Faresin e Bosch Rexroth una collaborazione di vecchia data

Il cuore del telescopico FS 6.26 di Faresin Industries è costituito da componentistica e software Bosch Rexroth, capace di garantire risparmi energetici fino al 25%

Faresin Industries, con sede a Breganze (VI), vanta oltre mezzo secolo di storia. L’azienda è focalizzata sulla progettazione e sulla produzione di macchine per il settore agricolo, industriale ed edile, tra cui carri miscelatori, sia semoventi che trainati, sollevatori telescopici e strumenti per l’analisi della razione destinati al comparto zootecnico.

Faresin Industries ha come tratti distintivi l’alta qualità dei suoi prodotti, l’attenzione alla sostenibilità e la capacità di soddisfare con soluzioni personalizzate le esigenze specifiche dei suoi clienti, caratteristiche peculiari di una realtà capace di unire la tradizione di una solida guida familiare al dinamismo di un gruppo internazionale, presente a livello globale grazie ad una rete capillare di filiali, distributori e rivenditori. Ogni macchina Faresin Industries nasce da un processo produttivo completamente integrato e svolto interamente in stabilimenti ubicati in Italia ed è sviluppata con il fine di proporre ai clienti soluzioni innovative tali da rappresentare il futuro per il loro settore di competenza.

La collaborazione tra Faresin Industries e Bosch Rexroth è di vecchia data e ha avuto modo di svilupparsi negli anni su diversi progetti. «L’ultimo di questi, per noi strategico, ha avuto per obiettivo quello di rinnovare un nostro prodotto peraltro già di successo – spiega Giulia Faresin, Operations manager – così da poter proporre per primi al mercato un sollevatore telescopico dotato di una trasmissione idrostatica di ultima generazione che garantisse, rispetto al passato, un incremento delle prestazioni unitamente a un efficientamento energetico. Per ottenere lo scopo che ci eravamo prefissi ci siamo rivolti a Bosch Rexroth ritenendolo il partner tecnologico più idoneo con il quale affrontare una sfida all’insegna dell’innovazione con la certezza di raggiungere un ottimo risultato e con la sicurezza di avere una macchina da subito affidabile».

Nello specifico, evidenzia Marcello Bighi, Account Development Manager di Bosch Rexroth, «la pompa idraulica a circuito chiuso per trasmissione idrostatica a controllo elettronico A10VG serie 60 che abbiamo fornito a Faresin Industries per il loro nuovo sollevatore telescopico FS 6.26 è stata concepita per lavorare con un software di controllo che va ad eliminare i componenti destinati alle regolazioni meccaniche, consentendo di avere un’unità più compatta ed economica».

Non solo: «Grazie alle riduttrici di pressione dirette e a sensori di pressione PR4 con protocollo Sent, la gestione della trasmissione idrostatica controllata elettronicamente con tecnologia Bosch Rexroth apporta a questa macchina vantaggi operativi in termini di maggiore rapidità di risposta nelle riprese di velocità e nelle inversioni, indipendentemente dalle circostanze operative o climatiche. Ciò comporta un significativo vantaggio anche in situazioni critiche come, per esempio, discese impegnative o condizioni ad elevato slittamento. Viene inoltre totalmente eliminato il rischio di fuorigiri del motore migliorando il confort di guida e la sicurezza dell'operatore».

Tutto questo si traduce contemporaneamente in una maggiore efficienza operativa, in una più elevata capacità di traino e di forza di spinta, in una riduzione dei costi di manutenzione e in un ciclo di vita più lungo del sollevatore. La presenza, inoltre, di sensori di temperatura nel motore idraulico genera una gestione intelligente delle condizioni operative. Funzioni come il derating, che protegge l’impianto in caso di olio freddo, e gli allarmi per il surriscaldamento, contribuiscono all'affidabilità e a prolungare la durata del veicolo.

Da sottolineare anche che la presenza del nuovo sensore integrato di giri 05DST, di cui è dotato il motore idraulico per trasmissione idrostatica a controllo elettronico A6VM serie 71 montato sul sollevatore telescopico di Faresin Industries permette, congiuntamente all'elettronica montata sulla pompa idrostatica, di attuare il controllo completo della trasmissione grazie alla possibilità di leggere anche la temperatura.

Marcello Bighi specifica infine: «La nostra centralina RC5-6 serie 40 (di derivazione automotive di ultima generazione con possibilità di essere scalata a progetti con complessità differente e aperta ad integrazione di funzionalità software customizzate) e il nostro software eDA (piattaforma che offre l’opportunità di personalizzazioni su richiesta del cliente) hanno permesso di implementare nei sollevatori telescopici FS 6.26 tre differenti modalità di guida.

Le illustra Giulia Faresin: «AutoMotive permette di sfruttare tutta la potenza del motore diesel senza nessun compromesso, così da avere una risposta immediata ed aggressiva. La seconda, Eco Smart, la vera rivoluzione tecnologica garantita dal software, consente di massimizzare l’efficienza e il risparmio energetico della macchina rendendola più morbida nella risposta, arrivando a garantire una riduzione dei consumi fino al 30 per cento. La terza, Creeper, assicura l’utilizzo efficiente di numerosi attachments come, ad esempio, spazzatrici o benne miscelatrici, esaltando ancora di più la natura polivalente del nostro sollevatore telescopico».

Guardando al futuro, Giulia Faresin intravede nuove opportunità di collaborazione con Bosch Rexroth: «Noi, come loro, abbiamo nel nostro Dna i cromosomi dell’innovazione tecnologica, ed è un tratto comune che sicuramente darà modo di sviluppare insieme nuovi ed ambiziosi progetti».

Faresin e Bosch Rexroth una collaborazione di vecchia data - Ultima modifica: 2025-02-05T17:15:00+01:00 da Il Contoterzista

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