Recovery Fund, l’Italia e l’Ue rafforzino le politiche per la sovranità alimentare

Cai auspica che, pur secondo esigenze nazionali indipendenti, l’Unione europea trovi la convergenza su politiche di rafforzamento della sovranità alimentare comunitaria

«L’intesa raggiunta in Europa sul Recovery Fund ha forse aperto la strada a una nuova Europa. Vogliamo sperare, con ottimismo, nell’ottica della solidarietà economica e sociale. La Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani auspica che, pur secondo esigenze nazionali indipendenti, l’Unione europea trovi la convergenza su politiche di rafforzamento della sovranità alimentare comunitaria, tema che è ritornato alla luce con urgenza nella fase di lockdown per la prevenzione da Covid-19».

A sollecitare l’attenzione su un tema tutt’altro che secondario è il presidente della Confederazione degli Agromeccanici e Agricoltori Italiani, Gianni Dalla Bernardina, alla luce dell’accordo raggiunto nella notte e che si traduce per l’Italia in una dote finanziaria (a vario titolo fra trasferimenti e prestiti) di quasi 209  miliardi di euro.

«Ciascun Paese, Italia compresa, dovrà fare la propria parte – prosegue Dalla Bernardina – cercando di coniugare, per la propria specifica agricoltura, gli aspetti di sostenibilità economica, ambientale e sociale a strumenti innovativi in grado di garantire maggiore produttività, nell’ottica di sostenere un obiettivo comune».

«Anche il settore di meccanizzazione agricola – sottolinea il vicepresidente di Cai, Sandro Cappellini – dovrà poter rientrare nelle nuove politiche di rilancio dell’agricoltura, essendo il contoterzismo professionale la leva per raggiungere gli obiettivi della sostenibilità, moltiplicare il valore aggiunto dei prodotti agricoli e per innescare economie di scala a vantaggio delle piccole e medie imprese».

Recovery Fund, l’Italia e l’Ue rafforzino le politiche per la sovranità alimentare - Ultima modifica: 2020-07-22T17:16:09+02:00 da Il Contoterzista

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