I contoterzisti sono sempre in cerca di nuovi modi per differenziare l'attività, così da ritagliarsi spazi di lavoro esclusivi e, se possibile, trovare occupazioni anche per i mesi invernali, quando le colture sono a riposo. L'idea che proponiamo in queste pagine e che è stata sfruttata da un agromeccanico bresciano soddisfa tutte queste condizioni ed è pertanto doppiamente interessante per i nostri lettori.
Giambattista Brianza, imprenditore di Chiari (Bs). Figlio e nipote d'arte, gestisce un'azienda di lavorazioni agromeccaniche fondata nel primo dopoguerra dal nonno Angelo e portata avanti dal padre Matteo, prima del suo ingresso in società. «Da sempre la nostra attività è divisa in due: una parte sulle lavorazioni agricole e un'altra, altrettanto importante, di tipo commerciale, ovvero la vendita di carburanti e idrocarburi vari. Attività storica quest'ultima, tanto che la nostra fu la seconda ditta di fornitura petroli della provincia di Brescia, subito dopo il Consorzio agrario».
Alternativa al carro miscelatore
In aggiunta alla vendita di prodotti petroliferi, i Brianza effettuano le classiche lavorazioni agromeccaniche, compresa raccolta di cereali e trinciatura, oltre ad alcuni lavori municipali come lo sgombero neve e simili. Tuttavia non è per questo motivo che siamo andati a trovarli, bensì per vedere al lavoro un macchinario unico, prodotto dalla ditta Caravaggi di Pontoglio (Bs): un trituratore per paglia e foraggi in grado di abbassare i tempi e ottimizzare il risultato del carro miscelatore. Con questo attrezzo, lungo una quindicina di metri e pesante dieci tonnellate, Brianza batte tutta la Pianura Padana e macina paglia, foraggi e medica per le stalle o anche per i vivaisti che devono fare pacciamatura. «Non soltanto: il Bio 1250 di Caravaggi può tritare anche ramaglie, producendo un cippato utilizzabile nelle stufe. A differenza della cippatrice, che macina rami di grosso diametro, ha il vantaggio di trattare anche i rami minuti, recuperando una risorsa che altrimenti andrebbe perduta. A ogni modo i nostri clienti sono in primo luogo agricoltori e allevatori: da soli coprono l'80% della domanda», spiega il proprietario.
L'idea di triturare foraggi a servizio di stalle e vivai è nata, chiaramente, per diversificare l'attività. «Con l'agricoltura si lavora principalmente nel periodo primaverile ed estivo e per questo volevamo integrare con qualche attività che ci permettesse di occupare i mesi invernali. La trinciatura dei foraggi ha queste caratteristiche, poiché le vacche mangiano tutto l'anno».
Ovvi, quindi, i vantaggi per l'azienda agromeccanica, che riesce a prolungare notevolmente il periodo di attività, occupando dipendenti e titolari anche nei mesi del riposo colturale. Ma perché le aziende agricole dovrebbero chiamare i Brianza con il loro carro? «Per diversi motivi. Grazie alla nostra macchina si alleggerisce il lavoro del carro miscelatore, che non deve più tritare i foraggi, ma semplicemente miscelarli con gli altri prodotti. Ciò significa che le usure calano drasticamente e la durata del carro aumenta in modo proporzionale». È per questo motivo, principalmente, che la proposta di Brianza trova orecchie attente tra gli allevatori e il lavoro non manca mai. «C'è anche da dire che, al momento questa è l'unica macchina del genere in circolazione. Dunque non abbiamo concorrenza e chiunque sia interessato a questa soluzione si rivolge a noi», fa notare il contoterzista. Si spiega anche così il monte-ore davvero notevole per un attrezzo così insolito: «Il Bio 1250 Caravaggi è arrivato in azienda ormai quattro anni fa e in questo periodo ha lavorato per circa 4.500 ore, a una media di 1.100 ore l'anno».
Tanti cavalli e griglie a volontà
Cerchiamo allora di capire come funziona questa macchina, composta da una tramoggia di carico, con due rulli di alimentazione che dosano il materiale in camera di macinazione, dove è alloggiato il rotore che trita e calibra il materiale con l'ausilio delle griglie, ottenendo così il prodotto finale che viene scaricato dal nastro con altezza regolabile. Ultimo elemento, ma non certo trascurabile vista la sua funzione, è il sistema di abbattimento delle polveri, composto da un filtro a ciclone che riduce la polvere che viene prodotta quando si lavorano materiali secchi come paglia o fieno. «Il problema della polvere esiste, tanto che il costruttore ha migliorato il sistema di raffreddamento del motore, introducendo una ventola a inversione di flusso per la pulizia del radiatore», conferma Brianza.
La macchina, nella versione da lui acquistata, è infatti autonoma, dotata di un motore proprio, peraltro non di poco conto: parliamo infatti di un Fpt (ex Iveco) da 450 cavalli. «Un motore potente e performante quando si lavorano materiali resistenti come gli stocchi, per esempio. In quelle occasioni avere potenze elevate semplifica il lavoro». Gli stocchi sono infatti, assieme alle ramaglie e ad alcune varietà di fieno, tra i prodotti più difficili da lavorare. Non soltanto per la tenacia della fibra, ma anche per l'alto contenuto di sassi. «Quello dei sassi è il problema principale che può provocare guasti, perchè capita che assieme ai rami – o ancor più agli stocchi – si scarichino nella macchina anche pietre. Al di là di questo non abbiamo avuto guasti e la macchina si sta comportando davvero bene. Uno dei principali vantaggi è la possibilità di operare con materiali diversi e diverse lunghezze di taglio: grazie al gran numero di griglie fornite con il trituratore, andiamo da 1 a 10 cm».
Il Bio 1250 si comporta così bene che, come abbiamo già scritto sopra, rappresenta una valida alternativa per i mesi invernali. «Tra i normali lavori agricoli, la raccolta, qualche lavoro municipale e la triturazione dei foraggi, alla fine abbiamo lavoro praticamente tutto l'anno, ed è quel che volevamo».
Azienda votata alla versatilità
I Brianza, oltre a vendere prodotti petroliferi e a fare lavori agricoli di ogni tipo, si dedicano con particolare attenzione alla trinciatura, grazie a due Jaguar Claas, e alle attività connesse al classico contoterzismo agricolo. Un esempio, citato in queste pagine, è quello della triturazione dei foraggi, ma non possiamo dimenticare la pulizia dei canali di irrigazione, che l'azienda esegue in inverno con bracci decespugliatori per il disboscamento degli argini e in estate con motobarche, grazie alle quali percorrono i canali per il taglio e la raccolta delle alghe.
O.R.