Determinazione al femminile

Daniela Giuliodoro, nella foto assieme al padre Franco, ha vinto il premio Contoterzista dell’Anno 2022 nella Categoria Donne
Daniela Giuliodoro vent’anni fa ha deciso di prendere in mano l’azienda avviata dal padre. Con ottimi risultati e stima da parte di tutto il settore agromeccanico

Siamo alle porte di Ancona, per la precisione nella frazione di Candia, dove ha sede l’azienda agromeccanica Giuliodoro Franco & Cingolani Rosa, nata negli anni Sessanta e fondata appunto dai due nomi sopracitati, marito e moglie. Un’azienda contraddistinta da una forte presenza femminile, dato che Franco e Rosa hanno avuto tre figlie femmine e una di loro, Daniela Giuliodoro, circa 20 anni fa, una volta che il padre era sul punto di chiudere l’attività, decise di subentrargli. Nel corso degli anni l’azienda si è ampliata sempre più, per poi recentemente trasformarsi anche in azienda agricola, per cui oggi lavora circa 550 ettari tra conto terzi, affitto e proprietà, appoggiandosi a un collaboratore fisso e uno a chiamata.

«L’attività conto terzi rimane una branca importante per la nostra azienda – chiarisce subito Daniela – e offriamo tutte le tipologie di lavorazioni (eccetto la trinciatura), dall’aratura alla preparazione del terreno, dalla semina alla trebbiatura, dal diserbo alla concimazione, per lo più su tre colture: grano duro, colza e girasole, ma seguiamo anche qualche piccolo vigneto». Nel parco macchine troviamo 5 trattori, con l’8RX John Deere come punto di forza, «al quale dedichiamo seminatrici combinate, aratri e attrezzi per l’affinamento del terreno – spiega Daniela – mentre gli altri trattori “intermedi” servono per semine primaverili e concimazioni. Inoltre, per i trattamenti utilizziamo un’irroratrice Grim e per la trebbiatura una Claas, che fornisce un ottimo prodotto trebbiato».

Minima e sodo

Prerogativa delle Marche sono le minime lavorazioni e la semina su sodo e l’azienda Giuliodoro non è da meno. «Facciamo semina su sodo da tanti anni – conferma Daniela – e la facciamo bene, cioè non in modo improvvisato. Infatti, otteniamo ottimi risultati, soprattutto adesso con la seminatrice Maschio Gaspardo DP Pronta a doppia tramoggia. Dove non seminiamo su sodo, ci serviamo di una combinata straordinaria della Lemken, un marchio che stimo molto e di cui possiedo già un aratro esavomere, mentre in prova mi arriverà il coltivatore a dischi (Rubin). Sono attrezzature che secondo me rispetto ad altre lavorano meglio e quindi alla fine ti consentono qualche quintale in più di resa. Lo stesso vale per la sarchiatrice: è vero che è un costo aggiuntivo, ma su girasole e colza è diventata indispensabile e ti fa produrre di più».

Daniela Giuliodoro è molto attenta all’applicazione di concetti agronomici chiave come quello della rotazione. «Mio padre era fissato con la rotazione e io sono come lui: cinque anni fa abbiamo iniziato a seminare colza, con una resa di soli 30 q/ha, ma il grano che seminammo dopo fu una meraviglia. A oggi, dopo cinque anni siamo molto soddisfatti della coltura e forse una delle poche aziende a coltivarla nella zona.».

Futuro digitale

Ma la novità più recente è che Daniela si sta “buttando” sul digitale. «Tre anni fa il mio collaboratore Elia mi ha chiesto l’autoguida e anche se un po’ restia ho accettato. Dopo di che ho acquistato tutti i pacchetti possibili, perchè i giovani sanno usare questi strumenti e perchè è un investimento che sono sicura darà molto presto i suoi frutti. Abbiamo già una raccolta dati non indifferente e anche se i clienti per ora non richiedono questi servizi, usiamo questi sistemi nella nostra azienda, a parte la raccolta dati della trebbiatura: questa la effettuiamo in tutte le aziende, perché prima o poi potrà essere utile. Inoltre, in collaborazione con Syngenta facciamo delle prove di semina a rateo variabile, per cui ho in programma di introdurre anche questo tipo di semina, pur consapevole che ci vorrà una persona dedicata. Lo stesso vale per la concimazione e i trattamenti, perché se non ti affidi a questi mezzi di precisione, lo spreco è infinito».

Anche l’attività sindacale è molto sentita in casa Giuliodoro. «Mio padre è sempre stato socio dell’Apima di Ancona. Devo dire che offrono un servizio eccellente, sono sempre disponibili e soprattutto ti risolvono i problemi in termini di permessi, immatricolazioni, dichiarazioni dei redditi, gasolio, quaderno di campagna ecc., insomma un servizio a 360 gradi».

Contoterzista dell’Anno

L’ultimo passaggio lo dedichiamo al fatto di essere donna in un mondo prettamente maschile come quello agromeccanico. «Oggi come oggi mi sento un’osservata speciale – conclude Daniela – ma non è stato facile, soprattutto il confronto con colleghi, clienti e fornitori. Però ho fatto valere le mie ragioni, anche se con qualche difficoltà, e credo di aver raggiunto un certo equilibrio, oltre che stima da parte del mondo maschile. Tutta questa forza mi è arrivata anche dalla mia famiglia e soprattutto dalle donne, in primis mia nonna, grande lavoratrice e donna di notevole spessore e intelligenza; poi mia madre, vera e propria colonna portante di questa azienda anche se non lavora in campagna; le mie sorelle che mi hanno supportato in questa avventura così impegnativa. E infine un ringraziamento speciale va a mio padre e ai miei collaboratori, sempre attenti e precisi nell’utilizzo dei nostri mezzi e nelle lavorazioni che eseguiamo».

Determinazione al femminile - Ultima modifica: 2022-11-29T15:00:29+01:00 da Francesco Bartolozzi

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