Pnrr, trovata l’intesa sui fondi per la meccanizzazione

Risorse ripartite tra le Regioni che ora devono attivare i bandi. Si potranno acquistare trattrici, fuoristrada e strumenti per l’agricoltura di precisione

Andranno a Puglia (47,6 milioni di euro), Sicilia (44,3) ed Emilia-Romagna (29,1) le fette più grandi della torta da 400 milioni di euro del Pnrr per l’innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare. L’intesa sulla ripartizione dei fondi è stata raggiunta in Conferenza Stato-Regioni (tab. 1).

tab. 1 Ripartizione dei fondi tra Regioni
Regioni e Province autonome Fondo Sottomisura Ammodernamento macchine agricole (€)
Abruzzo 14.686.192,53
Basilicata 13.277.381,52
Bolzano 7.779.545,18
Calabria 22.141.052,34
Campania 21.262.268,45
Emilia-Romagna 29.140.843,78
Friuli-Venezia Giulia 8.074.496,71
Lazio 23.470.293,13
Liguria 3.552.584,39
Lombardia 25.963.839,53
Marche 12.348.866,53
Molise 5.559.161,82
Piemonte 26.526.600,23
Puglia 47.618.688,91
Sardegna 30.346.119,46
Sicilia 44.295.040,94
Toscana 22.358.979,57
Trento 5.081.576,29
Umbria 10.064.056,25
Valle d'Aosta 1.672.976,19
Veneto 24.779.436,26
Totale  400.000.000,00

 

Il provvedimento prevede significativi investimenti finalizzati al rinnovamento del parco macchine agricole, con un particolare focus sulla sostenibilità ambientale. Sarà incentivato l’acquisto di trattori inquinanti con mezzi a zero emissioni e a biometano, la sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia e di sistemi di irrigazione e gestione delle acque che riducano l’uso delle risorse idriche con una spesa ammissibile fino a 70.000 euro e l’introduzione di strumenti per l’agricoltura di precisione, con una spesa ammissibile fino a 35.000 euro.

Tra questi macchine, motrici e operatrici, dispositivi e macchine di supporto quali, ad esempio, sistemi di sensori in campo, stazioni meteo e droni, strumenti e dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi, dispositivi di sollevamento e manipolazione automatizzati, veicoli a guida automatica e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili, e/o dotati di riconoscimento dei pezzi, che soddisfino almeno uno dei seguenti requisiti: presenza o compatibilità con un sistema Isobus o equivalente con funzionalità task controller; presenza di un sistema di interconnessione leggera sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo; presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica; presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto; presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela.

Macchine e attrezzature di precisione per ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci e ottimizzare l’utilizzo dei fertilizzanti, per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi e proteggere l’ambiente. E ancora: macchine e attrezzature dedicate al settore zootecnico caratterizzate da un elevato livello tecnologico e di automazione, quali: macchine il cui funzionamento è controllato da sistemi computerizzati o gestito tramite opportuni sensori e azionamenti (es. automazione e digitalizzazione dell’alimentazione animale); macchine utensili e impianti per la realizzazione di prodotti mediante la trasformazione dei materiali e delle materie prime; sistemi di monitoraggio in process per assicurare e tracciare la qualità del prodotto o del processo.

Sarà possibile l’erogazione di un’anticipazione finanziaria pari fino al 30% della spesa ammissibile, sulla base di apposita richiesta del beneficiario al Soggetto attuatore corredata da idonea garanzia fideiussoria rilasciata da primari istituti bancari che rispondano ai requisiti di solvibilità previsti dalle leggi che ne disciplinano le rispettive attività o rilasciata dagli intermediari finanziari. I bandi per accedere ai contributi saranno aperti dalle singole Regioni e Province autonome.

Chi può chiedere i contributi

I beneficiari del presente aiuto sono le imprese agromeccaniche e le micro, piccole medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni, così come definite all’allegato I del Regolamento (Ue) 2022/2472. Alla data di presentazione della domanda di sostegno e della domanda di pagamento i richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti: essere iscritti alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura competente ed essere titolari di Partita Iva; avere un fascicolo aziendale confermato e aggiornato ai sensi dell’art. 43 del decreto-legge n. 76 del 2020; le micro, piccole medie imprese agricole e le loro cooperative e associazioni non devono essere in difficoltà ai sensi della normativa europea sugli aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese in difficoltà; essere nelle condizioni di “assenza di reati gravi in danno dello Stato e dell’Unione Europea”.


Via libera agli incentivi per l’innovazione: 225 milioni in tre anni

Masaf e Mef hanno firmato il decreto che disciplina l’agevolazione per l’innovazione prevista dalla Legge di Bilancio 2023 definendo i criteri e le modalità di accesso ai nuovi incentivi per l’agricoltura. I contributi ammontano a 75 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Si tratta di contributi a fondo perduto concessi alle imprese che investono per realizzare e sviluppare progetti di innovazione. Le imprese devono possedere specifici requisiti e investire un importo compreso tra 70.000 e 500.000 euro.

I tempi e le modalità di presentazione delle domande a Ismea saranno indicate in un successivo provvedimento e gli investimenti dovranno essere fatti dopo la presentazione della domanda. Il contributo sarà assegnato attraverso una procedura a sportello ed erogato in un’unica soluzione, su un conto corrente intestato esclusivamente al soggetto beneficiario oppure direttamente al fornitore dei beni acquistati.

I progetti devono essere finalizzati all’incremento della produttività grazie alla diffusione delle migliori tecnologie disponibili per: la gestione digitale dell’impresa; l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0 per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche; l’utilizzo di sottoprodotti. Le spese ammissibili all’agevolazione sono quelle sostenute per l’acquisto di macchine, strumenti e attrezzature per agricoltura e zootecnia, trattrici agricole.

I beni agevolabili devono essere nuovi di fabbrica. I contributi in questione possono essere cumulati con altri aiuti di Stato, compresi gli aiuti in regime de minimis, purché non vengano superati i massimali consentiti dalle pertinenti discipline europee di riferimento. Il contributo concedibile a fondo perduto per gli investimenti in innovazione tecnologica è concesso in misura diversa a seconda della natura dell’impresa beneficiaria: per le aziende agricole può arrivare all’80% in caso di aziende condotte da giovani e al 75% per le altre.

Possono presentare la domanda per l’ammissione ai benefici le Pmi singole o associate, cooperative e associazioni in possesso dei seguenti requisiti: iscrizione al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola”o di “impresa agromeccanica”; essere attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda; avere sede operativa in Italia; non risultare imprese in difficoltà; non aver ricevuto aiuti comunitari individuati come illegali o incompatibili.

Pnrr, trovata l’intesa sui fondi per la meccanizzazione - Ultima modifica: 2023-09-04T09:59:27+02:00 da Roberta Ponci

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