Diserbo girasole, attenzione alle strategie “solo post”

Ammi majus risulta di difficile controllo non solo nelle varietà convenzionali, ma anche in quelle tolleranti
Anche per questa oleaginosa resta fondamentale una razionale pulizia del letto di semina accompagnata da interventi in pre-emergenza

Il girasole, oleaginosa considerata da sempre specie molto rustica e quindi particolarmente adatta alla sua coltivazione anche in assenza di irrigazione e con climi particolarmente siccitosi, dopo avere riscosso un indubbio successo nelle aree dell’Italia centrale si è via via espansa anche nella parte sud-orientale della Pianura Padana e ultimamente anche più a nord. Per quanto concerne la disponibilità di principi attivi autorizzati sulla coltura composita, sulle colture convenzionali non si registrano novità sostanziali né per quanto riguarda prodotti ad azione residuale di pre-emergenza né tantomeno nell’ambito di erbicidi selettivi di post-emergenza per il controllo delle specie dicotiledoni. In costante diffusione risultano le varietà di girasole tolleranti a imazamox (Clearfield e Clearfield Plus) e a tribenuron-metile (Express Sun), particolarmente adatte alle zone a successione stretta dove preoccupano infestazioni di girasole selvatico e anche di specie dicotiledoni non sensibili ai trattamenti preventivi di pre-emergenza, quali Xanthium, Ammi majus e anche Abutilon theophrasti.

Con errori di gestioni del letto di semine e semine molto precoci ci si può trovare di fronte a infestazioni anomale (ad esempio Phalaris paradoxa)

Più problemi nelle semine precoci

Alla stessa stregua del mais anche per il girasole, in caso di favorevole andamento stagionale la tendenza è quella di anticipare le semine già alla fine dell’inverno, complicando in tal modo la situazione degli inerbimenti dovendo gestire un numero considerevole di infestanti dicotiledoni, partendo delle più precoci emergenze di poligonacee (Fallopia convolvulus, Polygonum aviculare, Polygonum lapathifolium e persicaria) e crucifere (Sinapis arvensis, Rapistrum rugosum, Myagrum perfoliatum ecc.), considerando poi amarantacee, chenopodiacee e solanacee. Ammi majus è una specie ombrellifera che si è diffusa in molte zone vocate alla coltivazione del girasole, con particolare riferimento alla parte sud-orientale dell’Emilia-Romagna, di difficile contenimento nelle varietà convenzionali. In linea generale, meno preoccupanti risultano le infestazioni di specie graminacee, quali le classiche Echinochloa crus-galli, Setaria spp., Sorghum halepense da seme e da rizoma, considerando anche Lolium e Phalaris, queste ultime più diffuse nelle regioni dell’Italia centrale (Marche, Umbria, Toscana). Le coltivazioni di varietà convenzionali sono da evitare in caso di presumibile presenza di specie ruderali quali Ammi majus, Abutilon, Xanthium ecc. e anche di essenze a ciclo perenne, tra cui Convolvulus e Calystegia, Cirsium ed Equisetum, da gestire nelle colture in rotazione.

Tab. 1 - Erbicidi di pre-semina e di pre-emergenza

Principio attivo (% o g/l) Nome commerciale Dosi
Pre-semina e pre-emergenza (1)
Glifosate (360 g/l) vari 3-5 l/ha
Glifosate (480 g/l) Roundup Platinum 2,25-3,75 l/ha
Glifosate (72%) Roundup Ultramax 1,5-2,5 kg/ha
Piraflufen-etile (2) Piramax EC 0,4 l/ha
Pre-emergenza
S-metolaclor (3) Dual Gold, Antigram Gold 1-1,25 l/ha
Pendimetalin Stomp Aqua 1,5-2 l/ha
Most Micro, Activus EC, ecc. 2-2,5 l/ha
Aclonifen Challenge, Chanon 1,5-2 l/ha
Oxifluorfen Goal 480 SC 0,3 l/ha
Metobromuron Proman Flow, Praxim 2-3 l/ha

(1) in pre-emergenza trattare entro 3 giorni dalla semina
(2) uso temporaneo dal 15/02/2024 al 13/06/2024
(3) utilizzabile fino al 23/07/2024

Trattamenti di pre-semina e di pre-emergenza sempre utili

Considerando alla stessa stregua sia le varietà convenzionali sia quelle tolleranti a imazamox e tribenuron-metile, nel girasole rimane fondamentale una razionale pulizia del letto di semina o con le ultime lavorazioni di affinamento dei terreni o con trattamenti di bonifica con i numerosi formulati a base di glifosate regolarmente autorizzati sull’oleaginosa. In caso di presenza di dicotiledoni non perfettamente sensibili al glifosate (ad esempio Convolvulus arvensis), è stato recentemente decretato per usi di emergenza fitosanitaria per un periodo di 120 giorni l’impiego di piraflufen-etile, limitatamente al formulato Piramax EC. Partendo su terreno pulito, in tutte le tipologie varietali si valorizzano gli interventi di pre-emergenza con erbicidi ad azione residuale, utilizzando miscele più o meno complesse di principi attivi ad azione complementare in modo da poter esplicare il più ampio spettro d’azione possibile.

Aclonifen, metobromuron e pendimetalin possono limitare le emergenze di Chenopodium album

La maggior parte degli erbicidi utilizzabili è fortemente condizionata dalla piovosità dopo l’applicazione, per cui in caso di andamento siccitoso l’efficacia non è sempre risolutiva. Il pendimetalin (Stomp Aqua, Activus EC ecc.) presenta una spiccata attività dicotiledonicida nei confronti di poligonacee (Polygonum aviculare), chenopodiacee e risulta fondamentale per il controllo di Solanum nigrum. In condizioni di favorevoli condizioni di umidità a volte possiede anche una ottima efficacia sulle prime emergenze graminacee a nascita primaverile-estiva. Il suo abbinamento con aclonifen o con metobromuron permette un completamento dell’efficacia, in particolare su crucifere e amarantacee.

Le infestazioni di girasole selvatico sono di possibile controllo solo su varietà tolleranti

Aclonifen (Challenge, Chanon), caratterizzato da una specifica efficacia su amarantacee, chenopodiacee, crucifere ad altre specie si presta a integrare l’efficacia di pendimetalin. Oxifluorfen (Goal 480 SC), utilizzato diffusamente nelle aree dell’Italia centrale, è indicato anche per integrare l’efficacia di tutte le miscele più utilizzate, in particolare nei confronti di Ammi majus. I possibili sintomi di fitotossicità che si possono manifestare soprattutto in corrispondenza di piogge battenti subito dopo l’emergenza, generalmente scompaiono nel giro di pochi giorni e non hanno ripercussioni negative sulla produzione. Metobromuron (Proman Flow, Praxim), unico derivato ureico ancora sul mercato, risulta relativamente meno dipendente degli altri principi attivi dall’andamento pluviometrico dopo l’applicazione. Può essere utilizzato in miscela con pendimetalin e aclonifen, andando a integrare o completare l’attività su crucifere, composite e altre specie a foglia larga. S-metolaclor (Dual Gold, Antigram Gold, unico principio attivo commercializzato con specifica attività graminicida, è particolarmente indicato nei casi si prevedano precoci ed elevate emergenze di Echinochloa crus-galli, Setaria spp. e Digitaria sanguinalis e presenta una ottima compatibilità con tutti gli erbicidi residuali ad azione dicotiledonicida. Occorre ribadire ancora una volta che, a seguito della revisione europea, il suo impego sarà possibile solo fino al 23 luglio 2024.

Tab. 2 - Erbicidi di post-emergenza (dicotiledoni)

Principio attivo (% o g/l) Nome commerciale Dosi Periodo di sicurezza (giorni)
Varietà convenzionali
Aclonifen Chanon 1-1,5 l/ha -
Varietà tolleranti
Imazamox Beyond, Listego 0,750-1,250 l/ha -
Listego Plus 1,2-2 l/ha -
Tribenuron-metile Express, Fluence 40-60 g/ha 80
Tribenuron-metile + tifensulfuron-metile Evorelle Express 48-60 g/ha -

Post-emergenza su varietà convenzionali

Escludendo le eventuali concessioni di usi eccezionali per emergenza fitosanitaria, nelle varietà convenzionali non esistono armi costantemente efficaci sulle infestanti dicotiledoni. L’unica possibilità di controllo di specifiche infestazioni di chenopodiacee, amarantacee, crucifere e poche altre specie risiede nell’impiego di Chanon, unico formulato a base di aclonifen autorizzato con la coltura già emersa. La sua attività purtroppo è alquanto limitata nei confronti di Solanum nigrum e di tutte le dicotiledoni perennanti. Per ottenere i migliori risultati sono indispensabili interventi molto anticipati su infestanti nelle primissime fasi di crescita e confidare una sufficiente piovosità dopo la sua applicazione. Vi è la possibilità di andare incontro a più o meno evidenti fenomeni fitotossici, quali clorosi fogliare delle piante di girasole, che tuttavia scompaiono nel giro di qualche giorno, senza ripercussioni negative sul regolare sviluppo vegetativo.

Molto ampia è la disponibilità di erbicidi ad azione specifica sulle infestanti graminacee

Post-emergenza su varietà tolleranti

Nei casi in cui debbano gestire infestazioni di malerbe a foglia larga su varietà Clearfield o Clearfield Plus tolleranti imazamox (Beyond, Listego, Listego Plus), Express Sun tolleranti tribenuron-metile (Express) o Evorelle Express (tolleranti tribenuron-metile + tifensulfuron-metile), ricordando che in ogni caso è consigliabile ricorrere a cautelativi trattamenti di pre-emergenza per non stressare ulteriormente questi fondamentali principi attivi, diventa possibile eliminare anche le presenze di specie a foglia larga ruderali, quali Xanthium spp., Abutilon theophrasti, Ammi majus e soprattutto le sempre più diffuse presenze di girasole selvatico. Inoltre, tutti gli erbicidi utilizzabili possiedono una ottima attività anche su altre importanti dicotiledoni annuali, quali Amaranthus, Chenopodium, Solanum, crucifere e, limitatamente a tribenuron-metile e tribenuron-metile + tifensulfuron-metile, anche specie composite (Picris ecc.). Tutti questi prodotti sono caratterizzati da una ottima selettività, e risulta preferibile una loro applicazione in epoca anticipata entro le 6 foglie vere della coltura, addizionando a Express l’olio di colza (Codacide ecc.) e a Evorelle Express un bagnante non ionico. La loro applicazione deve essere effettuata nella maniera più razionale possibile, ricordando che gli erbicidi utilizzabili in post-emergenza delle varietà tolleranti sono tutti caratterizzati dal meccanismo d’azione ALS, che sempre più frequentemente non è più in grado di controllare popolazioni di amarantacee e con i primi segnali preoccupanti anche su Sinapis arvensis.

Tab. 3 - Graminicidi specifici di post-emergenza (dicotiledoni)

Principio attivo (% o g/l) Nome commerciale Dosi Periodo di sicurezza (giorni)
Propaquizafop vari 0,8-2 l/ha 90
Fluazifop-P-butile (125 g/l) vari 0,75-2,5 l/ha 90
Fluazifop-P-butile (150 g/l) Fusilade Forte 1,5-2,5 l/ha 90
Quizalofop-p-etile (50 g/l) vari 1-2,5 l/ha 60
Quizalofop-p-etile (120 g/l) Wish Top, High Top 0,8-1,25 84
Quizalofop-etile isomero D+ (55 g/l) Joice 55 D 1-1,5 l/ha 60
Quizalofop-p-tefurile (40 g/l) Panarex 0,5-2,2 l/ha 60
Ciclossidim (100 g/l) Stratos Ultra, Focus Ultra 1,5-4 l/ha non richiesto
Cletodim (120 g/l) Centurion Pro 1-3 l/ha 100
Cletodim (180 g/l) Brixton 1,4 l/ha non richiesto
Cletodim (240 g/l) Centurion 240 Neo, Exoset 240 EC 1-1,5 l/ha 100

Graminicidi specifici

Anche se la necessità di eliminare specifiche infestazioni di specie graminacee non è molto frequente, in caso di preoccupanti presenze sia di specie annuali (Echinochloa, Setaria, Digitaria e nelle semine più anticipate anche di Lolium e Phalaris) che perenni (Sorghum halepense) sono disponibili numerosi principi attivi ad attività specifica, nella cui scelta sono da considerare attentamente anche i variabili periodi di carenza tra l’applicazione e la raccolta. Occorre porre una particolare attenzione sulle varietà tolleranti in caso si voglia effettuate un solo trattamento indirizzato per il controllo contemporaneo di malerbe graminacee e a foglia larga, in quanto alcuni principi attivi ad azione specifica possono determinare l’insorgenza di più o meno evidenti fenomeni di fitotossicità.

È bene evitare la coltivazione del girasole in terreni storicamente infestati da specie ciperacee (nella foto Cyperus esculentus)

Usi temporanei per emergenza fitosanitaria

Al pari delle ultime due annate, anche per il 2024 è auspicabile e presumibile la concessione di un uso temporaneo per 120 giorni del formulato a base di halauxifen-metile (Viballa). Questo principio attivo, con innovativo meccanismo d’azione, è la prima soluzione alternativa a solfoniluree e a imazamox, riducendo il tal modo il rischio di selezione di popolazioni di infestanti resistenti al meccanismo d’azione ALS. Selettivo sia su varietà tolleranti e soprattutto anche su quelle convenzionali, è dotato di ottima selettività, con temporanei effetti fitotossici visibili solo per pochissimi giorni. Da utilizzare dopo la differenziazione delle 4 foglie vere del girasole, è in grado di esercitare un ampio spettro d’azione su infestanti difficili, quali Xanthium, Ambrosia, Abutilon, con ottima efficacia anche nei confronti di amarantacee, Chenopodium, Solanum.

Diserbo girasole, attenzione alle strategie “solo post” - Ultima modifica: 2024-03-27T10:57:26+01:00 da K4

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