Partiamo con un dato ovvio. La stagione 2020 delle mietitrebbie, così come delle macchine agricole in generale, sarà ricordata come un’annata condizionata dalla pandemia da Covid-19. Per lo meno in termini di vendite del nuovo (vedi box pagina a fianco).
Ciò nonostante, i costruttori non sono stati a guardare. Alcuni dei sei player sul mercato italiano hanno presentato novità/aggiornamenti anche quest’anno, che qui andiamo a ricordare sinteticamente seguendo un ordine temporale, partendo cioè dalle uscite sul mercato più recenti.
Fendt
Nel segmento macchine da raccolta, Fendt ha ampliato la Serie C con il nuovo modello autolivellante Fendt 5275 C SL. Questa mietitrebbia a 5 scuotipaglia è stata sviluppata soprattutto per regioni estremamente collinari e completa la gamma dei modelli PL e PLI all’interno della Serie C. La Fendt 5275 C SL, dove la sigla SL sta per SuperLevel, è stata sviluppata per terreni con una pendenza fino al 38% nell’inclinazione trasversale. La Fendt 5275 C SL si contraddistingue per la sua singolare compensazione della pendenza nell’inclinazione trasversale e longitudinale: il sistema SuperLevel, infatti, compensa un’inclinazione longitudinale di un ulteriore 35% in salita e fino al 10% in discesa. Ultima novità da segnalare in tema mietitrebbie, il sistema di telemetria Fendt Connect è ora disponibile anche per la Serie C e L.
New Holland
New Holland Agriculture ha presentato la scorsa estate il nuovo modello CH7.70, con una potenza fino a 374 cv grazie al motore Cursor 9 di Fpt Industrial. La sigla CH sta per Crossover Harvesting, concetto che unisce la tecnologia di separazione Twin Rotor con la collaudata tecnologia di trebbiatura convenzionale del marchio. Si tratta di un ritorno (dal lontano 2001) in Europa per questo sistema ibrido, mentre in Sudamerica è presente da diversi anni. Nata per aree tipiche della risicoltura e per prodotti umidi, dove esprime il meglio, e quindi per aziende medie a indirizzo misto, presenta anche una versione Laterale per terreni in pendenza, dotata di un sistema di livellamento che corregge la pendenza trasversale fino al 18% su ambo i lati. Questa nuova tecnologia Crossover, sostiene New Holland, offre un rendimento superiore anche del 25% rispetto a una mietitrebbia convenzionale di questo segmento. Il sistema di separazione a due rotori presenta un battitore del diametro di 610 mm, mentre l’apparato di trebbiatura è abbinato al collaudato sistema Opti-Thresh, che permette di effettuare regolazioni in base alle condizioni e alla maturità del raccolto semplicemente riposizionando la sezione posteriore del controbattitore, senza bisogno di attrezzi. Il sistema Twin Rotor da 21 pollici, 3,45 metri di lunghezza, appositamente progettato, offre infine un’area di separazione di circa 2.9 m2.
John Deere
Anche John Deere l’estate scorsa ha presentato delle novità, aggiungendo due nuovi modelli di mietitrebbie della Serie X presentata in anteprima mondiale ad Agritechnica 2019 e al momento non ancora disponibile per il mercato italiano. L’obiettivo del brand americano con questa serie è quello di aiutare gli agricoltori a raccogliere più tonnellate all’ora e più ettari al giorno, in particolare in condizioni difficili, con prodotti umidi ed a rese elevate. Le nuove mietitrebbie X9 1000 e X9 1100 sono adesso il top di gamma John Deere per la raccolta, raggiungendo un livello di prestazioni notevole. La X9 1100 – riferisce il brand americano – è in grado di raccogliere grano fino a 100 tonnellate all’ora con una perdita di granella inferiore all’1%. Presentano, inoltre, il più ampio collo alimentatore del mercato ed è questa la base delle sue prestazioni “monstre”. Questo, insieme al nuovo sistema di trebbiatura e separazione a doppio rotore, e al più grande sistema di pulizia del settore, lavorano insieme per migliorare il flusso di prodotto e aumentare la capacità di raccolta. I rotori XDS dalla lunghezza di 3,51 m hanno adottato il collaudato concetto modulare delle mietitrebbie Serie S, con sezioni dedicate per trebbiatura e separazione.
Case IH
Presentate ad Agritechnica 2019 e immesse sul mercato nella primavera 2020, le nuove mietitrebbie Axial-Flow Serie 150 di Case IH, destinate alle aziende agrarie e ai contoterzisti di medie dimensioni, con motori perfezionati e conformi alle normative di emissionamento Stage V, hanno sostituito la precedente Serie 140.
Una novità per le mietitrebbie Axial-Flow modello 5150, 6150 e 7150 sono i propulsori FPT Industrial con emissionamento Stage V, con potenze massime secondo ECE 120 rispettivamente di 278, 333 e 380 CV. Nel modello 7150, sia l’incremento (Boost) della potenza di scarico al regime nominale del motore sia la potenza massima sviluppata sono stati aumentati di 11 CV, portandoli a 460 CV rispetto al modello 7140. Rispetto ai precedenti modelli della serie 140, le nuove Axial-Flow della serie 150 sono ordinabili con pneumatici IF800/65 R32 per minimizzare la pressione al suolo distribuendo il peso della mietitrebbia su di una più ampia superficie del terreno. Le Axial-Flow serie 150 con questa gommatura opzionale presentano una larghezza totale di ingombro non superiore 3,5m, che consente di trasferirle facilmente e in sicurezza anche su strade strette.
Deutz-Fahr
Anche il brand in verde del gruppo Sdf ha scelto Agritechnica 2019 per presentare l’ultima sua novità nel segmento delle mietitrebbie, il modello C9306. Lanciato ad Agritechnica già nel 2017, ha avuto modo di dimostrare con successo le sue performance in due stagioni di raccolta. Disponibile con larghezze di taglio fino a 9,0 m e una potenza massima di 381 CV (280 kW/emissioni Stage V), è adatta sia per grandi aziende agricole sia per contoterzisti.
In abbinamento alle nuove soluzioni SmartFarming, questa mietitrebbia, grazie alla nuova CommanderCab VI, una trasmissione a controllo elettronico e una nuova console comandi con iMonitor integrato, semplifica notevolmente il lavoro di agricoltori e contoterzisti. Il serbatoio della granella, con una portata di 10.500 l, può essere rapidamente svuotato grazie ad una capacità di scarico di 120 l/s. Numerosi sistemi di taglio differenti per colture speciali e un sistema Balance opzionale abbinato al telaio cingolato fanno di questa macchina la soluzione ottimale per qualsiasi dimensione di azienda o struttura del terreno.
Nel suo portafoglio prodotti, Deutz-Fahr offre un’ampia gamma di trattori e mietitrebbie adatti a qualsiasi azienda agricola, ora arricchiti dagli innovativi sistemi agricoli collegati che consentono ai clienti di accedere al mondo dello SmartFarming in maniera modulare e personalizzata.
Claas
Chiudiamo con la casa di Harsewinkel, che nell’estate 2019, pochi mesi prima di Agritechnica, ha presentato, in anteprima in Francia, la seconda generazione delle sue Lexion, ampliandone la gamma fino a toccare i 790 cavalli. Le nuove Lexion sono in campo già da questa stagione e differiscono dalle attuali per aspetti fondamentali come l’apparato trebbiante, l’elettronica e il raffreddamento del motore: che diventa, per tutte le macchine, del tipo Dynamic Cooling (con ventola orizzontale posta sul tetto della macchina).
A ribadire la rilevanza delle modifiche introdotte, Claas ha cambiato il nome del suo sistema di trebbiatura, oltre che delle macchine. Il primo si chiama ora Aps Synflow, nelle varianti Walker (scuotipaglia) e Hybrid (ibrida), e presenta una soluzione a quattro rotori: preparatore Aps, battitore, rotore di separazione e lanciatore. Quanto ai nomi, vanno in pensione le Lexion 600 e 700 e al loro posto arrivano le Lexion 5000, 6000, 7000 e 8000. Le prime due gamme sono costituite dalle macchine convenzionali, rispettivamente a cinque e sei scuotipaglia. Le 7000 e 8000 sono invece ibride e vanno dai 408 cavalli della 7400 alla 8900, con i suoi già citati 790 cv.
Le modifiche realizzate hanno avuto ovviamente tra gli scopi anche l’aumento di produttività. Per ottenere questo risultato, è stato necessario ampliare il diametro del battitore – da 60 a 75,5 cm – e aggiungere il già citato quarto rullo, un separatore da 60 cm che, nei piani di Claas, dovrebbe aumentare fino al 25% la quota di granella separata ancor prima di arrivare agli scuotipaglia. La larghezza del battitore è di 142 o 170 cm (su versioni a 5 o 6 scuotipaglia) con 2,66 o 3,18 metri quadrati di superficie di separazione attiva.
Aumenta ancora la dotazione elettronica: il Cemos Automatic è stato potenziato e secondo i tecnici Claas permette di impostare la macchina in modo completamente automatico, lasciando all’operatore soltanto la scelta della strategia di lavoro. Cebis, inoltre, diventa touch screen.
Verso un nuovo minimo storico
Per le immatricolazioni di mietitrebbie in Italia il 2020 si avvia a registrare un nuovo minimo storico. A fine novembre, infatti, eravamo fermi a quota 287 unità, contro le 305 del 2019 (-5,9%), per cui si presume che non si supereranno le 300 unità a fine anno (contro le 310 del 2019). Dopo un primo trimestre stabile, l’effetto lockdown si è fatto ovviamente sentire (-10,2% a metà anno e -12,8% dopo i primi nove mesi) e non sono bastati il +8% del mese di ottobre e il boom a novembre (+187%) a evitare l’ennesimo ribasso.
Non migliora la situazione se la si guarda dal punto di vista delle vendite al cliente finale nella stagione ottobre-settembre. In questo caso le stime parlano di circa 294 macchine, circa il 5% in meno del 2019. A registrare il calo più pesante sembrano essere state le autolivellanti. A livello di marchi, la tradizionale competizione tra Claas e New Holland anche quest’anno dovrebbe aver visto prevalere il marchio di Harsewinkel con il 37% di quota mercato davanti al 35% di New Holland; seguono poi John Deere (11%), Fendt (6,5%), Case IH (5%), Laverda (4,5%) e Deutz-Fahr (1%).
A livello Europa, Germania e Francia sembrano aver archiviato un calo nelle vendite rispettivamente del 10% e del 15%, mentre in Gran Bretagna a fine novembre si registrava un -19,6%. Un vero e proprio tracollo si è registrato in Austria (-35%), anche se si tratta di un mercato “minore”, mentre la Spagna dopo undici mesi registrava 213 immatricolazioni, in crescita dell’8,7%. Dati positivi arrivano, infine, anche da Russia (vero e proprio boom con 5.350 immatricolazioni nei primi dieci mesi, +36,1%) e Usa (4.544 immatricolazioni a fine novembre, +6,4%), mentre il Brasile risulta in lieve diminuzione (4.734 macchine registrate nei primi 11 mesi, -1,9% sul pari data 2019).
di Francesco Bartolozzi