Meccanizzazione

Laverda pensa in grande

Inaugurato il nuovo AgriDome, centro visitatori all'avanguardia. Intanto sul fronte prodotti è in fase avanzata di realizzazione la mietitrebbia ibrida, che si cercherà di presentare ad Agritechnica

Continua il percorso di crescita di Laverda e dello stabilimento vicentino di Breganze, non a caso diventato il polo di riferimento europeo del settore macchine da raccolta del gruppo Agco (Laverda è un marchio del colosso americano).
L'inaugurazione dell'AgriDome, il nuovo centro visitatori, è il primo dei diversi passi della strategia espansiva di Breganze.
Il complesso sorge su un'area di 1.550 mq, 1.250 dei quali occupati dal nuovo edificio in grado di ospitare circa 500 persone. Dotato di una tecnologia multimediale avanzata, gestita tramite domotica, AgriDome si presenta come una struttura all'avanguardia. L'auditorium principale, che funge anche da showroom, occupa una superficie di oltre 1.100 m quadrati e ha una capienza di 400 persone. Tre maxi schermi per immagini e filmati sono comandati da device iPad, che controllano anche illuminazione e sistema audio, oltre che l'abbassamento e l'innalzamento dei tendaggi a seconda del soleggiamento esterno.
AgriDome sarà organizzato con un calendario visite suddiviso in lotti di due settimane ciascuno, destinate esclusivamente a uno dei quattro marchi di mietitrebbie prodotte a Breganze (Laverda, Massey Ferguson, Fendt e Challenger): ciò consentirà la personalizzazione degli eventi a seconda della tipologia dei visitatori.
Grazie ad AgriDome in Laverda si attendono un notevole incremento del numero dei visitatori che dovrebbero passare da 1.800-2.000 a 3.000-3.500 all'anno.
Intanto sul fronte prodotti è una corsa contro il tempo quella degli uomini Laverda per presentare la nuova mietitrebbia ibrida made in Breganze. Francesco Quaranta, amministratore delegato di Laverda e general manager per le macchine da raccolta del gruppo Agco, definisce lo scenario di riferimento e sottolinea i molti passi avanti effettuati in poco più di un anno. «Contiamo di presentare - evidenzia - la nuova ibrida a novembre ad Hannover in occasione di Agritechnica e di presentarci sul mercato già nel 2014. Si tratta di un esordio strategico, che potrebbe arrivare in sensibile anticipo rispetto a quanto prospettato, frutto di mesi intensi di lavoro».
Quaranta dettaglia i numeri della crescita del marchio Laverda: «Nel 2004 uscivano da Breganze 700 mietitrebbie Laverda, 240 delle quali destinate al mercato italiano. Nel 2012 siamo arrivati a 1.200 mietitrebbie, 360 a marchio Laverda (che comprendono quindi anche quelle del mercato Italia), 380 Massey Ferguson, 340 Fendt e 120 Challenger».
Lo scenario si è completamente modificato «e ora Laverda - rimarca Quaranta - è un marchio che ha ridefinito verso l'alto i propri livelli di qualità ed è oggi fortemente integrato nel gruppo Agco».
Agco che ha supportato la politica di investimenti realizzata su Breganze: qualcosa come 30 milioni di euro sono impegnati nell'ampliamento del sito, molti dei quali per il nuovo impianto di verniciatura («un sistema all'avanguardia mondiale» conferma Quaranta), che sarà pienamente operativo a novembre 2013.
L'apertura ai mercati e il percorso di crescita del marchio vengono confermati anche dalla ripartizione delle vendite: nel 2012 il 69% è stato collocato nell'Europa occidentale, il 21% in quella centrale, il 6% nell'Europa dell'est e il 4% in Africa e Medio Oriente.
Quaranta chiude con un numero che è la sintesi del buon momento che sta attraversando il marchio: «Nel 2012 abbiamo aumentato le nostre vendite del 40%, ma soprattutto abbiamo incrementato del 50% i nostri margini lordi».

Laverda pensa in grande - Ultima modifica: 2013-03-13T12:13:44+01:00 da Il Contoterzista

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