Con 2.812 espositori provenienti da 52 nazioni e un’affluenza record di 470mila visitatori da 149 paesi, si è conclusa con successo anche la 19esima edizione di Agritechnica. Sotto lo slogan “Green Productivity” (produttività verde), l’edizione 2023 della fiera di Hannover, organizzata dalla Dlg (Società tedesca per l’agricoltura), si è confermata più internazionale che mai, con il 65% degli espositori e il 34% dei visitatori proveniente dall’estero (anche questi sono valori record). E l’Italia ha continuato a fare la parte del leone con 351 espositori (anche se al terzo anno consecutivo di calo), seguita da Cina (182), Turchia (159), Paesi Bassi (141), Francia (106), India (81), Polonia (73), Austria (67), Regno Unito (59) e Stati Uniti (57). Inoltre, 23 paesi e regioni si sono registrati in padiglioni congiunti, tra cui per la prima volta lo Stato del Nebraska, i Paesi Bassi, l’Irlanda del Nord, la Svezia, Taiwan e l’Ucraina.
Il cuore dell’innovazione
«Il quartiere fieristico anche questa volta al completo sottolinea la posizione di rilievo di Agritechnica come vetrina globale per le innovazioni – ha dichiarato Tobias Eichberg, amministratore delegato di Dlg Service –. Il cuore dell’industria internazionale delle macchine agricole batte al ritmo di Agritechnica e il 2023 ha mostrato ai produttori la frequenza cardiaca ideale per offrire i loro sviluppi al mercato, che è di due anni».
Con le sue numerose innovazioni e concetti pluripremiati Agritechnica 2023 è stata un’importante guida di mercato per i lanci di prodotti e le nuove soluzioni disponibili. Sono 251, infatti, i prodotti registrati per l’”Agritechnica Innovation Award”, mentre i concept pionieristici si sono distinti per il premio “DLG-Agrifuture Concept Winner 2023”. E con il “Systems & Components Trophy”, l’industria della componentistica ha dimostrato il suo ruolo di motore dell’innovazione per il settore delle macchine agricole.
«In qualità di fiera leader mondiale per le macchine agricole, Agritechnica 2023 ha dimostrato quanto sia innovativo il settore – ha affermato Timo Zipf, Project Manager di Agritechnica –. Dopo quattro anni, gli espositori hanno finalmente potuto presentare al mondo la loro ricchezza di innovazioni qui ad Hannover e tutti hanno apprezzato l’opportunità di discussioni faccia a faccia, scambi e opportunità di networking, anche per stabilire nuovi contatti commerciali».
«Il networking personale e il mantenimento dei contatti in Agritechnica sono inestimabili per ogni singolo visitatore – ha aggiunto Freya von Czettritz, Ceo di Dlg Holding –. Con premi come ‘Woman in Ag’ e il ‘Dlg Agri Influencer Award’, non solo riconosciamo il lavoro di un’ampia gamma di agricoltori, ma li sosteniamo anche nell’espansione delle loro reti. Il Dealers Lunch, che si è tenuto per la prima volta, ha riunito anche i migliori venditori e i giovani professionisti del commercio internazionale di macchine agricole».
Per quanto riguarda l’andamento della fiera, sono stati resi noti i risultati di due sondaggi condotti rispettivamente presso gli espositori e i visitatori. Nel primo l’89% degli espositori ha espresso un giudizio complessivo positivo, il 79% ha riferito di avere ricavato contatti con nuovi clienti e il 76% si aspetta un business positivo post-fiera. Sul fronte visitatori, il 96% ha risposto di essere rimasto soddisfatto della fiera. Inoltre, il 30% è venuto ad Agritechnica per parlare con i costruttori, il 27% per conoscere novità e tendenze del settore e il 24% per una visione generale del mercato e dell’offerta.
Produttività e sostenibilità
«Il settore agricolo sta affrontando sfide epocali – ha commentato Lothar Hövelmann, amministratore delegato della Dlg –. La guerra della Russia sta cambiando i presupposti di base, il Green Deal europeo sta riducendo la scelta di input agricoli disponibili, la politica dei tassi di interesse sta richiedendo una pianificazione lungimirante degli investimenti e il cambiamento climatico richiede processi di produzione resilienti. Questo può essere compensato solo attraverso l’innovazione».
A proposito di clima imprenditoriale e intenzioni di investimento, nell’agosto 2023 la Dlg ha intervistato più di 2.300 agricoltori europei. Le aziende agricole hanno valutato per lo più la loro situazione operativa come economicamente buona, ma hanno considerato meno favorevole il contesto futuro. Quasi la metà degli intervistati ha comunque dichiarato di voler investire in un nuovo trattore nei prossimi due anni. Per quanto riguarda le attrezzature agricole, gli intervistati si occupano principalmente di tecnologie come l’agricoltura di precisione e l’automazione per contenere i costi dei fattori di produzione agricoli. Ma anche le soluzioni meccaniche e biologiche per la protezione delle colture fanno sempre più parte delle strategie agricole come un modo per integrare o sostituire la protezione chimica.
Del resto, in agricoltura sono già oggi in corso molte “misure verdi” per utilizzare le risorse in modo efficiente e adattarsi ai cambiamenti climatici. Più di due terzi degli intervistati ha infatti ampliato la rotazione delle colture, con un ulteriore 20% che prevede di farlo. Più della metà sta già adottando misure di risparmio del gasolio, mentre un ulteriore 40% intende farlo. L’applicazione sito-specifica dei mezzi tecnici è già in pratica nel 38% delle aziende agricole intervistate e un altro 40% sta pianificando tali misure. Infine, la gestione dell’acqua è già una questione operativa quotidiana per un terzo degli intervistati, mentre il 40% richiederà misure in futuro.
Meccanizzazione fattore chiave
Quando si tratta di innovazione e crescita nell’agricoltura globale, non si può non considerare i costruttori europei di macchine agricole. «Mai come in questa Agritechnica è chiaro che le macchine agricole sono il fattore chiave per l’agricoltura del futuro» – ha dichiarato Tobias Ehrhard, amministratore delegato dell’Associazione tedesca delle macchine agricole Vdma.
A proposito di mercato, il settore delle macchine agricole ha raggiunto il picco a metà 2023. Con tassi di crescita nell’alta gamma a due cifre, i costruttori tedeschi hanno realizzato un fatturato semestrale di ben 6 miliardi di euro. «Una volta che le strozzature dell’offerta causate dalla pandemia e dalla crisi si sono attenuate, gli ordini arretrati storicamente elevati si sono gradualmente ridotti – ha concluso il Ceo dell’associazione di categoria –. Chiunque dia anche solo un’occhiata superficiale al portafoglio unico che questa fiera ha da offrire, riconoscerà immediatamente quante tecnologie innovative contiene per preparare le aziende agricole ancora meglio e in modo più sostenibile per un futuro di successo» .
Agricoltori e contoterzisti, quindi, possono raggiungere gli esigenti obiettivi europei di sostenibilità solo con una tecnologia ad alte prestazioni e processi operativi efficienti. L’agricoltura “spot”, ad esempio, è oggi in piena espansione. La tecnologia all’avanguardia di sensori, video e software garantisce che i prodotti fitosanitari possano essere applicati in tempo reale e con precisione in base alle esigenze del singolo impianto. La decarbonizzazione delle flotte di macchine agricole e trattori ha anche effetti positivi sull’ambiente e sul clima. Gli oli vegetali idrogenati da residui vengono discussi come un’opzione promettente e direttamente utilizzabile, mentre nella gamma di potenza fino a 100 kilowatt, gli azionamenti elettrici a batteria sono già visti come un’opzione commerciabile in molti luoghi per applicazioni definite nelle operazioni agricole e su colture speciali.
AUTOMAZIONE ED ELETTRICO IN NETTA EVIDENZA
Riferire di tutte le novità che si sono viste in occasione di Agritechnica 2023 richiederebbe un intero numero di questa rivista, per cui ci limitiamo ad accennare solo alcune di quelle che sono state presentate ufficialmente alla stampa.
In casa Claas sono stati esposti in fiera un prototipo di trattore autonomo ad altissima potenza (uno Xerion 12.590 Terra Trac), un prototipo di sollevatore telescopico elettrico (Scorpion 732e) e un concetto di azionamento semi-elettrico da applicare sulle mietitrebbie. Inoltre, assieme ad AgXeed e thermal Drones ha combinato la falciatura altamente automatizzata e autonoma con la preservazione e tutela della fauna selvatica.
Proseguendo nel suo progetto “New Era”, Massey Ferguson ha presentato la sua nuova ammiraglia nei trattori, la Serie 9S, con il modello MF9S.425 da 425 cavalli di potenza massima, che sarà disponibile nella seconda metà del 2024. La nuova ammiraglia fa parte della strategia di crescita del brand in rosso di Agco, che punta su sostenibilità e mette al primo posto il cliente.
All’insegna dei propulsori alternativi per trattori una delle innovazioni di Fendt, con l’entrata in produzione del modello completamente elettrico e107 V Vario da 70 kW e la presentazione del prototipo Helios a idrogeno. Il brand tedesco di Agco si appresta a chiudere il 2023 con il record storico di trattori prodotti (più di 21mila, il 71% dei quali esportato). Record anche di soldi investiti in ricerca e sviluppo (147,5 milioni di euro, +26,2% sul 2022) e di dipendenti (7.725, +9,3% sul 2022).
Chiudiamo le novità del gruppo Agco con il marchio Valtra, che mette al centro delle sue iniziative la sostenibilità, tangibile sia nello stabilimento finlandese di Suolahti (che sfrutta il 100% di energie rinnovabili) sia nelle app Valtra Coach (per ridurre al minimo l’idling) e Smart Top Link (per la distribuzione ottimale del concime). Ovviamente tra i protagonisti la nuova Serie S di sesta generazione, progettata e costruita in Finlandia.
Più soluzioni che prodotti da parte di John Deere, che ha ufficializzato la nomina di Deanna Kovar a presidente della divisione Worldwide Agriculture and Turf, Small Ag and Turf, Regioni 1 e 2, e in fiera ha proposto, oltre alla novità della versione autonoma del suo trattore 8RX, le sue ultime tecnologie in vari settori: lavorazione del terreno, concimazione, difesa delle colture (nuova serie di irroratrici 300M), trebbiatura, sistemi satellitari (nuovi ricevitori StarFire 7000), supporto da remoto, zootecnia (ecosistema digitale Milk Sustainability), spandimento reflui e insilamento.
Propulsori alternativi in primo piano anche per New Holland, con il trattore elettrico T4.75 Electric Power (da 75 cavalli) e i modelli T7.270 Methane Power CNG e LNG, ma anche ricerca della massima produttività con la nuova mietitrebbia ammiraglia CR 11 da 775 cv, che è stata svelata in anteprima mondiale proprio in occasione di Agritechnica.
In casa Cnh il trattore elettrico non poteva mancare nemmeno sotto il brand di Case IH, con il Farmall 75C Electric da 74 cavalli, ma anche il brand in rosso di Cnh ha annunciato l’arrivo di una nuova mietitrebbia ammiraglia, la serie AF da 775 cavalli (assiale monorotore) che sarà commercializzata a inizio 2025. Nello stand di Case IH era anche presente la versione autonoma del Magnum 400 RowTrac.
Sostenibilità in primo piano anche in casa Kubota, con il trattore compatto elettrico LXe-261 (26 cavalli), il prototipo di trattore autonomo AgriRobo M1000A KVT e i veicoli autonomi per la raccolta della frutta in collaborazione con Tevel. Il colosso giapponese prevede di chiudere il 2023 con un fatturato di 21,85 miliardi di euro, in crescita del 34,3% se confrontato con i 16,27 miliardi del 2021. Il comparto trattori rappresenta il 22% del fatturato, per una quota mercato Ue a 7 del 10,5% nel segmento di potenza 0-180 cv.
In casa Sdf, oltre al lancio di nuovi trattori Deutz-Fahr Serie 6 e Serie 5 e sistemi di precision farming, è stata confermata l’uscita del marchio Lamborghini dal listino italiano, che per ora rimane in alcuni mercati europei, ma da oggi tutti i modelli Deutz-Fahr HHP sono disponibili nell’esclusiva "Over the top" Deutz-Fahr Lamborghini Edition.
Debutto assoluto in quel di Hannover per Tafe Tractors. L’azienda indiana a conduzione familiare, che produce oltre 200mila trattori all’anno nella gamma sotto i 100 cv, ha presentato tutta la sua gamma di trattori utility e compatti, ma soprattutto un modello completamente elettrico (E 30) da 20 kW e un prototipo di trattore a idrogeno da 55 cavalli di potenza.
Kuhn ha presentato, come preannunciato quest'estate, Karl, un concetto in fase di sviluppo che svolge il suo lavoro senza alcun intervento umano. Dopo che l’appezzamento è stato rilevato, l’operatore crea una missione di lavoro, posiziona Karl nell’appezzamento, regola i parametri del lavoro e avvia la missione che, a quel punto, viene eseguita in automatico. In definitiva, il risultato atteso è un’operazione colturale riuscita all’interno di una finestra di lavoro ottimale, ad esempio la profondità di lavorazione del terreno corretta, la giusta dose di semina o anche una triturazione regolare e fine dei residui.
Passando al mondo degli pneumatici, non cambia il leit motiv della sostenibilità. Bkt ha sottolineato come sia riuscita negli ultimi tre anni a ridurre del 25% le emissioni di gas serra nei propri stabilimenti e ha presentato ufficialmente i suoi pneumatici di nuova generazione, dal Forestland (convenzionale) e ForestMax (radiale) per il settore agro-forestale al PowerTrailer SR 331, modello radiale All-Steel per l’utilizzo sia in campo che su strada, per chiudere con la nuovissima misura 34’’ x 6’’ x 44 del cingolo in gomma AgriForce BK T71 per l’agricoltura.
A sua volta Ceat ha presentato il nuovo pneumatico SustainMax VF, costruito con l’80% di materiale sostenibile (ottenuto da fonti biologiche come gomma naturale, silice di pula di riso, resina biologica e materiali riciclati come nerofumo e poliestere recuperati da bottiglie in Pet buttate via), oltre a un modello ibrido per veicoli elettrici (EnergyMax) progettato per assicurare una durata prolungata della batteria e in grado di gestire una coppia elevata.
Anche Trelleborg ha presentato una novità costituita per il 65% da materiale sostenibile, il TM1 Eco Power progettato per trattori tradizionale ed elettrici, in grado di offrire prestazioni notevoli nel nome della ecosostenibilità. Ha infatti una resistenza al rotolamento estremamente bassa, massimizza la durata della batteria e assicura un basso consumo energetico. Trelleborg ha anche lanciato il programma "Premium Care" specificamente progettato per agevolare gli agricoltori, consentendo loro di migliorare le prestazioni e di estendere la durata di vita dei loro pneumatici Trelleborg. Offre una serie di preziosi vantaggi, tra cui un'estensione della garanzia per una maggiore tranquillità e protezione del loro investimento.
Per quanto riguarda Vredestein, l'accento è stato posto sulla riduzione della pressione sul suolo raggiunta dal suo VF Flotation Optimall inferiore del 25% rispetto agli altri pneumatici VF premium della concorrenza secondo quanto scaturito dal DLG Test, presentando anche la più grande superficie di contatto della sua categoria. Il test ha dimostrato che il Vredestein VF può consentire fino a 3 l/h di risparmio di carburante, corrispondente a un potenziale di risparmio fino a 4 euro per ora operativa sul campo.
Yokohama con il suo marchio Alliance ha presentato la nuova Serie 65 della famiglia Agri Star II completando di fatto la gamma di questi radiali per trattori. La nota tecnologia a più strati (Slt), il design migliorato degli pneumatici e la minore resistenza al rotolamento consentono ad agricoltori e contoterzisti di risparmiare energia e carburante, con un impatto positivo sui costi operativi e sull’ecobilancio del processo produttivo.
Per chiudere con i pneumatici, Continental non ha esposto solo pneumatici, ma anche soluzioni di agricoltura di precisione e automazione per un’agricoltura sempre più sostenibile. QUeste includono tecnologie come sistemi basati sull'intelligenza artificiale, dispositivi mobili autonomi, robot, sensori e tecnologie per gli pneumatici, tutto questo a garanzia di una maggiore sostenibilità, sicurezza ed efficienza in azienda e sul campo.
Molto attivi, per concludere, anche i costruttori di motori, in particolare Fpt Industrial, che vanta una produzione annuale a livello mondiale di oltre 100.000 motori agricoli e ad Hannover ha presentato in anteprima assoluta il nuovo XC13, il primo motore single-base multi-fuel di Fpt Industrial, nella versione a idrogeno (XC13 H2). Progettato a partire da una base comune e ottimizzato per essere impiegato con più combustibili, dal diesel al gas naturale (compreso il biometano) fino all’idrogeno e ai combustibili rinnovabili, l’XC13 offre la massima standardizzazione dei componenti e una facile integrazione nel prodotto finale.
Da parte sua anche Kohler ha annunciato un nuovo motore KDI a idrogeno (KDH) assieme al suo primo sistema di alimentazione a celle a combustibile a idrogeno. Il modello esposto ad Hannover era un KDI 2504 TCR e sfrutta l'architettura di un convenzionale motore a combustione, ma sostituisce il diesel con l’idrogeno. Questa nuova soluzione mantiene le stesse installazioni a bordo macchina, dimensioni, prese di forza e prestazioni dei motori diesel convenzionali, risultando al tempo stesso una soluzione a zero emissioni di carbonio.