Nell’ampia offerta di barre per spandimento di Vogelsang mancava, finora, un modello che fosse davvero adatto alle condizioni di lavoro italiane. Certamente SwingUp o BlackBird, nelle loro misure più ridotte, sono ottime per le campagne del nostro paese, ma nascono comunque per distese maggiori e per arrivare a larghezze davvero importanti (36 metri per la SwingMax, per fare un esempio). La lacuna, se di lacuna si può parlare, è stata colmata dall’ultima nata nella famiglia delle barre sospese: UniSpread, una testata con larghezza da 6 a 9 metri (ma sarà presto disponibile anche la versione da 10,5 metri) che coniuga efficienza, produttività e contenimento dei costi grazie ad alcune eccellenti soluzioni messe in campo dai progettisti.
Dosatore e pattini
La barra può essere dotata di pattini che incidono leggermente il suolo, ma soprattutto dividono le colture permettendo il deposito del prodotto direttamente sul terreno
Due gli elementi che la caratterizzano: il primo è il dosatore di precisione Vogelsang, disponibile in due varianti. È grazie a esso se tra una calata e l’altra si ha un’uniformità nei quantitativi di prodotto che arriva al 95%. Dunque con un errore massimo del 5% nel rispetto dei dosaggi. La seconda caratteristica è la possibilità di installare al termine delle condutture dei pattini per una miglior distribuzione al suolo.
Più nel dettaglio, le UniSpread montano i distributori di precisione ExaCut, nelle versioni ECL (standard) oppure, a richiesta, ECQ, che assicura una maggior efficacia con un risparmio del 50% nel fabbisogno di olio e dunque con costi di manutenzione fortemente ridotti. Per entrambi il rispetto dei dosaggi impostati è garantito fino a un errore massimo del 5%, come abbiamo già scritto.
Quanto ai pattini, si tratta di terminali in policarbonato con fondo affilato in acciaio per incidere la crosta del terreno, grazie anche all’azione delle molle su cui sono fissati. «Grazie ai pattini – spiegano i tecnici Vogelsang – è possibile un leggero interramento in terreni non particolarmente tenaci. La loro funzione principale, tuttavia, è di separare le colture già emerse, permettendo il deposito dei reflui direttamente al suolo e non sulla pianta. Ne risultano minori imbrattamenti di foglie e minor evaporazione di ammoniaca, con benefici sia dal punto di vista agronomico sia ambientale».
Sempre a misura
Già disponibili in tre misure (6-7,5-9 metri) cui presto se ne aggiungerà una quarta, i telai delle barre UniSpread hanno la particolarità di ripiegarsi restando sempre in sagoma per il trasporto su strada. Grazie al particolare attacco, inoltre, beneficiano di un montaggio ″plug&play″, vale a dire che possono essere facilmente agganciate a ogni tipo di attacco a tre punti e richiedono soltanto un servizio idraulico per apertura e chiusura delle ali. La distanza di 25 cm tra una calata e l’altra, inoltre, assicura un’adeguata copertura su colture come prati stabili o cereali vernini, ma UniSpread può essere facilmente adattato anche alla maidicoltura, regolando opportunamente l’erogazione sulle calate.
Infine, non possiamo dimenticare come il dosatore, che sia in versione ECL o ECQ, sia dotato di separatore per corpi estranei e sistema di taglio dei residui. Quest’ultimo è composto da una griglia con coltello in grado di tagliare paglia o altri residui fibrosi, facendo in modo che alle calate arrivino soltanto materiali sminuzzati, che non possano creare ostruzioni.
Il giusto abbinamento
UniSpread può essere abbinato a qualsiasi carro-botte con attacco a tre punti posteriore, oppure a un semovente specifico per trattamenti. L’accoppiata perfetta resta comunque quella con botti che montano pompe volumetriche Vogelsang e che quindi funzionano a pressione atmosferica e non in depressione. «Le cisterne a depressione raccolgono ogni materiale – ha spiegato il direttore di Vogelsang Italia Paolo Corbari – ma hanno due handicap significativi. Il primo è che aspirano in continuo e di conseguenza emettono costantemente aria e anche cattivi odori dallo sfiato. La seconda è che l’ambiente a bassa pressione favorisce l’evaporazione dell’ammoniaca e dunque la sua dispersione in atmosfera, con conseguente riduzione del potere fertilizzante e aumento dell’inquinamento. Una pompa volumetrica, come quelle prodotte da Vogelsang, opera invece a pressione ambientale; inoltre può regolare con molta precisione la portata, aumentandola o riducendola in funzione della velocità di avanzamento e del quantitativo di prodotto che si intende distribuire.
Una gamma completa
UniSpread va a completare la gamma delle barre di spandimento Vogelsang, già tra le più ampie del mercato. È composta infatti da SwingUp e SwingMax, con intervalli di larghezza rispettivamente di 7,5-18 e 21-36 metri. Ci sono poi le barre Compax, specifiche per semoventi e con larghezza comprese tra 12 e 18 metri, e inoltre le BackPac (21-30 m), pensate per i sistemi ombelicali. Si distacca dalla struttura delle barre viste finora, infine, BlackBird, che grazie al suo telaio specificatamente progettato riesce a caricare più peso sui pattini e dunque a esercitare un’azione più incisiva sul terreno. Le dimensioni vanno, in questo caso, da 12 a 24 metri.
BlackBird è sempre dotato di pattini, mentre le altre gamme possono funzionare sia con pattini – versione Slide – sia con le semplici calate, che assicurano comunque la stessa uniformità in campo, ma non permettendo la separazione delle piante sono più adatte al terreno nudo.
Guarda il video della nuova barra di spandimento UniSpread
