«L’attività agromeccanica, giuridicamente definita dalle norme di completamento della “Legge di orientamento in agricoltura”, è nata insieme alla meccanizzazione agricola per consentire anche alle aziende agricole meno strutturate di utilizzare le tecnologie più moderne. Gli agromeccanici, infatti, hanno accompagnato l’evoluzione dell’agricoltura, svolgendo un importante ruolo sociale che consente all’agricoltore di liberare risorse senza dover dedicare tutti i capitali all’acquisto dei macchinari».

Così Gianluca Ravizza, segretario regionale Cai Agromec Piemonte e vicepresidente vicario di Cai Agromec nazionale, ha introdotto il convegno dal titolo provocatorio “L’agromeccanico, questo sconosciuto” organizzato da Cai Agromec in occasione della 41esima edizione di “Mag – The Farmer Fair” che si è tenuta a Savigliano (CN) dal 13 al 16 marzo 2025.
Dopo i saluti del presidente della Fondazione Ente Manifestazioni di Savigliano Andrea Coletti e del sindaco di Savigliano Antonello Portera, il convegno si è sviluppato intorno a una tavola rotonda che ha visto coinvolti diversi attori della filiera per fare chiarezza sulla figura professionale dell’agromeccanico. «Oggi l’attività agromeccanica, nelle sua diverse forme, si sta diffondendo anche fra le medie e le grandi aziende – ha riferito Michele Alberione, agromeccanico presidente di Cai Agromec Piemonte – alleggerendole delle difficoltà di reperimento della manodopera qualificata».
Andrea Borio, presidente Federacma (associazione dei concessionari), ha confermato l’importanza, per un dealer, di un cliente come l’agromeccanico, e ribadito la necessità di portare finalmente a termine l’annosa questione della revisione delle macchine agricole. Mario Sanguinetti (funzionario Uma Piemonte) ha prima illustrato le procedure messe in atto per garantire un corretto uso del carburante conto terzi e agricolo e poi spiegato come è stato creato in Piemonte, con il supporto di Cai Piemonte, l’elenco delle imprese esercenti attività agromeccanica, che servirà a fornire nominativi referenziati e qualificati alle imprese agricole con una garanzia di professionalità e di rispetto delle norme. Michele Pedriali, vicepresidente Cai Agromec, ha rimarcato: «Vogliamo un Albo inclusivo e non esclusivo, che vada a qualificare chiunque svolga impresa in ambito agromeccanico a qualsiasi titolo, con eventualmente uno spazio anche alle attività connesse in una sezione separata».
«La Regione Piemonte deve assolutamente accompagnare la creazione di questo Albo – ha detto nel suo intervento l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte Paolo Bongioanni – e ci incontreremo a breve con Cai Agromec per un confronto a 360 gradi».

«Il dibattito è stato molto importante – ha concluso il presidente di Cai Agromec Gianni Dalla Bernardina – e la partecipazione dell’assessore regionale all’agricoltura Paolo Bongioanni ci ha assicurato l’appoggio della Regione Piemonte nella creazione di questo Albo a livello non solo regionale, ma nazionale. La partita decisiva la giocherà quindi la politica, che dovrà assolutamente definire il ruolo dell’imprenditore agromeccanico, da sempre al servizio dell’agricoltura italiana e negli ultimi anni con un ruolo ancora più centrale».