Lanciato a completamento di una delle gamme strategiche del listino Massey Ferguson, il 7626 è sempre rimasto un trattore a metà strada, tra i multifunzionali della gamma 7600 e l'alta potenza degli 8600, con cui compete per prestazioni. Due anni fa ne mettemmo sotto osservazione uno e ora è giunto il momento di tirare le somme. Siamo così tornati dai fratelli Beghi di Rottofreno (Pc) per sapere come si sta comportando la loro macchina, arrivata in azienda nella primavera di tre anni fa e che al momento della nostra prima visita aveva già toccato le 1.500 ore di lavoro. Niente male per un trattore di soli sette mesi. Ora, quando i mesi sono 33, il display segna quota 4.400 ore, con una lusinghiera media di 1.700 ore l'anno, pienamente adeguata per un rapido ammortamento della macchina.
Come sono state impegnate tutte queste ore di lavoro? Principalmente su strada, ci spiegano Emilio ed Ernesto Beghi, titolari dell'azienda. «La macchina fa essenzialmente trasporti: di liquami, con una botte da 30 metri cubi, e poi di trinciato, con il classico dumper. La maggior parte delle ore le ha accumulate così», dice Ernesto. Tuttavia il fratello ricorda come l'estate scorsa sia stata fatta un po' di aratura e al tempo stesso segnala, tra le applicazioni, anche la distribuzione di fanghi con un carro spandiletame della Tecnosima, altro attrezzo piuttosto impegnativo, nonostante i 260 cavalli del motore. Dunque, riassumendo, abbiamo distribuzione di fanghi e liquami, trasporto di trinciato e aratura. Completano il quadro un po' di preparazione del terreno, il compattamento della trincea e – quando la stagione lo richiede – lo sgombero neve. Ventaglio piuttosto ampio, dunque, e in linea con i buoni principi del contoterzista: differenziare ma, soprattutto, lavorare.
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