Un incontro due anni fa in occasione della premiazione del Contoterzista dell’Anno, Categoria Donne: Rossella Guizzardi, della Meccanica Guizzardi di Granarolo dell’Emilia (Bo), nonché presidente della Feria (Federazione Emilia Romagna Imprese Agromeccaniche), riceve il premio da Lucia Salmaso, amministratore delegato di Bkt Europe, che ha sponsorizzato il premio stesso.
Inevitabile la nascita di un feeling speciale tra le due protagoniste. A due anni di distanza le abbiamo reincontrate, anche per capire come si sono comportati i pneumatici Bkt offerti all’azienda bolognese dal gruppo indiano. «Conoscevamo già i pneumatici Bkt –spiega Rossella Guizzardi – anche perché come gommista abbiamo Marchesini Pneumatici, che tratta pneumatici Bkt e quindi ci aveva già introdotto al mondo Bkt. E devo dire che le gomme del produttore indiano sono davvero valide, per lo meno nel comparto dei trattori, mentre sulle trebbie, dove le abbiamo montate per la prima volta quest’anno, è ancora presto per esprimere un giudizio. Ma sui trattori, dal punto di vista dell’impatto sul terreno, della pressione, dell’aderenza ecc. i miei ragazzi sono veramente contenti». «Le gomme della premiazione le abbiamo usate per due anni – aggiungono Massimo e Gianpaolo Guizzardi, rispettivamente fratello e cugino di Rossella, tutti inseriti nell’azienda fondata dai loro genitori – hanno fatto sicuramente 600-700 ore all’anno, su un trattore che usiamo quasi esclusivamente per la cavatura delle bietole (quindi sottoposto a sforzi discreti), e sono ancora in ottimo stato. Tra l’altro il premio è capitato proprio in un anno in cui avevamo lacerato delle gomme (non Bkt…) e quindi dovevamo proprio cambiarle. Diciamo che è stato provvidenziale».
Dunque, sulla qualità del prodotto nessun dubbio, tanto che adesso in casa Guizzardi quando si cambiano i pneumatici, si cambiano con Bkt. Ma la validità di Bkt si misura anche sotto altri aspetti. «La qualità è equiparabile a un marchio top – conferma Rossella Guizzardi – soprattutto se la valutiamo in rapporto al prezzo, ma un altro punto a favore di Bkt è che la sentiamo più vicina al nostro mondo, alle nostre campagne. In un certo senso si è evoluta insieme a noi e abbiamo percepito in Bkt l’interesse di scendere in mezzo agli utilizzatori per capire cosa c’è da migliorare, mentre altri marchi più blasonati magari non “scendono”. E comunque il brand ormai è entrato nella testa degli agricoltori e degli agromeccanici, non è più sconosciuto come prima».
Il primo equipaggiamento
Aggiungiamo, inoltre, che in generale è cambiato l’approccio verso i pneumatici, perchè è aumentata la consapevolezza della loro importanza, ora si sa di che cosa si parla, mentre in precedenza uno valeva l’altro. Insomma, si sceglie il pneumatico in funzione del tipo di lavoro svolto. E a proposito di scelte, Rossella Guizzardi segnala che capita di non poter scegliere di equipaggiare i propri trattori con le gomme desiderate. E qui interviene Lucia Salmaso: «La politica dei primi equipaggiamenti prevede che il cliente possa scegliere la gommatura che preferisce – spiega l’ad di Bkt Europe – ma molto spesso i concessionari non te lo dicono. Questo fenomeno andrebbe divulgato di più, anche perché ci sono differenze di prezzo non indifferenti. Qualche accordo di primo equipaggiamento importante lo abbiamo, comunque se Bkt è a listino, come lo è sui marchi più importanti, sarebbe auspicabile che montassero Bkt se il cliente lo richiede. Il cliente paga un sovrapprezzo se chiede di cambiare Bkt con un altro marchio, perché non deve succedere anche il contrario?»
Torniamo al dato di fatto per cui Bkt è entrata nella testa degli agromeccanici e degli agricoltori e vediamolo anche dal punto di vista del produttore indiano. «Da quando abbiamo cominciato nel 2009, di strada ne abbiamo fatta – conferma Lucia Salmaso –. Allora si conosceva il prodotto Agrimax, ma non si capiva di chi fosse figlio, insomma il marchio Bkt non veniva fuori. Da lì siamo partiti con un grosso lavoro con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del brand e allo stesso tempo abbiamo cercato di fare in modo che, essendo Bkt un produttore asiatico, uscisse dalla nomea di prodotto economico, ma di bassa qualità. Direi che ci siamo riusciti, grazie anche all’approccio descritto prima, cioè di non metterci sul piedistallo, bensì di avvicinarci agli utilizzatori, parlando la loro stessa lingua. Il recente contratto di sponsorizzazione della Serie B di calcio è proprio in questa ottica: vogliamo essere vicini al territorio, non nell’élite, e la serie B è importante proprio nelle province dove dobbiamo essere presenti».
L’importanza della categoria
Bkt quindi è importante per gli agromeccanici, ma anche gli agromeccanici sono importanti per Bkt. «I contoterzisti italiani non sono da meno di quelli francesi e tedeschi – spiega Salmaso – sono attenti alle tecnologie, fanno un uso intensivo delle macchine e quindi cambiano spesso anche le gomme. Hanno un atteggiamento “futuristico” se vogliamo, usano macchine di livello medio-alto, per cui anche se serviamo tutti i segmenti dell’agricoltura, va da sé che siano gli agromeccanici i nostri clienti di riferimento. E poi sono dei veri e propri opinion leader, per cui se uno di loro parla bene di un prodotto, pneumatico o altro, i colleghi tengono in grande considerazione il loro commento. Tra l’altro, l’Italia è un mercato dove siamo riusciti a penetrare meglio di altri paesi come ad esempio la Francia; il livello di penetrazione è pari a quello della Germania, forse qualche marchio blasonato ha sottovalutato l’arrivo di newcomer come noi e si è seduto sugli allori, pensando che nessuno avrebbe intaccato quote, e invece…».
La differenza di Bkt con la concorrenza la analizziamo anche con gli occhi del costruttore dopo quelli dell’utilizzatore. «Bkt è diversa dagli altri perché siamo il giusto rapporto tra qualità e prezzo e perché abbiamo sempre un occhio di attenzione per l’utente finale. Poi, aggiungerei che rimaniamo di più con i piedi per terra, ci mettiamo allo stesso livello degli utilizzatori finali, anche come approccio, e non alziamo mai la voce, pur rimanendo fermi e decisi. Alla base di tutto, comunque, c’è la volontà di fare un prodotto di qualità: la parola qualità per Bkt è legge, ogni prodotto deve essere certificato con tutti i sacri crismi e nessun progetto di ricerca deve andare a scapito della qualità. Poi, chiaramente, siamo consapevoli che in India siamo in grado di produrre a costi più bassi. Vorrei concludere ricordando che per Bkt l’agricoltura è il business più importante, perciò non interessa entrare in altri settori, mentre altri costruttori ne sono usciti dal settore agricoltura perché drenava risorse ad altri loro segmenti più importanti».
In sinergia con gli uomini
Chiudiamo con il ruolo della donna, che è poi la motivazione del perché il premio del Contoterzista dell’Anno va anche a questa categoria. «In estrema sintesi potremmo dire che portiamo valore aggiunto – rispondono all’unisono Lucia e Rossella, raccontando ognuna aneddoti del passato quando il maschilismo era davvero tangibile –. Oggi per fortuna la situazione è un po’ cambiata, anche se rimane uno scetticismo di fondo, però la donna non è più vista solo come quella addetta alla cucina. Ormai ci occupiamo di attività importanti per la continuità dell’azienda e portiamo anche la voglia di provare a cambiare le cose, osando un po’ di più degli uomini. Diciamo che è una sfida continua, ma in molte aziende si è trovata una sinergia tale per cui uomo e donna hanno bisogno uno dell’altra».