Digestato e liquami zootecnici, tre sistemi abbinabili per uno spandimento corretto

digestato e liquami
L’utilizzazione agronomica del digestato e degli effluenti zootecnici consente alle sostanze nutritive in essi contenute di svolgere un ruolo utile al suolo agricolo. Per garantire il massimo rendimento, i sistemi di distribuzione devono assicurare il contenimento della deriva di aerosol verso le zone abitate, l'incorporazione dei reflui nel suolo in tempi rapidi e un'applicazione sul campo uniforme

L’utilizzazione agronomica del digestato e degli effluenti zootecnici consente alle sostanze nutritive e ammendanti in essi contenute di svolgere un ruolo utile al suolo agricolo, realizzando un effetto concimante, ammendante o fertirriguo sul terreno, nel rispetto dei fabbisogni quantitativi e temporali delle colture. Il principale vantaggio è l’apporto di sostanza organica e di elementi NPK, tale da rappresentare una valida alternativa ai concimi di sintesi. Per esempio, un liquame standard contiene mediamente 3-5 kg di azoto per tonnellata, perciò distribuendo 50 tonnellate di reflui è possibile somministrare ai terreni circa 200 kg di azoto.

Cosa sono gli effluenti di allevamento

Secondo il Decreto ministeriale 5046 del 25.02.2016, gli effluenti di allevamento sono le deiezioni del bestiame o una miscela di lettiera e di deiezione di bestiame. Questi possono essere non palabili (liquami) oppure palabili (letami).
I liquami sono:
1) i liquidi di sgrondo di materiali palabili in fase di stoccaggio;
2) i liquidi di sgrondo di accumuli di letame;
3) le deiezioni di avicoli e cunicoli non mescolate a lettiera;
4) le frazioni non palabili, da destinare all'utilizzazione agronomica, derivanti da trattamenti di effluenti di allevamento;
5) i liquidi di sgrondo dei foraggi insilati;
6) le acque di lavaggio di strutture, attrezzature ed impianti zootecnici non contenenti sostanze pericolose, se mescolate ai liquami definiti alla presente lettera e qualora destinate ad utilizzo agronomico;
7) eventuali residui di alimenti zootecnici.
Il digestato è il risultato del processo di digestione anaerobica di diversi materiali, essenzialmente: effluenti zootecnici, biomasse vegetali, sottoprodotti di origine animale, fanghi di depurazione, frazione organica dei rifiuti solidi urbani.

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Aspetti critici della distribuzione

Gli aspetti critici riguardano sia le quantità sia le tecniche di distribuzione. Per quanto riguarda le quantità, è obbligatorio rispettare le disposizioni della direttiva nitrati, ovvero la direttiva 91/676/Ce del 12 dicembre 1991, in materia di protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati di origine agricola. Scopo della normativa è l’individuazione delle cosiddette zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola (Zvn), per le quali si è stabilito un tetto massimo annuale di 170 kg/ha di azoto di spargimento dei reflui degli allevamenti (in deroga fino a 250 kg/ha di azoto/ha/anno per Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna).

In riferimento alle tecniche di distribuzione, queste devono assicurare:

  • il contenimento della formazione e diffusione, per deriva, di aerosol verso le zone abitate;
  • l'effettiva incorporazione nel suolo in tempi rapidi, per ridurre le perdite di ammoniaca per volatilizzazione, il rischio di ruscellamento, la lisciviazione, la formazione di odori sgradevoli e la percolazione dei nutrienti nei nelle acque sotterranee;
  • l'uniformità di applicazione.

Inoltre, la scelta delle tecniche di distribuzione deve considerare le caratteristiche del suolo, il tipo di effluente e la fase vegetativa delle colture in campo.

Sistemi di spandimento per digestato e liquami

Rispondono a tutte queste esigenze i sistemi di spandimento della Vogelsang azienda specializzata nella produzione di tecnologie per l’agricoltura, il biogas, l’industria, i trasporti e il trattamento di acque reflue.

I tre nuovi sistemi abbinabili per lo spandimento dei liquami e del digestato sono:

- Pompa a lobi rotativi VX186GL, specifica per botti da liquami e autocisterne, senza scatola ingranaggi e con peso e fabbisogno energetico ridotti. L’eliminazione della scatola degli ingranaggi, calettando i motori idraulici sui lobi e sincronizzandoli direttamente anziché tramite gear-box, ha lo scopo di ridurre peso e ingombro della pompa, due aspetti importanti per gli autotrasportatori e in genere per chi installa una pompa volumetrica su un attrezzo dotato di ruote. In valori assoluti, su dispositivi di medio-alta performance si possono recuperare oltre 150 kg da dedicare al carico del materiale.

La forte riduzione delle masse è dovuta all’eliminazione degli ingranaggi, oltre che della relativa scatola. Cuscinetti, tenute e distanziali necessari al funzionamento della pompa sono invece inseriti, tramite cartuccia, direttamente nel corpo dei lobi. Questo riduce nettamente il numero di parti soggette a usura, con semplificazione delle manutenzioni e abbattimento dei relativi costi. Le pompe della serie GL hanno una portata massima che va da 4.250 a 9.000 litri al minuto e possono essere fornite in una versione ancora più leggera, in alluminio.

- BlackBird, un sistema di spandimento di reflui e digestato progettato per l’abbinamento con botti trainate o irroratrici semoventi. Scopri di più su BlackBird

 

- ExaCut ECQ, distributore di precisione col nuovissimo concetto QuickService, ovvero della manutenzione rapida e in sede. Scopri di più su ExaCut ECQ

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I dispositivi descritti e altri ancora saranno visibili presso lo spazio Vogelsang a Fieragricola, Padiglione 8, Stand F6.

 

Digestato e liquami zootecnici, tre sistemi abbinabili per uno spandimento corretto - Ultima modifica: 2020-01-20T11:14:21+01:00 da Sara Vitali

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