Bando Isi-Inail, un’occasione da non perdere

L'incidenza del contributo è molto elevata, con un massimo di 130.000 euro, il che invoglia a tentare questa strada

Da metà aprile è aperto lo sportello telematico per la compilazione delle domande di contributo in conto capitale finanziato dall'Inail in base a quanto stabilito dall'art. 11 del decreto legislativo n. 81 del 2008, il ben noto “testo unico” in materia di salute e sicurezza sul lavoro. In verità i bandi Isi-Inail esistevano dai primi anni 2000 e finanziavano unicamente gli interessi sull'acquisto dei macchinari; le domande erano soggette a valutazione da parte delle sedi periferiche dell'istituto, ma venivano soddisfatte quasi tutte.

Per non mettere in difficoltà il personale delle sedi regionali, spesso non adeguatamente formato, il sistema fu modificato con l'istituzione di uno sportello telematico capace di valutare le domande secondo criteri meno severi, e fare una ulteriore selezione in base a data ed ora di invio. Poiché i fondi si rivelarono insufficienti a coprire tutte le domande, specialmente in alcune regioni, la dotazione finanziaria si esauriva in pochi minuti, se non in qualche secondo: da qui il nomignolo di “click day” affibbiato dalla stampa a quella che parve una sorta di lotteria.

Fu subito chiaro che per superare la prova era necessario disporre di uomini e strumenti idonei: un operatore ben allenato ad usare tastiera e mouse, un computer potente e una connessione Internet ad alta velocità; ma, come si è visto nel tempo, tutto questo non basta per arrivare alla fine. Fondamentale, come per altri finanziamenti e agevolazioni, è il ruolo della consulenza, quella famosa vite da un euro che bisogna però sapere dove deve essere avvitata, come e quanto. Bisogna, in altre parole, affidarsi alla propria associazione o a quei bravi professionisti con cui la stessa si è convenzionata: se il “fai da te” qualche volta ha funzionato per il click day, la gestione della domanda fino all'erogazione del denaro richiede capacità professionali non comuni.

Cinque assi portanti

Ciò premesso, il bando si articola su 5 assi, dei quali solo il primo e il secondo possono interessare le imprese agromeccaniche:

  1. progetti per ridurre i rischi legati all'uso (asse 1.1), come quelli dovuti al rumore: prevedono la sostituzione di trattori o di altre macchine, con demolizione o permuta di un mezzo immatricolato per la prima volta dopo il 1997; il nuovo non deve avere una potenza maggiore del 30% rispetto alla macchina sostituita, nel limite massimo di 130 kW.
  2. progetti di riduzione del rischio infortunistico in genere (asse 2), ma solo con rottamazione del mezzo sostituito, che deve essere di proprietà dell'azienda da almeno 2 anni e deve essere stato immesso sul mercato prima del 1998; in questo caso la potenza del nuovo non deve essere maggiore del 50%, e sempre nel limite di 130 kW.

Per quanto i vincoli siano piuttosto stringenti, è difficile immaginare che il denaro possa bastare per tutti, dato che gli assi 1 e 2 sono aperti alla generalità delle imprese iscritte all'Inail e la concorrenza è molto forte: spesso la gara si chiude in una manciata di secondi. L'incidenza del contributo è molto elevata – il 65% della spesa – con un massimo di 130.000 euro, il che invoglia a tentare questa strada, nonostante l'alta quota di rischio legata alla concitata fase della trasmissione della domanda. Questa forma di aiuto ha il pregio riconosciuto di non porre vincoli tecnologici, a differenza di altri provvedimenti come il credito d'imposta 4.0 o il bando Ismea, per non parlare del Pnrr o del 5.0, che paiono per ora destinati ad avere scarso esito, almeno per le macchine agricole.

Inoltre, il contributo erogato dal bando Inail rientra fra quelli in conto capitale e deve pertanto essere indicato in contabilità dalle imprese che determinano il reddito come differenza fra ricavi e costi; per contro la macchina viene ammortizzata il valore intero, al lordo del contributo.

Per gli agricoltori (e solo per loro) la strada è, come al solito, meno ripida che per altre categorie di imprese: possono infatti contare su fondi dedicati (asse 5), con l'ulteriore aumento del contributo fino all'80% del valore investito, per i giovani agricoltori. Una corsia preferenziale che ha tuttavia un drammatico riscontro: proprio le aziende agricole sono infatti quelle caratterizzate dalla vetustà del parco macchine e da un'alta percentuale di infortuni. Questa tendenza, che solo negli ultimi anni ha iniziato a migliorare, è dovuta forse ad una limitata percezione del rischio macchina, che non invoglia ad investire in tecnologia e sicurezza, come mostrano le statistiche sulle vendite di macchine agricole. Proprio la scarsa propensione a investire ha portato alla completa copertura dei fabbisogni nelle più recenti edizioni del bando Isi-Inail (benché solo in alcune regioni): in tal caso l'istituto ha previsto l'assegnazione diretta dei fondi senza passare attraverso la procedura del click day.

Lo sportello per la compilazione delle domande, per tutti gli interessati, si chiuderà definitivamente alle ore 18 del 30 maggio; nel frattempo dovrebbe essere resa pubblica la data e le relative modalità per l'inoltro effettivo delle domande (click day) differenziato per le singole regioni.

Bando Isi-Inail, un’occasione da non perdere - Ultima modifica: 2024-04-29T15:45:17+02:00 da Roberta Ponci

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