Impresa Battaglioli, dall’agricoltura… a tutto il resto

Luca Battaglioli (a sinistra) con Diego Saracino, uno dei dipendenti del settore agricolo. Al centro, Dina Soriani, da cui Battaglioli ha acquistato la sede di Praticello di Gattatico (Re)
Nel giro di sedici anni Luca Battaglioli a Parma ha messo insieme quattro sedi operative e oltre trenta dipendenti, che si dividono l’ampio ventaglio

L’ambiente di lavoro dice molto dell’uomo che l’ha creato. Nell’ufficio di Luca Battaglioli, le tante sculture in legno testimoniano un amore per i boschi e la montagna, mentre il doppio schermo sulla scrivania lascia intendere che la tecnologia è materia di lavoro quotidiano. Il best seller di Steve Jobs che occhieggia da uno scaffale, poi, val da solo quanto un curriculum vitae, nel raccontarci il Battaglioli imprenditore. Se si volessero conferme più concrete, ci sono le due società da lui create nel giro di dieci anni al fianco di quella, storica, di lavorazioni in conto terzi. Sono ormai il core business dell’azienda, oltre che la viva testimonianza di un istinto imprenditoriale vivace e pronto.

Siamo alle porte di Parma, direzione San Prospero, presso la sede principale dell’impresa Battaglioli.

L’Impresa Battaglioli realizza anche piccoli lavori di scavo, soprattutto a beneficio di parchi e aziende agricole
La distribuzione di reflui zootecnici è la principale attività in ambito agricolo

Dal 2007 a oggi

Nata come ditta individuale nel 2007, in procinto di diventare Srl e arrivata, in 16 anni, ad avere una trentina di dipendenti e quattro sedi operative, che si dividono l’ampio ventaglio di lavori svolti: oltre a quelli agricoli, di cui parleremo a breve, abbiamo la creazione e manutenzione di impianti sportivi, la gestione del verde industriale e municipale, i lavori di scavo, le potature per aziende e parchi pubblici e via elencando. Al punto che il fatturato proveniente da industria e municipalità ha ampiamente superato, nel bilancio, quello agricolo. «La buona riuscita nei servizi per le industrie e i centri commerciali – precisa Luca Battaglioli, titolare della società – è dovuta anche alla maggior facilità di programmazione del lavoro e degli investimenti in quei settori, mentre in agricoltura è tutto un po’ più indefinito e provvisorio. Purtroppo per fare imprenditoria e crescere oggi c’è bisogno di certezze; sicuramente gli appalti del settore industriale offrono di più, in questo senso, rispetto al mondo agricolo. Dove, comunque, vi sono anche ottime imprese, con cui si possono stringere collaborazioni soddisfacenti, soprattutto sotto l’aspetto della tutela ambientale».

L’agricoltura è comunque nel Dna dell’Impresa Battaglioli, nata dalle radici dell’azienda di famiglia. «Certamente. Il settore agricolo resta per noi fondamentale, al punto che non saprei immaginare questa azienda senza il ramo agromeccanico. Mio nonno per parte materna, Giorgio Torelli, era un contoterzista e io stesso sono stato un contoterzista esclusivamente agricolo, prima di allargare l’attività ad altri settori. Dall’agricoltura ho imparato molto. Per esempio, a dosare bene ogni passo e a muovermi avendo basi sicure. In agricoltura, se vuoi coltivare 100 ettari, devi sapere dove trovare l’acqua per irrigarli. Questo insegnamento mi è stato utile in ogni campo della mia attività. Prima di avviare un nuovo settore, abbiamo sempre posto le basi perché si sostenesse autonomamente, dopo un certo numero di anni di fisiologico avvio».

Spandimento liquami su colture emerse con barra a dischetti da 7 metri
L’impresa si serve dei più moderni strumenti per valorizzare il fertilizzante organico

Imprenditorialità moderna

L’imprenditorialità, lo si capisce fin dai primi minuti della nostra chiacchierata, è un po’ il faro che orienta il lavoro di Battaglioli. «Cerco di apprendere dalle realtà che incontro, soprattutto se più grandi e strutturate della nostra. Lavorando con l’industria ho capito l’importanza della pianificazione e dell’organizzazione interna, ma anche di rispettare rigorosamente le norme. I nostri mezzi viaggiano costantemente con tutta la documentazione al seguito, soprattutto se stanno trasportando materiali sensibili come i reflui zootecnici o simili. In ufficio investiamo tempo e denaro per avere tutte le carte in regola, in ogni momento. Lo stesso vale per le strutture: dagli spogliatoi ai magazzini, dalle sale comuni alle officine, nelle quali mettiamo la sicurezza al primo posto. Nondimeno per quanto riguarda l’ambiente: l’area di lavaggio dei mezzi, per esempio, è dotata di vasca sotterranea per la raccolta delle acque, de-oliatore e una linea dedicata che la collega direttamente con il depuratore pubblico».

Un’organizzazione di questo tipo, ovviamente, ha costi fissi importanti, che forzatamente si ripercuotono sulle tariffe applicate. «Rivolgersi a noi dà una garanzia, ma quest’ultima dev’essere adeguatamente compensata. Troppo spesso sento di colleghi che lavorano con tariffe di poco superiori al costo delle macchine e dei dipendenti. Dal mio punto di vista è un errore: la professionalità dev’essere riconosciuta e pagata. Nell’industria questo avviene regolarmente; è giusto che anche l’agricoltura segua la stessa strada. Soprattutto ora, che le tecnologie tra i due ambiti sono ormai allineate».

Potatura e gestione del verde sono un pilastro del ramo municipale
Per i lavori agricoli, Battaglioli ha scelto i trattori Fendt

Tutto digitale

«Avevamo già sistemi di tracciamento satellitare sui nostri mezzi, con dispositivi montati after market e schede Sim dedicate. Quando è uscita Agricoltura 4.0, l’abbiamo considerata una grande opportunità e abbiamo acquistato tutte le macchine che potevamo. Ciò ha cambiato radicalmente il nostro modo di lavorare. Oggi si fa tutto tramite i portali. Raccolta dati di lavorazione, trasmissione delle informazioni, programmazione delle manutenzioni, contatti con l’operatore per eventuali problemi: tutto passa attraverso i dispositivi montati sui trattori. Per noi, che abbiamo scelto Fendt come partner, è il portale Fendt One. Che, tra l’altro, negli ultimi anni ha avuto un miglioramento importante. Oggi è efficiente e funzionale in ogni ambito, anche nel trasferimento dei dati, che fino a qualche anno fa era un po’ lento».

A parte qualche eccezione, i trattori di Battaglioli, una ventina circa, sono per l’appunto Fendt. «Qualcuno, erroneamente, lo considera un marchio per agricoltori ricchi. Io penso invece che comperare un Fendt porti, nell’intero ciclo vitale, a risparmiare soldi. Per i suoi bassi consumi, la produttività, la quota minimale di fermo macchina sul totale di ore lavorate e infine il valore di rivendita dell’usato. Considerando questi fattori, costa meno di macchine che hanno un prezzo d’acquisto decisamente inferiore».

In un decennio la Battaglioli è diventata un nome affermato nella realizzazione e gestione di impianti sportivi e campi da calcio
Pressatura di fieno e paglia: un’attività importante nei bilanci del ramo agricolo

Improntati alla sostenibilità

La tecnologia è fondamentale anche nel tracciamento di lavori delicati come la distribuzione dei reflui, attività a cui l’impresa parmense si dedica con particolare vigore. «Dal momento che la nostra organizzazione aziendale comporta alti costi di gestione, cerchiamo di concentrarci su attività ad alto valore aggiunto, in cui la nostra professionalità possa trovare il giusto riconoscimento. La gestione dei reflui è il core business del settore agricolo: abbiamo tre carribotte, una mono-asse e due tre assi, che fanno circa 1.500 ore l’anno ciascuno. Sono dotati dei più moderni sistemi di spandimento, come testate per l’iniezione contestuale alla lavorazione del terreno o barre a dischetti per la distribuzione su prati. Usiamo inoltre i dispositivi di analisi Nir, che ci permettono di lavorare in base all’effettivo contenuto di nutrienti dei reflui e non su una stima degli stessi. Queste soluzioni, a mio parere, dovrebbero essere adottate un po’ da tutti; invece vediamo ancora troppe realtà che smaltiscono i liquami con il piattello deviatore. Mi auguro che siano pratiche destinate a cessare in pochi anni. È necessario che, da parte pubblica, si metta un punto a soluzioni poco professionali e dannose per l’ambiente».

È proprio pensando alla sostenibilità ambientale, continua Battaglioli, che la sua azienda ha fatto gli ultimi, notevoli, investimenti, tra cui due mezzi stradali elettrici, alimentati dall’impianto fotovoltaico aziendale. «Le botti con sistemi di distribuzione avanzati, in grado di dosare l’azoto in base alla velocità di avanzamento, le tecnologie per la tracciabilità, i trattori adatti al dosaggio variabile aiutano a ridurre l’impatto delle coltivazioni e dell’allevamento. Iniziative come Agricoltura 4.0 – aggiunge – hanno avuto il merito di consentire a molte aziende di aggiornare il parco macchine. In più vi sono i bandi regionali. Al riguardo, l’Emilia Romagna ha avuto il merito di mettere in campo finanziamenti ad alto valore ambientale. Grazie a essi, per esempio, abbiamo comprato il nostro ultimo carro-botte».

Officina ben organizzata. Le misure di sicurezza sono una priorità per azienda e dipendenti
Anche la fienagione occupa un posto di rilievo tra i lavori agricoli

Specializzati in reflui

Come abbiamo visto, l’azienda si è specializzata nella distribuzione dei reflui zootecnici. Realizza però anche molti altri lavori agricoli: dall’aratura all’affinamento del terreno, dalla semina (con seminatrice combinata) al ciclo della fienagione, fondamentale in Emilia e nel Parmense in particolare. «Non facciamo, invece, trattamenti fitosanitari, per tutelare la sicurezza del personale, e raccolta con mietitrebbia, in quanto gli introiti non giustificano gli investimenti necessari all’acquisto di queste macchine». L’area di lavoro, pur estendendosi su tutta la provincia e oltre, è concentrata a nordest di Parma. «Qui abbiamo rilevato, 10 anni fa, l’azienda di Pierluigi Soriani, in chiusura per mancanza di eredi. Ne abbiamo fatto la sede principale per l’attività in conto terzi, collocandovi i nostri tre addetti, che hanno tra l’altro instaurato uno splendido rapporto con Dina, la sorella del titolare, che ancora oggi vive nella casa a fianco dei nostri capannoni». Pur con l’industria a far da traino e a mostrare la via per una gestione moderna dell’impresa, insomma, l’agricoltura resta sempre un cardine dell’attività.


DAL CALCIO AL GOLF

Un campo da golf realizzato recentemente dall’impresa

Luca Battaglioli in una decina di anni ha costruito una realtà di successo nel settore degli impianti sportivi. «A fianco della realizzazione di aree verdi per industria e grande distribuzione ci siamo specializzati dapprima in prati naturali, poi nel sintetico e infine in impianti sportivi in cemento, come campi da volley o basket», spiega il titolare. Oggi la Battaglioli costruisce da zero e gestisce campi da calcio in erba naturale o sintetica, campi da padel e basket, ma anche aree da golf. «Spesso per questi lavori impieghiamo trattori e attrezzature pensate per l’agricoltura, come una livella da 4,5 metri, trainata da un 180 cv. Grazie all’alta produttività, ci permettono di effettuare interventi anche complessi nel giro di un paio di giorni, mentre con macchine specifiche per giardinaggio e verde pubblico ci vorrebbe almeno il doppio del tempo».

Impresa Battaglioli, dall’agricoltura… a tutto il resto - Ultima modifica: 2023-11-14T13:59:06+01:00 da K4

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