Debutta la patente a crediti

Emanata la legge che istituisce un nuovo sistema di qualificazione delle aziende tramite “crediti” commisurati al rispetto delle norme

Tutte le volte che si evidenziano differenze di comportamento dei cittadini e delle imprese di fronte agli obblighi di leggi, qualunque essi siano, prevale la fatalistica considerazione che l’Italia è lunga e larga e che i controlli qua si fanno e là non si fanno. Non potrebbe essere altrimenti se il Governo (e il Parlamento) ha dovuto emanare la legge n. 56 del 29/04/2024, che istituisce un nuovo sistema di qualificazione delle aziende, individuali e societarie, tramite crediti commisurati al rispetto delle norme.

Il fatto che sia l’imprenditore a dover dichiarare di essere in regola costituisce di per sé una sconfitta per lo Stato: ispettorato del lavoro e Asl per i rapporti di lavoro, Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per i tributi, dovrebbero essere in grado di controllare le aziende in modo capillare. Eppure, in un’epoca in cui un pagamento o un prelievo Bancomat viene segnalato in qualche secondo, il mancato pagamento di imposte e contributi viene accertato con mesi o anni di ritardo. Il nuovo sistema vuole creare una sorta di filtro che consenta, a chi commissiona un lavoro nel settore delle costruzioni, delle bonifiche o della gestione del territorio, di verificare se l’impresa, si vuole affidare l’incarico, è in regola con i vari adempimenti.

Il principio non è del tutto sbagliato, perché anche chi non è proprio a posto del tutto può continuare a lavorare, sapendo però che deve mettersi in regola prima possibile, esattamente come avviene per la guida di un veicolo. Come l’autista poco prudente (o sfortunato…) può continuare a guidare pur avendo commesso varie infrazioni, purché riesca a conservare qualche punto sulla patente, così opera il nuovo sistema di qualificazione delle aziende.

Ultimo giorno per richiederla il 31 ottobre

L’impresa che opera all’interno di un cantiere temporaneo o mobile è obbligata al possesso della patente a crediti, una sorta di autorizzazione a svolgere l’attività, che viene concessa sotto forma di “crediti” derivanti dal rispetto delle regole. Se tutto va bene, l’Ispettorato nazionale del lavoro rilascia la patente, con un numero iniziale di almeno 30 crediti, che possono essere aumentati in presenza di azioni volontarie – che vanno oltre lo stretto obbligo di legge – o diminuite, in caso di inadempienze.

I crediti costituiscono una sorta di riserva di operatività che consente di lavorare anche nel caso vengano meno alcuni crediti, per esempio a seguito di sanzioni: nel caso più grave, di un infortunio mortale, l’ispettorato può arrivare a sospendere la patente per un periodo massimo di 12 mesi.

La patente deve essere richiesta (tassativamente entro il 31 ottobre!)  attraverso il portale telematico attivato dall’Ispettorato nazionale del lavoro, dichiarando il possesso dei requisiti stabiliti:

- iscrizione alla Camera di commercio;

- avvenuta formazione in materia di sicurezza per il datore di lavoro e per i lavoratori;

- possesso del Durc (documento unico di regolarità contributiva);

- avvenuta valutazione dei rischi aziendali e redazione del relativo documento (Dvr);

- possesso della certificazione di regolarità fiscale, nei casi previsti dalla legge;

- avvenuta designazione del responsabile del servizio di prevenzione e protezione (Rspp).

Come si può vedere, ognuno di questi adempimenti di fatto sarebbe già obbligatorio, salvo per quelle imprese che rientrano nella definizione di “lavoratore autonomo” e cioè le ditte individuali che non occupano lavoratori o collaboratori di alcun genere. Queste aziende, spesso di minime dimensioni, sono soggette a obblighi semplificati:

- devono essere iscritte alla Camera di commercio;

- devono avere il Durc regolare, per la posizione individuale;

- devono possedere il certificato di regolarità fiscale nei casi previsti (es. appalti pubblici);

- nel caso debbano usare macchine, come escavatore, pala, carrello elevatore ecc., devono essere in possesso della relativa abilitazione (il cosiddetto “patentino”).

La domanda di iscrizione deve essere compilata sul portale telematico previa identificazione tramite Spid o carta d’identità digitale (Cie), direttamente oppure attraverso un delegato.

Debutta la patente a crediti - Ultima modifica: 2024-10-15T15:28:07+02:00 da Roberta Ponci

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