Pur riconoscendo un'evoluzione del clima economico mondiale non omogeneo tra i vari Paesi, i mercati dei prodotti agricoli sono sostanzialmente in salute e chi ne sta beneficiando è il settore delle macchine agricole.
L'anteprima di Agritechnica, la grande fiera internazionale di macchine agricole che si terrà ad Hannover dal 12 al 16 novembre prossimi, ha sottolineato come il clima generale che si respira nel mondo agricolo sia positivo, addirittura eccellente in Germania. «L'industria delle macchine agricole tedesca si sta attualmente posizionando con prerequisiti ideali sui mercati chiave nazionali e internazionali - ha detto Bernd Scherer, direttore generale della Vdma (Associazione tedesca dei costruttori di macchine agricole) -. In Germania stiamo davvero volando al momento e il settore si aspetta un ulteriore sviluppo del mercato, con un incremento sostanziale del fatturato, indicativamente del 7%, dopo un anno già estremamente positivo. La produzione tedesca di macchine agricole a fine 2013 dovrebbe superare la soglia degli 8 miliardi di euro di fatturato e questo costante sviluppo dovrebbe confermarsi anche nel 2014. A livello mondiale la Vdma stima che il volume produttivo della meccanizzazione agricola sarà di circa 96 miliardi di euro, con una crescita significativa, valutabile in un 6%».
Anche sul fronte commerciale in Europa la situazione appare molto positiva. Secondo l'ultimo sondaggio mensile del barometro Cema (associazione dei costruttori europei di macchine agricole), quasi l'80% dei manager dei più importanti costruttori europei, infatti, è soddisfatto dell'attuale business e la situazione del settore e prevede una stabilità del boom economico. Tanto che il 37% degli stessi manager si aspetta un'ulteriore crescita nei prossimi sei mesi.
Il morale degli agricoltori
Se i costruttori gongolano, anche fra gli agricoltori il morale sembra buono. «Lo sviluppo economico mondiale continua a essere non omogeneo - ha spiegato Reinhard Grandke, direttore generale della Dlg (Società agricola tedesca) -. Mentre l'economia asiatica sta rallentando, si profila un ritorno alla crescita di Europa e Nord America. I mercati delle principali commodities mondiali si stanno muovendo in maniera diversa a seconda dei prodotti. Il grano, infatti, è caratterizzato da livelli produttivi mondiali record, cosa che ha portato a una certa pressione sui prezzi dei cereali, sempre più volatili. Il mercato del latte presenta una domanda su scala mondiale sostenuta e un livello dei prezzi stabile. Altro esempio, la carne suina: grazie a una domanda vivace nel corso dell'anno, lo sviluppo dei prezzi è rimasto stabile e abbastanza soddisfacente. La crescente fornitura di maiali sta attualmente mettendo un po' sotto pressione il prezzo».
L'umore degli agricoltori europei rimane comunque alto, così come permane positivo il giudizio sulla loro attuale situazione economica e sulle attese di un ulteriore sviluppo del business nei prossimi 12 mesi. Grandke ha, infatti, anticipato i risultati per l'autunno 2013 del Trendmonitor Europa condotto dalla Dlg in Germania, Francia e Regno Unito, secondo cui «gli agricoltori tedeschi continuano a considerare positiva la loro situazione commerciale attuale, mentre i francese hanno qualche riserva in più e i britannici considerano nuovamente migliore la situazione attuale. Questo vale anche per le attese future. Gli agricoltori inglesi sono quindi usciti dalla depressione causata dalle difficili condizioni di semina e raccolta nel 2012. Dopo i bassi punteggi degli anni precedenti, infatti, gli agricoltori britannici adesso sono un po' più ottimisti circa il futuro, mentre gli agricoltori tedeschi sono ormai costantemente positivi e anche quelli francesi mantengono più o meno il livello dei sondaggi degli ultimi anni.»
Il sondaggio rivela anche che la propensione all'investimento rimane su buoni livelli . «La voglia di investire degli agricoltori tedeschi - ha concluso Grandke - è dal 2006 tendenzialmente elevata e dall'ultimo sondaggio risulta che il 47% di loro intende investire in operazioni di campo e il 45% in azienda, mentre accusano una frenata gli investimenti in energie rinnovabili (7%). Più fluttuante la situazione dei francesi, che comunque al momento intendono investire per lo più in operazioni colturali (74%), seguite da miglioramenti aziendali (27%) ed energie rinnovabili (3%). Infine, gli inglesi: vengono da un 2012 disastroso, ma intendono investire in operazioni colturali per il 53%, seguite da operazioni aziendali (37%) e bioenergie (10%)».
Le innovazioni tecniche
Dato che un approccio fondamentale dell'agricoltura con la società è rappresentato dalle macchine agricole e dalle innovazioni nel settore, che contribuiscono in modo fondamentale all'adozione di tecniche agricole rispettose dell'ambiente, l'ultimo passaggio è stato riservato al tradizionale concorso per le novità tecniche che saranno premiate in occasione di Agritechnica. «L'ultima edizione - ha riferito Karlheinz Köller, dell'Università di Hohenheim - si era conclusa con questa affermazione: ulteriori sviluppi nei campi dell'elettronica, dei sensori e dei software stanno fortemente determinando innovazioni nella meccanizzazione agricola e stanno conducendo a una crescente automazione delle operazioni colturali, il tutto con uno sguardo per rendere la qualità di tale lavoro più efficiente, più precisa, più sana e più risparmiosa dal punto di vista ambientale. Questa dichiarazione vale anche per l'edizione di quest'anno. Anzi lo slancio è aumentato. I sopracitati sviluppi stanno ulteriormente avanzando, con una tendenza verso l'automatizzazione dei processi insieme a un sistema di gestione dei dati intelligente per ottimizzare il monitoraggio della macchina, la logistica, la documentazione, l'assicurazione della qualità e la tracciabilità. Praticamente tutte le quasi 400 applicazioni da parte dei costruttori per il concorso di questa edizione riguardano sviluppi nelle aree dell'elettronica, della tecnologia sensoristica e dei soft-ware».
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