Bkt punta al raddoppio

Veduta aerea dello stabilimento Bkt di Bhuj
La multinazionale indiana si pone l’obiettivo dei due miliardi di dollari di fatturato nel 2026

Passano gli anni, ma non passa la capacità di stupire da parte di Bkt. In senso positivo, ovviamente. Il gruppo indiano ha costruito un nuovo stabilimento nel 2015 a Bhuj, nel Nord dell’India, che ha recentemente rafforzato e presentato alla stampa internazionale a metà febbraio. È proprio attorno a questo stabilimento che ruota il piano di crescita disegnato dal presidente Arvind Poddar assieme al figlio Rajiv Poddar, Joint Managing Director di Bkt, piano che punta a una produzione annua di 600mila tonnellate metriche (MT) di pneumatici e che prevede il raggiungimento in tre anni di 2 miliardi di dollari di fatturato (attualmente appena sopra il miliardo di dollari).

«Sarà una crescita esclusivamente interna e non tramite acquisizioni – ha precisato Arvind Poddar – resa possibile appunto dall’aumento della capacità produttiva principalmente nello stabilimento di Bhuj, che tra l’altro si trova vicino al mare ed è quindi comodo per l’import/export delle materie prime». Dall’iniziale area di 123 ettari nel 2015 il sito è cresciuto in modo esponenziale fino a raggiungere gli attuali 258 ettari. Ma entro la fine del 2023 la previsione è di arrivare a 323 ettari, cui si aggiungeranno probabilmente (sono in fase di negoziazione) altri 115 ettari dove sorgerà un nuovo stabilimento di carbon black nell’arco di un paio d’anni. Per quest’ultimo, Bkt investirà qualcosa come 500mila dollari, che si vanno ad aggiungere al miliardo già speso per lo stabilimento iniziale. Dalle lontane 92 MT di produzione al giorno del 2015, Bhuj ha chiuso il 2022 con il miglior risultato di sempre, 450 MT quotidiane, pari a circa 165.600 MT all’anno, che nel 2023 diventeranno 200mila. E ancora, le attività di Bkt sono aumentate del 49% rispetto al periodo pre-pandemia, un picco notevole che testimonia quanto la multinazionale indiana sia sempre pronta per nuove opportunità e sfide.

Il piano di crescita di Bkt punta a una produzione annua di 600mila tonnellate metriche (MT) di pneumatici

Carbon Black

Un’ulteriore scelta strategica di Bkt per potenziare il sito di Bhuj è stata quella di investire in un proprio impianto di carbon black. L’impianto è entrato in funzione nel 2017, quando sono stati raggiunte le prime 65.000 MT/anno di Hard grade carbon black, il tipo di nerofumo utilizzato specificamente nel battistrada degli pneumatici. Nell’anno successivo la produzione è aumentata da 65.000 a 110.000 MT e ha visto l’aggiunta di produzione di Soft grade carbon black, che viene utilizzato nella mescola della carcassa per migliorarne la resistenza e la durata, generando meno calore. Nel 2021, la produzione totale dei due tipi di nerofumo ha raggiunto le 138.000 MT all’anno, mentre l’anno scorso è salita a 165.600 MT all’anno. L’obiettivo per il 2023 è di 198.600 MT, con il dipartimento di Ricerca e Sviluppo che prevede di aggiungere un terzo tipo di nerofumo, lo Specialty carbon black. Al momento il 65% del carbon black prodotto viene utlizzato internamente, ma il target è raggiungere una produzione di 500.000 MT e di venderne il 50% ad altre aziende.

Lo stabilimento per la produzione di carbon black

Macchinari più efficienti

Bhuj oggi vede installati macchinari più efficienti, con caratteristiche che consentono di lavorare più velocemente e con maggiore precisione, aumentando la quantità di produzione e la qualità del prodotto finito. Ciò significa, per esempio, che viene ridotta la quantità di prodotto scartato, aumentando la sostenibilità del processo produttivo e riducendo di conseguenza i costi di produzione; i processi sono inoltre sempre più affidabili e, cosa molto importante per Bkt, sono ridotti drasticamente i rischi sul lavoro e migliorato il comfort dei lavoratori.

Dopo il cingolo per i trattori, Bkt produrrà anche cingoli per le macchine da raccolta

Ampliamento dell’impianto significa aumento della capacità produttiva, ma è migliorata in modo importante anche la logistica delle operazioni, cosa che ha permesso di introdurre nuova forza lavoro specializzata, oltre a fornire una maggiore flessibilità nei flussi di produzione e stoccaggio. Parlando di lavoro, la costruzione di nuove strutture ha segnato un miglioramento anche delle condizioni di sicurezza dei dipendenti, un aspetto a cui Bkt tiene molto; la comunità che opera all’interno del sito oggi è infatti davvero grande, tanto che a fine 2022 il numero delle persone che vi lavorano è di 4.776.

Al benessere della sua comunità Bkt dedica ogni anno molti investimenti, attraverso, per esempio, l’ampliamento degli spazi che ospitano le famiglie dei lavoratori dipendenti (ora vi risiedono quasi 1.000 persone), nella cura della loro salute, nell’istruzione dei bambini. Una vera “fabbrica sociale” a tutto tondo, insomma, che resta un modello virtuoso tra i primi al mondo nel comparto manufatturiero.

In occasione della conferenza stampa internazionale è stato annunciato l’ingresso di Bkt nel segmento dei camion fuoristrada

Nuovi prodotti in arrivo

A Bhuj vengono prodotti tutti i tipi di pneumatici presenti nell’offerta di Bkt, ma per il 60% si tratta di pneumatici radiali per l’agricoltura. A proposito di agricoltura, «abbiamo una quota mercato per la parte ricambi in Europa del 20% circa – ha precisato Lucia Salmaso, amministratore delegato di Bkt Europe – con punte sopra il 25% in alcuni paesi, mentre a livello mondo siamo al 5-6%. Diciamo che in Europa siamo co-leader se non leader di mercato, Europa dove Bkt realizza il 50% del proprio fatturato per quanto riguarda gli pneumatici agricoli. Germania, Francia e Italia sono i nostri primi tre mercati».

Alla quantità Bkt da sempre associa anche la qualità («Siamo ossessionati dalla qualità» ha più volte ribadito Rajiv Poddar) e con l’occasione sono stati presentati nuovi prodotti. Per quanto riguarda l’agricoltura, è stato annunciato il lancio dei cingoli anche per le macchine da raccolta, che verranno testati a partire da maggio 2023 (la produzione attuale di cingoli in gomma è di 6-7 t/giorno, ma l’obiettivo è di arrivare a quota 50), mentre nel campo degli pneumatici industriali solidi arriverà nella seconda metà dell’anno un modello speciale con dei “buchi“ nei fianchi. Nel settore forestale è stato presentata la novità ForestMax e in quello minerario sono state introdotte nuove misure per gli EarthMax SR 468 e SR 53 L56. Ma soprattutto è stato annunciato l’ingresso nel segmento dei camion off-road, con un’ampia gamma di misure, anche se «per i prossimi vent’anni – ha chiosato Arvind Poddar – Bkt di sicuro non entrerà nel segmento pneumatici da strada».


1. Centrale di cogenerazione

Benessere per le persone per Bkt significa naturalmente anche benessere per l’ambiente, una condizione imprescindibile che oggi deve rientrare nelle strategie di tutte le imprese responsabili, che si definiscono tali. Bhuj è un modello anche per questo. Già nel 2013 era stata creata infatti la centrale elettrica interna per avere una fonte di elettricità affidabile e controllata. Oggi, sia i pannelli solari sia l’impianto di cogenerazione permettono di autoprodurre energia; nel 2022 è stata ampliata la centrale di cogenerazione, da 20 MW a 40 MW e ancora sono in corso progetti per ampliare la potenza delle risorse rinnovabili autoprodotte. I pannelli solari attualmente sono in grado di fornire 1 MW di energia, ma si sta già lavorando per arrivare a 5,5 MW.

Anche l’acqua è al centro del cammino virtuoso di Bkt verso la sostenibilità. Dal 2019 è stato adottato il principio “Zero Liquid Discharge” (ZLD), che significa che alcun rifiuto liquido viene rilasciato all’esterno dello stabilimento. Tutta l’acqua utilizzata nello stabilimento viene trattata, purificata e riutilizzata. L’obiettivo del principio ZLD è conservare le risorse idriche, ridurre l’impatto ambientale dello scarico delle acque reflue migliorando l’efficienza complessiva e la sostenibilità dell’impianto.


2. Laboratorio e circuito di test

La divisione Ricerca&Sviluppo di Bkt è stata la culla che ha fatto crescere il sito di Bhuj così come lo si vede oggi e che ne ha guidato l’innovazione e la crescita, allargando costantemente i confini e affrontando di volta in volta nuove sfide. Istituito nel 2017, questo hub sviluppa sia prodotti sia processi, per garantire all’azienda di poter mantenere il presidio internazionale. Guidato da un team specializzato di ricercatori e analisti, rimane uno dei centri di ricerca tra i più importanti e aggiornati al mondo, nel comparto degli pneumatici.

Cercare la soluzione giusta significa anche testarla. Per questo, sempre nel 2017, è stato inaugurato un apposito “Test Track”. Con 6 piste diverse, questo circuito include le piste per i test di prestazione degli pneumatici in condizioni di asciutto e bagnato, una pista in asfalto e una pista in cemento inclinata. Grazie a un’ampia varietà di prove, qui è possibile misurare molte caratteristiche importanti come trazione, maneggevolezza, comfort, compattazione del suolo e molto altro ancora, grazie a dispositivi e strumenti di alta precisione.

Bkt punta al raddoppio - Ultima modifica: 2023-02-27T09:30:25+01:00 da Francesco Bartolozzi

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