Pottinger, a tutto campo

Aratro Servo 3000 PN in lavoro. Si noti la presenza della doppia ruota, una tastatrice e una per il trasporto
Sale il fatturato dell’azienda austriaca e non si arresta l’innovazione in quasi tutta la gamma di prodotti

Pöttinger, leader mondiale dei carri autocaricanti e tra i numeri uno nel settore delle seminatrici universali e delle falciatrici, continua con la sua costante crescita nel fatturato arrivando a chiudere l’anno commerciale 2022/2023 con ben 641 milioni di euro (un incremento del 26,8% rispetto all’anno precedente). Questi risultati sono frutto anche dell’aumento di personale passato dalle 2.000 alle 2.170 unità, nonché degli ingenti investimenti in diversi settori: l’ampliamento del nuovo stabilimento di rotopresse e ranghinatori a St. Georgen, l’ingresso nel settore della tecnologia per la protezione delle colture nel 2021 e non ultimo l’incremento di know-how nella semina di precisione con l’acquisizione della MaterMacc Spa nel 2022.

Il raggiungimento di questi traguardi non porta però l’azienda a «dormire sugli allori» come afferma Gregor Dietachmayr portavoce della dirigenza della casa di Grieskirchen (Austria) che continua «Grazie a capacità produttive sufficienti, a un team forte, a processi migliorati, a una distribuzione ulteriormente sviluppata e a un portafoglio prodotti costantemente adattato alle esigenze di mercato, siamo in grado di reagire bene alle prossime fluttuazioni del mercato e siamo pronti ad affrontare tutte le sfide future». Tutte queste ambizioni della casa austriaca trovano la loro migliore espressione nelle attrezzature presentate alla stampa nell’evento pre-Agritechnica tenutosi nelle campagne austriache all’inizio di settembre e che verranno mostrate al pubblico in occasione di Agritechnica 2023. Le novità riguardano quasi tutta la gamma di prodotti della Pottinger, partendo dalla lavorazione del terreno, passando per la preparazione del letto di semina e la semina, e non ultime le macchine per il controllo delle infestanti.

L’erpice rotante Lion 3030 in combinata con la seminatrice Vitasem M 3000 e contenitore per le sementi Tegosem 200 in lavoro su terreno arato

Lavorazioni terreno

Il nuovo aratro reversibile portato Servo 3000 per trattori da 80 a 200 CV viene proposto con 3, 4 o 5 vomeri, nonché con diverse distanze tra i corpi e diverse altezze del telaio. Il Servo 3000 è disponibile nelle versioni Standard e N con protezione idraulica del sovraccarico denominata Nova, nella versione P con regolazione variabile della larghezza di lavoro detta Plus e nella versione PN top della gamma che combina entrambe le caratteristiche. Tutte le versioni sono dotate di regolazione Servomatic per adattare l’aratro alle diverse geometrie di attacco dei trattori, grazie a questo sistema il primo corpo può essere regolato, anche idraulicamente, per adattarsi a trattori con carreggiate da 1.000 a 1.500 mm. I modelli con pentavomere possono essere dotati di Traction Control, un innovativo sistema in cui un cilindro idraulico fornisce un carico aggiuntivo sull’assale posteriore del trattore, incrementandone la trazione.

Per gli erpici rotanti, la serie Lion con larghezze di lavoro da 2,5 a 4 metri garantisce una lavorazione attiva ed uniforme del terreno da piastra laterale a piastra laterale. L’adozione del portadenti completamente integrato nella scatola degli ingranaggi dei rotori garantisce che non vi sia flusso di terreno al di sopra dei rotori e che i residui colturali non possano avvolgersi intorno ai supporti dei portadenti. La profondità di lavoro dell’erpice può essere regolata riposizionando i perni in uno dei 9 fori presenti, in alternativa è disponibile come optional una regolazione idraulica. La novità introdotta è la possibilità di movimentare le paratie laterali per far rientrare le dimensioni del Lion in quelle consentite per il trasporto e allo stesso tempo sfruttare appieno la larghezza massima di lavoro.

Seminatrice pneumatica Terrasem V 6000 in lavoro su terreno sodo

Semina

Nel campo delle seminatrici la gamma Vitasem rispecchia il motto dell’azienda “Meccaniche, pratiche, ottime”. Sono disponibili con larghezze di lavoro da 2,5 a 4 metri per adattarsi a tutte le macchine combinabili per la preparazione del letto di semina. Le dimensioni dei contenitori delle sementi sono state ora aumentate del 25% e variano da 530 a 1.700 litri, così come l’apertura di riempimento ottimizzata per facilitare il caricamento tramite “big bag”. Le seminatrici Vitasem sono dotate di due unità di dosaggio indipendenti, combinate in un unico sistema di semina. Entrambe le ruote dosatrici sono alloggiate sull’albero di semina consentendo di switchare da semina normale a fine senza bisogno di utensili. La calibratura meccanica di serie tramite manovella può essere sostituita dall’azionamento elettrico compatibile con agrirouter nelle seminatrici combinate Vitasem M 3000 e 4000.

Il rompicrosta Rotocare V 6600 con il contenitore Tegosem 500

Pottinger esprime al massimo i vantaggi delle seminatrici pneumatiche universali con la gamma Terrasem. In questa serie è stato introdotto un nuovo comando denominato Profiline, per il controllo di tutte le funzioni idrauliche delle seminatrici, alimentate con olio tramite i collegamenti Load-Sensing del trattore. Il comando di controllo può essere fatto tramite un tasto sul terminale di controllo oppure in modo automatizzato con il Task Controller tramite le funzioni Section Control e Variable Rate Control. Le sequenze di sollevamento e abbassamento degli attrezzi possono essere regolate su base temporale (secondi) o sulla distanza (metri). Durante il lavoro, in fase di svolta, si può limitare l’altezza di sollevamento per velocizzare le manovre di fine campo, il tutto è gestito dal Task Controller con le funzioni TC-Geo e TC-SC. Grazie a queste due funzioni è possibile anche il controllo della macchina attraverso mappe di prescrizione, consentendo la regolazione specifica per aree della profondità di lavoro dell’erpice a dischi, della pressione dei coltri e delle quantità di semente e di fertilizzante.

Il nuovo strigliatore Tinecare V 12200 in lavoro su campo di soia

Controllo delle infestanti

Tra le macchine per la protezione delle colture troviamo il rompicrosta Rotocare e la sarchiatrice Flexcare. Entrambe le macchine sono state dotate di nuove funzionalità. In particolare, nei modelli Rotocare V 6600 e V 8000 troviamo oggi la possibilità di montare Tegosem, un contenitore per la semente, con capienze dai 200 ai 500 litri, che permette alla macchina di combinare la lavorazione del terreno con la semina delle colture intercalari. Il contenitore è montato sul telaio principale del Rotocare ottimizzandone il baricentro. La novità inserita nel Flexcare riguarda invece l’introduzione del Section Control che consente, attraverso l’uso del Gps e di cilindri idraulici a doppio effetto, di sollevare o abbassare gli elementi sarchianti.

L’ultima novità introdotta dal costruttore austriaco per il controllo delle infestanti è lo strigliatore Tinecare V 12200 Master. Come intuibile dal nome, la larghezza di lavoro è di 12,2 metri, riducibile attraverso il telaio pieghevole a 9 metri. Le ruote di profondità insieme all’attacco del terzo punto, regolabile tramite asola, garantiscono un ottimo adattamento al terreno. Questo strigliatore è dotato di un sistema di regolazione della pressione a molle unico nel suo genere. Il sistema comandato idraulicamente, grazie alla cinematica brevettata, può variare in modo continuo la pressione degli strigliatori tra 0.5 e 5 kg direttamente dalla cabina del trattore. Il Tinecare è equipaggiato con 406 denti disposti su 6 file. La loro sostituzione è estremamente semplice, basta infatti svitare e avvitare una vite posta su un lato del supporto del dente. Lo strigliatore è applicabile a diversi tipi di colture quali: cereali, colture a file, colture da rincalzatura e colture speciali, con lo scopo di danneggiare, sradicare o ricoprire di terra le infestanti.

Pottinger, a tutto campo - Ultima modifica: 2023-10-22T09:09:04+02:00 da K4

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