Comincia a concretizzarsi il progetto “italo-cinese” di Lovol Arbos dopo l’acquisizione dei marchi storici Arbos e Bubba. La controllata europea della cinese Foton Lovol Heavy Industry, infatti, ad Agritechnica 2015 ha presentato in anteprima mondiale il primo trattore targato Lovol Arbos.
Quattro i modelli esposti, a partire dal 5120 e dal 5130, quest’ultimo top di gamma della serie 5000 con 136 cv di potenza massima. La serie parte da una potenza di 102 cv con il modello 5100 ed è motorizzata Kohler Tier IV Final. Questa è la gamma che, progettata in quel di Calderara di Reno (Bo) dove ha sede il Centro Ricerche e Sviluppo di Lovol Europe, è già in produzione negli stabilimenti cinesi del gruppo e sarà sul mercato a partire dal 2016.
La gamma si basa su tre elementi chiave: un design “value for money” (la miglior tecnologia disponibile, ma senza trascurare il rapporto qualità/prezzo), la rispondenza agli standard di prodotto e di processo europei (e alla qualità dei componenti) e un look fresco e originale, con un comfort stile automobilistico. La gamma è disponibile in quattro modelli (5100, 5110, 5120 e 5130), con potenze rispettivamente di 100, 110, 120 e 130 cv.
È equipaggiata con motori Kohler 3404 Tier IV, 4 cilindri, che hanno il sistema Scr + Doc incastonato nel tubo di scarico e rispondono alle necessità di dimensioni contenute, elevata potenza e bassi consumi. Il serbatoio carburante è di 145 litri, quello dell’urea di 25 litri.
Sono inoltre facili da gestire in termini di manutenzione ordinaria e straordinaria, consentono un facile accesso sotto il cofano e ottimizzano la capacità di sterzo, con un angolo di sterzo fino a 55°.
Assale Heavy Duty
L’assale anteriore è di tipo Heavy Duty e garantisce una migliorata distribuzione dei pesi e un’elevata capacità di carico, favorendo in particolare le applicazioni con caricatore frontale.
La trasmissione è stata sviluppata da Lovol Arbos con un concetto modulare, nel senso che la gamma offre diverse opzioni, da una trasmissione meccanica sincrona a un semi-powershift a 3 stadi sotto carico (che si affida a una leva sotto il piantone dello sterzo con 45 marce avanti e 14 indietro, assieme a 12 velocità tra 4 e 12 km/h).
La Pto posteriore a 4 velocità contribuisce ulteriormente alla versatilità del trattore e al risparmio di carburante.
Il circuito idraulico ha un flusso complessivo di 110 l/min, dei quali 70 sono dedicati alle attrezzature e fino a 3 distributori meccanici con un deviatore a controllo elettrico (3 + 1).
Cabina stile automotive
Per quanto riguarda il comfort, la cabina è stata costruita con una progettazione di tipo automobilistico.
La struttura con 4 montanti leggera, ma robusta, è stata ottimizzata per massimizzare la sicurezza, il comfort e la visibilità.
Il tetto ha un profilo minimo, in modo da ridurre le dimensioni, dando una reale percezione della massima altezza del trattore.
Infine, l’ergonomia: tutti i controlli sono facilmente accessibili e progettati per ottimizzare l’esperienza di guida. Un display Tft da 7 pollici con menu personalizzabili include tutti i principali controlli della macchina.
Nel mirino 260 cavalli
Accanto alla serie 5000 ad Hannover erano presenti anche due prototipi, rappresentativi delle prossime due gamme (6000 e 7000) che verranno sviluppate dal colosso cinese, entrambe con motore Deutz da 6 cilindri: il 6200, appartenente alla serie 6000 da 140 a 200 cv, e il 7260, top di gamma della serie 7000 che va da 220 a 260 cv, progettata anche per l’Europa dove la potenza media sta sempre più aumentando.
Rispetto alla serie 5000, presentano soluzioni stilistiche ancora più rifinite, soluzioni tecnologiche ancora più avanzate e una cabina più grande per un comfort superiore.
La trasmissione è un powershift a 4 stadi, che garantisce la velocità ottimale per ogni operazione colturale. Queste due nuove gamme vedranno la luce tra il 2016 e il 2017.