestiva, in presenza di applicazioni manuali oppure, parzialmente o completamente automatiche, è possibile predisporre in tempo il cambio utensile, garantendo, così, la qualità del lavoro e/o evitando ulteriori danneggiamenti. Il sistema è di importanza fondamentale, in particolare, per veicoli a funzionamento autonomo, pur essendo utilizzabile anche su trattori standard.

L'analisi degli utensili avviene durante il processo di inversione di direzione sulla testata di campo tramite l'analisi delle immagini della telecamera in presenza del dispositivo di lavoro tolto dai cardini, le immagini vengono analizzate da un algoritmo di IA. In tal modo, è possibile rilevare un caso di imminente usura o di perdita dell'utensile. In aggiunta, si può effettuare una previsione dei tempi di sostituzione dell'utensile. Il sistema fornisce avvertimenti con la visualizzazione di un semaforo, dove la perdita di vomeri viene segnalata in rosso, mentre vomeri danneggiati o usurati compaiono in giallo e vomeri intatti vengono contrassegnati in verde.

Il monitoraggio degli utensili, automatico e indipendente dal conducente, consente di fornire indicazioni tempestive in merito alla necessità di sostituzione di parti soggette ad usura o al riconoscimento di danni prevedibili. Rappresenta, così, un'importante evoluzione a favore di processi di lavoro sempre più autonomi.

Radicle Agronomics - PRECISION PLANTING

Dati affidabili, georeferenziati e aggiornati relativi al terreno sono indispensabili per la realizzazione della “Precision farming”, che negli ultimi anni ha visto l’impiego di una varietà crescente di scanner per il terreno e di diversi metodi di misurazione. Solitamente questi sistemi determinano i parametri del terreno in modo relativo, con risultati in parte imprecisi. Non si può evitare, quindi, un’analisi chimica per via umida del terreno, anche solo per calibrare i metodi di scansione, i dati dei droni o dei satelliti. Un metodo di laboratorio economico e standardizzato che consenta un elevato numero di campioni ad ettaro darebbe, in questo caso, uno slancio all'agricoltura di precisione. Al contempo, agricoltori e coltivatori verrebbero maggiormente sensibilizzati al ruolo del terreno nel processo di coltivazione, con l’acquisizione di migliori conoscenze di questa importante base di produzione.

Grazie alla Radicle Agronomics è disponibile un sistema che unisce programmazione, campionatura, analisi e l'intera logistica della campionatura del terreno. Viene meno la preparazione di etichette e scritte applicate ai sacchi di terra. Ciò avviene automaticamente in campo, mentre GeoPress riempie i GeoTubes della terra raccolta. Tramite la tecnologia RFID tutti i contenitori dei campioni indicati vengono forniti di coordinate e dei dati necessari al successivo trattamento in laboratorio. Il laboratorio Radicle Lab che si occupa del terreno svolge, infine, in uno spazio di 3x3 m tutti gli interventi richiesti, quali calibratura, preparazione, analisi e rendicontazione in modo completamente automatico nel giro di pochi minuti. Solamente i Tubes dovranno essere messi manualmente in uno scaffale. Grazie al software, campioni, schede e analisi vengono integrati in modo perfetto all'interno di una piattaforma. Per la pianificazione di punti di campionamento specifici la piattaforma può elaborare Shapefiles, mentre l'esportazione dei valori di analisi avviene ugualmente in un formato shp oppure csv e/o sotto forma di relazione in formato pdf.

Grazie a Radicle Agronomics il processo di campionamento del terreno per l'agricoltura di precisione è stato al centro di una importante evoluzione. Il sistema mette a disposizione dell'agricoltore risultati di campionamento del terreno in modo semplice, rapido, sicuro e preciso, consentendogli di prendere decisioni rapide e motivate.

Advanced Automation and Autonomy - AgXeed

in collaborazione con Claas 

I robot agricoli lavorano prevalentemente all'interno di sistemi chiusi con opzioni di impiego limitate e senza la possibilità di abbinamento ad altri veicoli e attrezzi. Inoltre, esistono poche soluzioni per il monitoraggio della qualità del processo. L'utilizzo di robot da campo autonomi per la lavorazione del terreno, ad esempio, è efficace solamente se essi sono nella condizione di riconoscere anomalie sugli attrezzi, quali occlusioni o perdite del vomere e, preferibilmente, di eliminarle.

Con “3A - Advanced Automation and Autonomy“ è stato sviluppato un software di pianificazione ed esecuzione che può essere utilizzato per il comando di robot in collaborazione con trattori e attrezzi montati. In aggiunta, le anomalie vengono rilevate e, se possibile, corrette in modo autonomo sull'attacco. Grazie all'utilizzo di sensori si rileva l'eventuale presenza di occlusioni o la perdita di un vomere oppure si verifica il numero di giri di un rullo piuttosto che l'intensità di lavoro di una protezione da sovraccarico. Inoltre, 3A è un sistema di interfacce aperto progettato per una pianificazione finalizzata all'ottimizzazione dei processi di lavoro in campo, in particolare, corsie di marcia e impostazioni utensili. In questo modo viene meno il tradizionale isolamento dovuto al sistema chiuso che caratterizza robot da campo a funzionamento autonomo. Grazie alla AgXeed Box del sistema 3A è possibile integrare nel processo di pianificazione ed esecuzione autonoma, per la prima volta, trattori standard e attrezzi, tramite interfaccia Isobus. Gli attrezzi montati attraverso questa interfaccia possono interagire per l'ottimizzazione del processo anche con robot e trattori.

Esistono già soluzioni collaudate nella prassi: nel processo della lavorazione del terreno l'intero processo di pianificazione ed esecuzione è stato realizzato con l'associazione del sistema 3°, attraverso Amazone Autotill e Claas Autonomy connect. I processi di lavoro vengono eseguiti ugualmente dalla macchina, come previsto a monte dall'agronomo. La pianificazione considera accanto ad un'ottimizzazione completa dei percorsi anche l'impostazione di lavoro dell’attrezzo. In tal modo, comandi errati e relativi effetti vengono fortemente ridotti. La prima pianificazione rappresenta la base per la semplificazione del lavoro negli anni successivi, in quanto sono richiesti solamente adeguamenti stagionali.

Il sistema 3A di AgXeed rappresenta, quindi, una sostanziale evoluzione della digitalizzazione nel settore delle coltivazioni, verso robot da campo a funzionamento autonomo.

Agritechnica, ecco tutti i vincitori degli Innovation Awards - Ultima modifica: 2023-10-10T17:23:40+02:00 da Francesco Bartolozzi

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