Revisione senza fretta

La prima scadenza slitta da fine giugno al 31 dicembre 2022

Gli agromeccanici si pongono in modo trasversale rispetto alla revisione, perché chi deve usare le macchine per conto terzi, con frequenti spostamenti su strada, cerca di tenerle in efficienza non solo per ridurre il rischio di guasti improvvisi, ma anche per circolare in sicurezza.

Dalle prove empiriche fatte (senza preavviso) sulle macchine dei contoterzisti, le poche irregolarità riscontrate riguardavano mezzi non utilizzati (in prevalenza cingolati di vecchia costruzione) e dispositivi di segnalazione visiva non funzionanti. Si tratta di carenze che possono essere risolte prima di portare i mezzi al collaudo, con un costo di adeguamento sensibile; se dovessero inoltre rendersi necessari i dispositivi contro l’avviamento accidentale e l’abbandono del posto di guida, la revisione potrebbe costare ancora di più. Non si comprende il motivo per cui chi dovrebbe rappresentare gli agromeccanici (anche se solo una minima parte) sia tanto ansioso di affrontare la prova, che andrà certamente ad aggiungere nuovi costi in un momento già critico. D’altra parte, non è ancora stato deciso su cosa concentrare le verifiche: l’Inail sostiene che si deve prioritariamente pensare alla sicurezza sul lavoro, mentre i tecnici della Motorizzazione pensano soprattutto alla sicurezza nella circolazione stradale.

Una soluzione di compromesso potrebbe essere quella di controllare la struttura di protezione contro il ribaltamento e le cinture, per quanto riguarda la sicurezza, oltre ai controlli sull’idoneità alla circolazione (pneumatici, freni, sterzo, silenziatore e impianti di illuminazione e segnalazione).

Sul piano normativo non ci sono novità di rilievo, a parte l’emanazione di un nuovo calendario delle verifiche, che si collega al DM 20 maggio 2015: dopo lo spostamento in avanti di qualche anno fa, che aveva portato la prima scadenza al 30/06/2021, la legge di conversione del “Milleproroghe” ha istituito un nuovo calendario. Mentre i precedenti erano stati fissati da decreti ministeriali, l’ultimo calendario è stato stabilito per legge, con la volontà di “sostenere la continuità dell’esercizio delle attività imprenditoriali agricole garantendo il corretto impiego delle dotazioni meccaniche aziendali”. Una frase che può suonare sia come uno stimolo a completare il processo già avviato, sia come un più realistico invito ad aspettare ancora, considerati i ritardi accumulati: il “corretto impiego” è quello dei trattori senza roll bar, o quello delle macchine a norma?

Come in altre occasioni il legislatore sembra voler tenere nascoste le sue vere intenzioni, a un anno dal rinnovo delle Camere e in un clima politico di grande incertezza.

Il nuovo calendario

I nuovi termini per la revisione delle macchine dovrebbero essere i seguenti:

- per i veicoli immatricolati fino al 31 dicembre 1983, il termine per presentarli alla revisione scadrebbe il 31 dicembre 2022;

- i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1984 al 31 dicembre 1996, dovranno essere sottoposti a revisione entro il 31 dicembre 2023;

- per i veicoli immatricolati dal 1° gennaio 1997 al 31 dicembre 2019, la scadenza è il 31 dicembre 2024;

- e, per finire, tutti quelli immatricolati per la prima volta dopo il 1° gennaio 2020, dovranno essere revisionati entro il quinto anno successivo alla fine del mese di immatricolazione.

Il calendario sembra non tenere alcun conto del fatto che ancor oggi non si sa né chi si occuperà della revisione, né dove sarà possibile farla e neppure cosa controllare e con quali strumenti: il ministero ha già sviluppato tutte le norme tecniche, ma manca ancora il decreto attuativo.

Per questo, pensare che il gruppo più numeroso (almeno un milione di esemplari) possa essere controllato entro la fine dell’anno sembra una pia illusione. A parte i numeri, si tratta delle macchine più problematiche, spesso prive di qualsiasi dispositivo di sicurezza e di dispositivi di segnalazione visiva previsti dal codice della strada solo a partire dal 1992 (stop, frecce, luci di emergenza).

Solo quando si saprà cosa deve essere verificato, si potrà programmare l’eventuale adeguamento (se sarà economicamente conveniente) e solo dopo si potranno portare i veicoli a revisione: le nuove scadenze somigliano molto alle “grida” manzoniane, severe quanto irrealizzabili.

Revisione senza fretta - Ultima modifica: 2022-03-09T15:32:01+01:00 da K4

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