«Stiamo investendo sulla clientela professionale, allo scopo di creare un mercato premium per macchine da professionisti: performanti, ad alta produzione, elettrificate, in grado di raccogliere, gestire e trasmettere i dati di lavorazione». Così Daniele Dorofatti, direttore commerciale di Maschio Gaspardo, spiega la strategia del gruppo verso il settore del contoterzismo. Una strategia che passa per la formazione dei concessionari, ma arriva a offrire corsi anche agli operatori delle aziende e mette al primo posto i servizi, dall’assistenza continua all’estensione di garanzia: una proposta avanzata da due stagioni e che sta trovando un ottimo consenso tra gli agricoltori più avanzati e, appunto, gli agromeccanici.
La centesima Chrono
Di tutto questo abbiamo parlato con Dorofatti e con Valeriano Bernardoni, titolare della Agrifutura, concessionaria per Piacenza, Parma e Reggio Emilia, a margine di una cerimonia con cui dealer e costruttore hanno consegnato la centesima Chrono venduta in Italia. È una 306 da 6 file portata, scaricata nell’azienda di Paolo Rizzi, agromeccanico della provincia di Piacenza che, per le attrezzature, ha scelto come partner unico proprio Maschio Gaspardo. «L’ho fatto – spiega – per diversi motivi, dalla buona affidabilità alla qualità e all'innovazione, ma soprattutto per avere un solo partner con cui dialogare. I contoterzisti hanno bisogno di certezze, la prima delle quali è trovare assistenza quando qualcosa non funziona. Agrifutura e anche Maschio Gaspardo assicurano ascolto e questa per noi è la cosa più importante».
«Consegnare la Chrono numero 100 a un’azienda come quella di Paolo Rizzi è per noi motivo d’orgoglio. La sua realtà è altamente professionale e strutturata. Fa dunque parte di quella famiglia di clienti, sempre più numerosa, composta da aziende evolute, al passo coi tempi. I contoterzisti, in particolare, sono oggi responsabili dell’ottanta per cento della raccolta, oltre che detentori di importanti quote in attività strategiche come semine e trattamenti. Sono i nostri partner del futuro. Anzi, di un futuro che è già presente», ha commentato il direttore di Maschio Gaspardo.
Tre anni senza pensieri
«Offriamo l’estensione di garanzia da ormai due stagioni, con ottimi riscontri»: così Dorofatti riassume una delle ultime iniziative del suo gruppo. «Si tratta – aggiunge – di un tipo di servizio assai noto nel mondo dei trattori e delle macchine da raccolta, ma non applicato alle attrezzature. Prevede diversi vantaggi per il cliente, dai check presso l’azienda a un servizio di ricambi in pronta consegna, fino alla formazione del personale che usa le macchine, così da renderli capaci di gestire meglio il prodotto».
Disponibile su tutta la gamma (lavorazione del terreno, semina, trattamenti, fienagione, concimazione e cura del verde), la garanzia estesa MG Care+ va concordata al momento dell’acquisto. «È particolarmente apprezzata sulle macchine con maggior complessità e tecnologia – precisa Dorofatti – come seminatrici e rotopresse, ma è richiesta anche per le irroratrici. In genere coinvolge attrezzature digitalizzate, economicamente impegnative, in cui la gestione dei dati affianca la normale attività lavorativa».
Concessionaria monocolore
Al pari di Rizzi, anche la Agrifutura ha voluto legarsi a filo doppio con Maschio Gaspardo, con una scelta tutt’altro che comune tra i concessionari, che solitamente offrono diverse soluzioni in questo ambito. «È vero, normalmente i concessionari vendono attrezzi di diversi costruttori. Noi, tuttavia, abbiamo voluto rappresentare soltanto Maschio Gaspardo per tutti i settori, dalla preparazione del terreno ai trattamenti. Questo sia per il particolare rapporto che si è creato, sia per l’alta affidabilità delle loro macchine», ci dice Valeriano Bernardoni, di Agrifutura. «Maschio Gaspardo – prosegue – è un brand blasonato: è conosciuto e apprezzato sia per l'innovazione sia per l’affidabilità delle macchine. Negli ultimi anni, inoltre, ha creato una struttura di formazione molto ben fatta, cuore di una serie di servizi che il marchio offre ai concessionari ma anche agli agricoltori». Un altro aspetto che Bernardoni tiene a evidenziare è il legame con l’agricoltura italiana, che soltanto un marchio nazionale può vantare: «A differenza di costruttori stranieri, Maschio Gaspardo ha una conoscenza profonda del territorio e le loro attrezzature, pertanto, si adattano molto bene alla nostra agricoltura».
Questo, prosegue Bernardoni, vale anche e soprattutto per la Chrono. «È una seminatrice ad alta produttività, veloce, ma soprattutto con un peso corretto, adatto anche a terreni argillosi. E la zona in cui ci troviamo (al confine tra Piacenza e Cremona, ndr) è un esempio di questo tipo».
Poco peso, tanto lavoro
«Abbiamo scelto una macchina da 6 file per diversi motivi, ma tra i primi c’è sicuramente il peso», ci dice Paolo Rizzi al termine della cerimonia di consegna. Il peso è fondamentale sempre, quando si parla di semina, ma lo è ancor più in un territorio caratterizzato da terreni argillosi come quello in cui opera la sua azienda. «La nostra sede è a Monticelli d’Ongina (Pc), ma lavoriamo, oltre che nel Cremonese, in ampie fette della provincia di Piacenza. Sotto il Po i terreni sono molto variabili, dal medio impasto all’argilloso tenace. Avere un cantiere leggero per noi è determinante: per questo motivo abbiamo scartato a priori la otto file trainata e pensiamo che una otto file portata sia comunque difficile da gestire, perché richiede un trattore ben piazzato. La sei file, invece, si tira con un trattore leggero e che calpesta poco».
Nonostante il numero di file ben inferiore a quello che siamo abituati a vedere a casa di un contoterzista, la produttività non ne risente, come ci conferma il proprietario: «A fare la differenza, tra la Chrono e una seminatrice comune, è la velocità: con questa 6 file, lavorando a 14-15 km orari, si fanno gli stessi ettari di una 8 file tradizionale, con cui si semina sempre sotto i 10 km orari».
Dotazione completa in rosso
La Chrono, come abbiamo visto, è soltanto l’ultima arrivata di un parco macchine tutto virato sul rosso. Si va dagli erpici rotanti alle seminatrici a file, dallo spandiconcime Primo alla rotopressa a camera variabile Extreme e al trinciastocchi Gemella: una dotazione completa per un’azienda che segue tutte le colture seminative.
«Con due eccezioni – corregge Rizzi – ovvero aglio e pomodoro. Per il resto, lavoriamo su cereali a paglia, mais, soia, colza, foraggi. In questa zona si fanno praticamente tutte le colture e con il nostro parco macchine della Maschio Gaspardo le seguiamo dalla preparazione del terreno ai trattamenti senza mai problemi».
Nata per correre
La Chrono è senza dubbio la seminatrice più produttiva e innovativa del catalogo Maschio Gaspardo. Progettata attorno all’elemento di semina Chrono, lavora a velocità anche superiori ai 15 km orari, ottenendo così rese orarie impensabili con le normali seminatrici. Il segreto della macchina, dicono alla Maschio-Gaspardo, è legato al sistema di deposizione del seme in pressione: una colonna d’aria spara infatti il seme nel terreno dove una ruota, immediatamente, lo comprime impedendone movimenti indesiderati. Grazie alla combinazione di depressione (per il trasporto nel dosatore) e pressione, Chrono riesce a ottenere una semina precisa e uniforme anche a velocità molto elevate. Il sistema Air Spring, basato su martinetti pneumatici, consente invece di caricare fino a 300 kg su ogni elemento, permettendo la semina su sodo in alternativa a quella tradizionale, mentre il dosatore a movimento elettrico rende possibile la semina a dosaggio variabile.
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Il Contoterzista