Prima al Sima di Parigi e poi all’Eima di Bologna, Bkt ha presentato due novità di rilievo per la prossima stagione. La prima è un’anteprima assoluta, ovvero il cingolo in gomma Agriforce BK T71, un inedito segmento per la multinazionale, messo a punto con l’intenzione di offrire un’alternativa agli pneumatici. Agriforce BK T71 è destinato all’agricoltura e in particolare ai trattori di elevata potenza utilizzati per la lavorazione del terreno e per le colture in fila. Bkt sa bene che, in alcune situazioni e a seconda degli utilizzi e obiettivi, i cingoli possono risultare più funzionali rispetto agli pneumatici, per questo ha deciso di ampliare ulteriormente la sua gamma già molto ricca, includendo una nuova categoria di prodotto. Complessivamente i vantaggi dei cingoli in gomma sono l’aumento della produttività e delle prestazioni, questo perché i trattori a cingoli, a parità di potenza, possono circolare a velocità più elevate nei campi e presentano una migliore efficienza nel consumo di carburante.
Sono tanti i tratti distintivi di questo cingolo in gomma, a partire dal battistrada, realizzato con una mescola ad alte prestazioni che ha il vantaggio di assicurare la massima resistenza a tagli, strappi e abrasioni. Il disegno ottimizzato del battistrada offre una trazione e un comfort di guida eccellenti, mentre i ramponi su cui fa presa la ruota di trazione (sistema a trasmissione positiva) hanno una forma ottimizzata per garantire la massima flessibilità. Inoltre, la carcassa del cingolo è stata rinforzata con quattro tele di cavi d’acciaio ad alta resistenza. Grazie a tutte queste caratteristiche, sostiene Bkt, Agriforce BK T71 offre il perfetto equilibrio tra elevata stabilità dimensionale e flessibilità, per garantire una straordinaria durata.
AgrimaxFactor e-Ready
Ma il cingolo non è stata l’unica novità. In fiera, infatti, è stata esposta anche la nuova serie 70 di pneumatici, AgrimaxFactor, che riporta per la prima volta il logo “E-Ready”, simbolo che sottolinea l’impegno di Bkt per la mobilità elettrica. AgrimaxFactor, sostiene il gruppo indiano, è perfetto per equipaggiare i trattori sia nelle attività di trasporto sia per la lavorazione del terreno. A partire da uno studio approfondito delle tendenze del mercato e del feedback dei propri clienti e utilizzatori, Bkt ha stabilito su quali aree tecniche concentrare le proprie attività di sviluppo e ha progettato questo prodotto del tutto nuovo e ricco di tratti distintivi e innovativi. Il disegno del battistrada migliorato dal punto di vista tecnico, con una lunghezza dei ramponi ulteriormente aumentata, un orientamento modificato degli stessi e un’angolatura ridotta, si traduce in una migliore guidabilità e in un impatto più fluido sulla strada. L’eccellente stabilità e una risposta più rapida dello sterzo - anche in caso di operazioni ad alta velocità o di servizio pesante - sono rese possibili da una carcassa straordinariamente robusta realizzata in poliestere, un materiale che sostituisce il nylon. Nello specifico, sono sei le cinghie in poliestere capaci di garantire elevata stabilità a qualunque velocità e quattro i resistenti strati di poliestere. Un comfort maggiore è un ulteriore e importante vantaggio apportato da questa novità. Come detto, AgrimaxFactor riporta per la prima volta il logo “E-Ready”, che sottolinea anche l’impegno di Bkt di anticipare le necessità del mercato, attraverso innovative e specifiche tecnologie. Questo perché i veicoli elettrici presentano sfide e necessità completamente diverse, richiedono una coppia elevata e un carico maggiore sullo pneumatico. E una coppia elevata significa dover progettare nuovi disegni e mescole del battistrada in grado di resistere all’usura.
Obiettivo due miliardi di dollari
Le fiere di Parigi e di Bologna sono state l’occasione per svelare alcune strategie future del gruppo indiano. «Con passione, costanza e competenza Bkt in questi ultimi 3 anni di “buio” ha investito in aree diverse alla ricerca di nuove soluzioni», ha affermato Lucia Salmaso, amministratrice delegata di Bkt Europe.
«Nonostante la pandemia e tutti i problemi ormai noti – ha continuato Arvind Poddar, presidente e direttore generale di Bkt – abbiamo aperto un nuovo stabilimento a Waluj, aumentato la capacità produttiva di quello di Bhuj, aggiornato tutti i nostri impianti, investito in nuovi progetti marketing e sviluppato nuovi prodotti/segmenti. Ci sono voluti 26 anni per arrivare al miliardo di dollari di fatturato e adesso prevediamo di raddoppiarlo e raggiungere i due miliardi di fatturato nell’arco di 3-4 anni. Abbiamo fatto investimenti per oltre 350 milioni di euro e grazie alle 30mila tonnellate metriche annue che usciranno dallo stabilimento di Waluj, nonchè al nuovo impianto per pneumatici agricoli radiali all’interno dello stabilimento di Bhuj (che produrrà 180 tonnellate metriche al giorno alla massima capacità produttiva), arriveremo a una produzione complessiva di 1,6 milioni pneumatici agricoli radiali all’anno (attualmente è 1 milione) a partire dal 2023. Questo ci farà diventare uno dei produttori leader di pneumatici, con una delle più grandi capacità produttive di pneumatici agricoli radiali al mondo».
Un passaggio importante è stato dedicato allo stabilimento interno di carbon black aperto nel 2019, considerata una materia prima di altissima qualità. «Inizialmente la capacità produttiva era di 60mila KTA (kilotonnellate annue), ma nel 2021 abbiamo deciso di (quasi) raddoppiarla a quota 115mila KTA. Questo ci garantisce il 100% di carbon black per la nostra produzione complessiva e in un periodo di carenza di questo componente chiave è un vantaggio per noi non indifferente. Così abbiamo deciso di espandere ulteriormente la produzione di carbon black e raggiungere le 200mila KTA annue nel 2023».
In chiusura, Rajiv Poddar, direttore aggiunto di Bkt, ha sottolineato l’importanza dello sport per Bkt e l’impegno del gruppo indiano in questo ambito. «Consideriamo lo sport uno dei nostri pilastri e parte integrante delle nostre strategie, non per niente siamo una delle aziende che più sponsorizza lo sport in tutto il mondo. Bkt, infatti, parla la lingua dello sport e delle sue emozioni».
