Agritechnica, un concetto di fiera innovativo

Una piattaforma agricola tecnologica mondiale con un’offerta espositiva attraente, nuovi argomenti e servizi per i visitatori

Più di 2.750 espositori da 51 paesi diversi presenteranno i loro ultimi sviluppi in occasione di Agritechnica ad Hannover dal 10 al 16 novembre prossimi. Un evento che rimane la vetrina internazionale per il settore mondiale delle macchine agricole e un forum dove discutere importanti questioni sul futuro dell’agricoltura.

I visitatori provenienti dalla Germania e da tutto il mondo possono attendersi una gamma di servizi attraenti, di argomenti topici e di vere e proprie anteprime. Tra questi la nuova area espositiva DLG-Agrifuture Lab per le start up e la giornata internazionale degli agricoltori (International Farmers Day) che quest’anno si concentrerà sui paesi agricoli Francia e Regno Unito. L’ampio programma di convegni e forum quest’anno si svolgerà sotto l’egida “Agricoltura Globale – Responsabilità Locale” (Global Farming – Local Responsibility).

Marie Servais

«Innovazioni, informazione, networking e business – questo è quello che significa la fiera leader nel mondo per le tecnologie agricole – sostiene Marie Servais, project manager di Agritechnica, molto soddisfatta del forte interesse prima dell’evento –. Agritechnica ha esaurito le prenotazioni fino all’ultimo stand e si propone ancora come la piattaforma globale per l’agricoltura nazionale e internazionale. Con i nuovi servizi per i visitatori, come la nuova app e i nuovi eventi (International Farmers’ Day e DLG-AgrifutureLab), offriamo nuove piattaforme per le crescenti dinamiche in agricoltura e nelle macchine agricole E con il nuovo slogan discutiamo delle soluzioni per il futuro sostenibile dell’agricoltura in diversi forum e convegni assieme all’industria delle macchine agricole».

DLG-AgrifutureLab e International Farmers’ Day

Come luogo d’incontro per coloro che prendono le decisioni e per un business di alto livello, Agritechnica è il perfetto terreno fertile per l’innovazione. Il DLG-AgrifutureLab nel Padiglione 11 offre alle start up e ad altre innovative aziende di fresca costituzione la possibilità di dare risposte alle grandi domande sul futuro dell’agricoltura, fornendo loro dei modi attraenti di presentare le loro visioni e i prodotti al settore agricolo mondiale. Tra questi rientrano i sensori e l’archivio dati in cloud e l’introduzione di app che fanno uso di big data e di algoritmi intelligenti ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui gli agricoltori gestiscono le loro colture.

L’ International Farmers’ Day debutterà il 14 novembre nel Padiglione 15 con l’evento lancio che coinvolge Francia e Regno Unito. In pratica si parlerà delle sfide affrontate dagli agricoltori francesi e inglesi e le soluzioni che la meccanizzazione agricola ha sviluppato per vincerle.

Iniziative speciali: Protecting Yield & Nature e Acre of Knowledge

L’agricoltura sostenibile dovrebbe riconciliare produttività, conservazione delle risorse e ambiente. Per raggiungere in modo efficiente questi scopi nelle loro aziende, agli agricoltori in tutto il mondo serve il know-how appropriato e le tecnologie applicabili per le loro condizioni locali. Queste riguardano in particolare gli ultimi sviluppi nel campo dell’agricoltura conservativa, della concimazione a bassa perdita, dei sistemi a supporto delle decisioni, dei metodi di difesa antideriva e delle tecniche irrigue innovative. Due gli eventi in particolare da segnalare: Protecting Yield & Nature, che nel padiglione 15 coinvolge quindici tra costruttori, istituzioni e specialisti che mostrano le loro ultime tecnologie sul tema appunto della protezione della produttività e della natura, e Acre of Knowledge, che nel padiglione 21 mostrerà come le aziende nei diversi continenti possono beneficiare delle tecnologie innovative.

Systems & Components

Quest’anno segna la quarta volta che Systems & Components prende parte ad Agritechnica. Il suo ruolo come riflettore tecnico, occasione di raduno per l’industria e piattaforma B2B per i fornitori di Oem si sposa perfettamente con la fiera leader della meccanizzazione agricola. Systems & Components fornirà informazioni sugli ultimi sviluppi e novità da parte dei costruttori che forniscono i componenti per costruire macchine per agricoltura e settori connessi. Circa 700 espositori nei padiglioni 15, 16, 17 e 18 offriranno una panoramica complessiva dei trend attuali e daranno uno sguardo al futuro della meccanizzazione agricola. Aziende di tutte le dimensioni, dai leader del settore alle start up, da più di 40 paesi presenteranno la loro competenza e la loro forza innovativa nei settori di motori, elettronica, trasmissioni, idraulica e cabine, così come nei pezzi di ricambio.

Con lo slogan “Assisted Farming – Engineering Agriculture Through Smart Solutions” (Agricoltura assistita – Meccanizzare tramite soluzioni smart) quest’anno System & Components si concentrerà sui sistemi di assistenza per le macchine agricole e sull’interazione dati a monte e a valle. E la DLG assegnerà il premio “Systems & Components Engineers’ Choice Trophy” per la prima volta, per riconoscere l’elevato livello e la forza innovativa dei fornitori della meccanizzazione agricola.

Un occhio di riguardo per i giovani

Agirtechnica ha sempre riconosciuto l’importanza di introdurre i giovani all’agricoltura, sia per informare meglio chi è interessato a una carriera nel settore sia per incoraggiare chiunque volesse sviluppare un business a servizio della comunità agricola. Per questo motivo giovedì 14 novembre si terrà la giornata dei giovani agricoltori (Young Farmers’ Day) che prevede un programma tecnico studiato su misura per i giovani e che finirà con una festa alla sera.

Nell’area Campus & Career la DLG e i suoi partner daranno una informazione ampia e un programma di consulenza incentrato sulle carriere professionali in agricoltura, mentre nel padiglione 2 si terrà per la settima volta il Workshop Live, organizzato dalla DLG assieme all’associazione tedesca degli ingegneri in agricoltura. Portando l’officina ad Agritechnica, dimostrazioni dal vivo ogni ora a cura di apprendisti, assistenti tecnici e ingegneri mostreranno come si effettuano quotidianamente la manutenzione e la riparazione delle macchine agricole con la tecnologia attuale, e spiegheranno quali requisiti occorrono per le varie qualifiche in questo lavoro. Per studenti tra i 14 e i 17 anni che vogliono fare una carriera in questa professione così attraente, Workshop Live offre una grande opportunità di orientamento professionale che in occasione di Agritechnica 2017 attirò l’attenzione di oltre 5mila studenti.

 

I PUNTI DI FORZA SECONDO LA DLG

«Agritechnica è la prima fiera mondiale di macchine agricole per tanti motivi, ma il principale è che tutti i costruttori di macchine agricole vengono ad Hannover a presentare le loro novità, non per il mercato tedesco, non per il mercato europeo, ma per quello mondiale. In altre parole, Agritechnica è veramente un driver di innovazione nel settore delle macchine agricole».

Reinhard Grandke

Reinhard Grandke, presidente della Dlg (Società Agricola Tedesca) organizzatrice di Agritechnica, non ha alcun dubbio sul perché la fiera di Hannover sia diventata la numero uno al mondo nel settore delle macchine agricole. Ed è altrettanto convinto dello stretto legame tra Agritechnica e l’Italia, di gran lunga il paese straniero con il maggior numero di espositori presente ad Hannover (366 per l’edizione 2019). «L’industria delle macchine agricole si trova nel centro dell’Europa, in Germania, Francia e Italia, quindi è normale che gli espositori italiani siano i più numerosi. E l’idea di innovazione dei costruttori italiani e tedeschi è molto forte: se guardiamo agli ultimi 20 anni, i costruttori di macchine agricole di questi due paesi hanno sviluppato la loro struttura complessiva, non per niente un gruppo mondiale come Cnh Industrial ha sede in Italia, e John Deere e Agco, compagnie americane, hanno i loro head quarter in Europa (in Germania per la precisione). Da questo punto di vista i nostri due paesi sono molto vicini: l’Italia è molto importante per la Germania e credo che anche la Germania sia molto importante per l’Italia. E poi l’Italia è leader mondiale nella componentistica, componenti che seguono gli Oem con un forte potenziale innovativo, e questo è un altro motivo del perché abbiamo molti espositori italiani».

Quali sono le linee di orientamento sui cui si muoverà Agritechnica nei prossimi anni per mantenere questa leadership? «La principale linea guida di quest’anno e delle prossime edizioni sarà sicuramente la digitalizzazione, che non è soltanto concentrata sulle macchine; si possono, infatti, usare i dati in altre fasi della catena alimentare e questo aspetto si svilupperà, perché è connesso con le richieste che la società fa all’agricoltura. Quindi la digitalizzazione sarà la guida principale delle prossime edizioni assieme alla possibilità di cambiare la filiera agroalimentare e influenzare le scelte politiche nel settore agricolo. Questo almeno per le prossime due-tre edizioni, perché se pensiamo per esempio alla discussione sulla Pac, i prossimi due step ci portano al 2034, quindi dobbiamo pensare con questo orizzonte temporale».

Altra peculiarità di Agritechnica è quella di essere organizzata da un’associazione agricola e non dai costruttori di macchine agricole. «La Dlg è stata fondata nel 1885 da un ingegnere Max Eyth e organizza Agritechnica fin dalla prima edizione nel 1887. Siamo un’associazione di agricoltori basata sulla scienza, il nostro compito è trovare soluzioni per il futuro, di indirizzare i trend giusti, sinceramente non vedo un’altra piattaforma al mondo come la nostra. Effettuiamo anche i test sulle macchine agricole, test indipendenti, perché Dlg lavora a stretto contatto con i costruttori e con i contoterzisti, che partecipano e scambiano idee con noi. In particolare, lavoriamo insieme ai giovani agromeccanici, tramite la sezione Dlg giovani: su 30mila soci, più del 30% sono sotto i 37 anni, dobbiamo discutere le strategie per il futuro di queste persone».

Chiudiamo con un commento sulle principali fiere europee di meccanizzazione agricola e in particolare sulla scelta del Sima di Parigi di cambiare data. «Non rispondo sulle scelte degli altri organizzatori – taglia corto Grandke – con cui a volte siamo partner e a volte competitor, perché è una decisione presa esclusivamente dall’organizzazione francese. Io parlo solo per conto di Agritechnica e credo che le sue caratteristiche principali siano tre: l’innovazione, come detto prima, l’elevato numero di visitatori dall’estero (110.000) e la professionalità sia degli espositori sia dei visitatori. Tutto questo crea la piattaforma di Agritechnica e genera aspettative, per cui credo che la gente venga ad Agritechnica con un’intenzione diversa dalle altre fiere. Questa, in fondo, è la regola della Dlg, perché siamo aziende agricole e mettiamo in connessione le idee degli agricoltori con quelle dei costruttori. Ma questo non è un segreto, perché è una strategia che dura da 135 anni». Francesco Bartolozzi

DUE POTENZE MONDIALI

Italia e Germania sono due dei player più importanti nel panorama mondiale delle macchine agricole, legati da una forte partnership commerciale. Lo dicono i numeri delle importazioni e delle esportazioni degli ultimi anni, che nel 2018 hanno raggiunto cifre intorno ai 460 milioni di euro. A seconda della tipologia di macchine che si va ad analizzare, la bilancia commerciale pende a favore dell’una o dell’altra. Come trattrici la Germania è per l’Italia il terzo mercato export (circa il 10% del totale, dopo Francia e Usa), mentre è il primo paese da cui importa trattori (36% del valore totale importato) davanti a Francia e Turchia. Come macchine agricole, l’Italia importa dalla Germania circa il 25% del totale, mentre esporta in Germania il 9,4% del totale (la Germania è il terzo paese dopo la Francia e gli Usa dove l’Italia esporta macchine agricole).

Alessandro Malavolti

«Premesso che nelle statistiche non compare gran parte della componentistica, dove la bilancia è nettamente a favore dell’Italia – commenta Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, l’associazione dei costruttori italiani di macchine agricole – si possono fare alcune considerazioni generali. L’Italia è un buon esportatore di attrezzature agricole, soprattutto nel settore della fienagione (eccezion fatta per le rotopresse), mentre nei trattori la differenza si nota nelle piccole potenze, nel senso che, escludendo quelli sotto i 50 cv, fino a 100 cavalli siamo di gran lunga esportatori e sopra i 100 cavalli siamo importatori. Anche nel segmento mietitrebbie e falciatrinciacaricatrici il bilancio è a nostro favore, così come nei telescopici (quasi tutto export) e nelle macchine da giardino (motoseghe escluse). In generale, siamo due paesi tra i più grandi produttori di macchine agricole al mondo, con una bilancia commerciale nel 2018 sostanzialmente in pareggio e un trend abbastanza consolidato che ci vede compratori di grandi trattori e venditori di attrezzature specializzate». F.B

Agritechnica, un concetto di fiera innovativo - Ultima modifica: 2019-11-01T05:05:31+01:00 da Francesco Bartolozzi

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