È lo specializzato più complesso che esce dallo stabilimento Argo Tractors di Fabbrico (Re), realizzato su 5 gamme di potenza che vanno da 75 a 112 cavalli (tutte Stage V, con il modello 4.80 senza sistema Scr, gli altri 4 invece fanno ricorso all’urea) e 4 versioni: F (frutteto tradizionale), S (frutteto stretto e a chioma larga), V (vigneto) e GT (frutteto largo e campo aperto. E Landini lo ha portato in tour nell’estate 2023 per mostrare a stampa e dealer le potenzialità di questo trattore e della sua trasmissione.
Il motore è un Deutz 4 cilindri con intervalli di manutenzione aumentati a 1.000 ore di recente e con i sistemi per lo Stage V installati sotto cofano per mantenere una visibilità ottimale.
Landini in particolare segnala la facilità del rifornimento dell’urea (serbatoio posto frontalmente e con tappo di refill). Ma la parte veramente innovativa è la trasmissione RoboShift, presentata in anteprima all’Eima 2022, che si aggiunge a quelle meccaniche Speed Four a 12 + 12 o 16+16 con superiduttore, con inversore meccanico o in alternativa l’inversore idraulico, Hi-Lo Power Four 24 + 24 o 32 + 30 con superiduttore, e HML meccanica 48+16 con super riduttore. Si tratta di una trasmissione elettroattuata HML, ovvero trasmissione robotizzata a scelta tra 36 + 12 o 48 + 16 con super riduttore.
«È unica nel suo genere – ha sottolineato Luca Bocchini, product manager di Argo Tractors – perché non esiste un competitor oggi che presenti questo tipo di trasmissione. Abbiamo quattro marce più tre marce sotto carico per le HML che sono completamente robotizzate. Le gamme classiche, invece, sono manuali. Sostanzialmente possiamo andare a selezionare il cambio marcia attraverso un pulsante (+ e -) e il cambio gamma tenendo premuto un pulsante dietro il joystick, sempre utilizzando gli stessi tasti + e -. E avremo poi anche la possibilità di una modalità totalmente automatica Aps con due opzioni (autofield per i lavori in campo e autoroad per il trasporto su strada).
Anche la funzione Stop & Action è una novità importante: sostanzialmente, possiamo arrestare la nostra trattrice solamente agendo sul freno senza andare a toccare la frizione».
Joystick
Componente importante che consente di gestire con una mano il 70% del trattore è il joystick. «Presenta i due pulsanti più a sinistra col più o meno che servono per il cambio marce sotto carico HML – ha proseguito Bocchini –: se in combinazione si preme il tasto di fronte al joystick, sempre con gli stessi tasti si possono cambiare le marce normali, quindi le quattro marce classiche. Anche il tasto dell’inversore di marcia è posizionato in maniera comoda ed è azionabile con una doppia pressione. Poi troviamo la memoria dei giri motore (Engine Memo), la funzione auto powershift al centro del joystick e i due pulsanti gialli per la disattivazione/attivazione delle prese di forza anteriore posteriore. Il “finger” blu, invece, serve per il controllo del sollevatore posteriore. In caso di distributori meccanici, il joystick è in configurazione fissa (SmartPilot), mentre in caso di distributori elettroidraulici posteriori o ventrali diventa un movimento a crociera (SmartPilot Plus), quindi da questo joystick si possono controllare anche le funzioni dei distributori».
Per quanto riguarda l’idraulica, le possibilità di scelta sono svariate. Si parte da una pompa doppia fino ad arrivare a una pompa tripla da 58 + 30 + 36 l/min, con 4 distributori posteriori, meccanici o elettroidraulici, 3 distributori elettroidraulici ventrali, 4 + 4 attacchi rapidi montati sull’anteriore sui due lati, con deviatore di flusso con selettore a 4 o 6 vie in uscita. Come presa di forza, parliamo di una Pto posteriore a 2 velocità (540-540E o 540-1000) fino ad arrivare alle 4 velocità (540-540E-1000-1000E), e di una Pto anteriore a 1.000 giri.
Il sollevatore posteriore ha una capacità massima di sollevamento di 2.700 kg, che diventano 3.400 kg nella versione GT con cilindri supplementari, mentre il sollevatore anteriore ha una capacità di 1.700 kg (1.400 kg nella versione V, perché l’assale è più stretto e si porta meno peso sull’anteriore). Argo Tractors fa presente che il sollevatore anteriore è di produzione Landini e completamente integrato nel musetto frontale, la stessa soluzione che è stata adottata per la Serie 5.
Assale sospeso
Un’altra particolarità è l’assale sospeso, che assieme alla cabina sospesa offre un comfort molto elevato. «Se prendiamo come esempio la versione GT, che viene utilizzata dalla lavorazione in pieno campo a quella nei frutteti/vigneti e nel trasporto su strada – ha evidenziato Bocchini – notiamo veramente la comodità dell’uso dell’assale sospeso unito alla cabina sospesa, soprattutto in trasporto con delle attrezzature; è un optional che è stato molto apprezzato».
Come area operatore, Landini mette a disposizione sia la cabina di categoria 2 sia la 4. La dotazione comprende anche il joystick unito alla trasmissione Roboshift e si tratta di una cabina strutturale a quattro montanti, equipaggiata con climatizzatore, mp3, barra porta-monitor fino ad arrivare a tre livelli di sedili comfort (il terzo extracomfort è montabile nella versione GT) e alla configurazione fari Led. Nella cabina sospesa, la calibrazione viene effettuata in collaborazione con ZF.
Advanced Driving System
Un’altra importante novità è il sistema Ads (Advanced Driving System) disinseribile con un pulsante sotto il piantone dello sterzo. È un dispositivo che emula il comportamento del volante di un’autovettura (si centra da solo e smorza le asperità del terreno). Inoltre, può essere già predisposto per i sistemi di guida autonoma, ovvero il motore consente alla guida autonoma di effettuare le correzioni per mantenere le carreggiate preimpostate.
La tecnologia di bordo nel Rex 4 prevede: fleet and farm management system montato in fabbrica, sistema di telemetria con Geofencing e stato del veicolo in tempo reale, diagnostica da remoto e risoluzione dei problemi di software, sistema di farm management modulare con incluse le soluzioni agronomiche e di tracciabilità, sistema Isobus per la comunicazione fra attrezzi e trattrice e monitor 12 pollici. Sulla consolle di destra troviamo la regolazione della posizione del sollevatore elettronico, il Leveraggio per il controllo dei distributori meccanici, il pulsante della sicurezza della presa di forza, il bloccaggio del differenziale e del quattro WD, il controllo del motore idraulico e il controllo delle funzioni idrauliche ausiliarie. Sotto il poggiabraccio di stoffa, invece, si trovano i controlli della trasmissione (oltre ad avere una trasmissione robotizzata, infatti, attraverso un pomello arancione si può selezionare il livello di aggressività con cui il cambio interviene) e i controlli dei sollevatori.
In sintesi, secondo Landini i punti salienti del Rex 4 sono il fatto di essere l’unico nella categoria ad avere la trasmissione RoboShift, il sistema Ads, gli intervalli di manutenzione motore ridotti, la possibilità di sistema di illuminazione a Led, il sistema meccanico di sospensione, l’assale sospeso, il sedile che può essere extra comfort e la massima configurabilità della macchina dal punto di vista delle versioni, delle potenze e dell’idraulica.
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