La cura per le colture secondo Challenger

Con la nuova linea di irroratrici e trattori il marchio di Agco si propone a grandi aziende agricole e contoterzisti. All’insegna di minori costi e maggiori rese

«Con l’introduzione della linea RoGator 600D (semovente) e in una seconda fase di quella RoGator 300 (trainata), assieme ai modelli di trattori MT700E e MT800E, la linea Challenger amplia la propria offerta rivolta alle grandi aziende agricole e ai contoterzisti professionali, offrendo loro macchine che, grazie alle peculiarità tecniche, sono la risposta alla riduzione dei costi per ettari e all’aumento delle rese agricole».

Challenger MT 755E
Challenger MT 755E.

Andrea Tavernari, direttore vendite di Challenger per l’Italia, ha introdotto la giornata organizzata dal marchio di Agco presso il centro di eccellenza AgriDome a Breganze (Vi) e improntata al motto Crop Care Evolution (Evoluzione della cura per le colture). «I prodotti Challenger – ha spiegato Tavernari – hanno come denominatore comune la protezione del suolo e delle colture e le grandi prestazioni, grazie alle quali garantiamo più ettari lavorati a ora, minori costi a ettaro e maggiori rese agricole».

Alla descrizione delle caratteristiche tecniche dei prodotti Challenger ci hanno pensato gli uomini di prodotto, a partire da Luca Cattani, product e marketing manager per i trattori Challenger. «La Serie E, lanciata nel 2014, per il 2016 presenta diverse migliorie, per la precisione nuove punterie idrauliche (ora estese alla Serie 700, grazie alle quali le valvole motore si registrano automaticamente a ogni avviamento), nuovo filtro gasolio/separatore acqua addizionale, nuovo BlueTooth in cabina per il maggior comfort dell’operatore e nuova illuminazione Led».

RoGator RG344.
RoGator RG344.

Cattani ha anche sottolineato i vantaggi dei cingolati Challenger, dai maggior risultati con minor costi al comfort per l’operatore, dal rispetto del suolo alla maneggevolezza, dalla guida satellitare all’affidabilità. E in particolare si è concentrato sullo slittamento. «In mille ore lavorative annue il minore slittamento del cingolato rispetto al gommato (5% vs 15%) consente un fermo macchina di sole 50 ore contro le 150 del gommato. Inoltre, uno studio americano di oltre dieci anni fa ha evidenziato che è possibile stimare la potenza utile di un trattore in base al suo tipo, per cui partendo da una potenza totale di 400 cv e calcolando la capacità di tiro su terreno mosso, il trattore a cingoli trasmette al suolo il 5% di potenza in più (272 cv contro 260)». Cattani ha poi evidenziato il ruolo della speciale cingolatura Challenger, basata sul sistema Mobil-Trac, con ruotini pivottanti e sospensione Optibar, garanzia di ridotto compattamento e maggiore trazione. Il tutto entro una larghezza di 2,55-3,10 m a seconda della configurazione del trattore. E ovviamente ha rimarcato l’importanza del motore Agco Power: generoso, affidabile, parco nei consumi e silenzioso, nonché costruito specificamente per i cingoli, tanto che trasferisce direttamente la potenza nella cassa del PowerShift e quindi alle ruote motrici senza la minima dispersione. Chiudono il cerchio la cabina lussuosa, spaziosa, con visibilità a 360 gradi e il sistema di aria condizionata a controllo automatico, e la predisposizione per la guida satellitare AutoGuide su tutti i trattori Challenger.

RoGator

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RoGator 655D. Nel riquadro primo piano della leva multifunzione e del display.

06a Gli oltre 50 anni di specializzazione Agco nel campo delle irroratrici sono stati l’oggetto della presentazione di Stefano Andreose, specialista irroratrici di Challenger. Nel centro di competenza olandese di Grubbenvorst si seguono tutte le tipologie di irroratrici: portate (un mercato di circa 5mila unità in Europa), trainate (circa 7mila macchine) e semoventi (1.200 unità). Partendo proprio da queste ultime, «il RoGator 600D è stato il più premiato dei semoventi in Europa – ha detto Andreose – per le sue grandi prestazioni e produttività. Disponibile in 3 modelli (635D, 645D, 655D), da 3.800 fino a 6.000 litri di capacità, presenta trasmissione a variazione continua e dimensioni notevoli, ma estrema maneggevolezza, per una larghezza di soli 2,55 m. Lo chassis è stato progettato ex-novo e il posizionamento del motore risulta ottimale ai fini di una distribuzione razionale dei pesi. La grande capacità di sterzo e la massima stabilità della barra anche ad alte velocità operative sono le due caratteristiche più importanti, con una luce libera da terra che può arrivare fino a 120 cm. Sono disponibili da 10 a 36 sezioni su una barra a 36 metri e il controllo delle sezioni tramite il RoGator Management Center consente una riduzione della sovrapposizione del 72%».

Andreose ha poi accennato alla nuova trainata RoGator 300, presentata in anteprima ad Agritechnica 2015, che sarà disponibile a partire dal 2017 in quattro modelli (RG333, RG344, RG355 e RG366) rispettivamente da 3.300, 4.400, 5.500 e 6.600 litri di capacità. Punti di forza, oltre al telaio a singola trave come la semovente, sono la barra di traino modulare e la facilità di aggancio. E come la 600D, sono tutte macchine Isobus compatibili.

 

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Leader nei cingolati di alta potenza

L’incontro di Breganze è stato l’occasione per presentare alcuni dati di mercato dei trattori cingolati in Italia. «Nel 2015 abbiamo registrato il record storico di vendite in Italia con 54 macchine – ha riferito Tavernari – grazie al quale siamo il secondo mercato europeo, dopo il Regno Unito, per Challenger. Con 50 MT venduti nel segmento dei cingolati di alta potenza, rappresentato da 64 unità complessive, siamo al 78% di quota in questa nicchia di mercato. Se rapportato al mercato gommati e cingolati sopra i 310 cavalli (245 unità), Challenger occupa il 20,5% di quota e rappresenta il secondo marchio più venduto».

Tra gli obiettivi citati da Tavernari per il 2016, a parte ovviamente l’incremento di quote nel segmento dei gommati e dei cingolati, da segnalare quello dell’80% di macchine vendute con lo strumento finanziario Agco Finance (nel 2015 è stato il 75%) e quello del 40% di macchine vendute con l’estensione di garanzia Power Care (20% nel 2015). di F.B.

 

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La cura per le colture secondo Challenger - Ultima modifica: 2016-04-06T14:29:29+02:00 da Roberta Ponci

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