Eugenio Serilli è un contoterzista che lavora nella campagna laziale a Settebagni (RM), la sua azienda si occupa da oltre trent’anni dell’intero ciclo agricolo, dalla semina alla raccolta. Ma negli ultimi anni la crisi si è fatta sentire, e molto. Secondo l’Ismea, il 2016 si è chiuso, per il terzo anno consecutivo, con una riduzione dei costi di produzione a carico delle aziende agricole e la dinamica negativa ha coinvolto diverse voci di costo, comprese quelle relative ai servizi di contoterzismo (-1,6%).
Quando si sceglie di diventare un contoterzista, si è consapevoli che solo lavorando con estrema determinazione e serietà si riesce ad essere competitivi. Eugenio Serilli, contoterzista laziale, più di 30 anni fa, nel “lontano ‘82”, come lui dice, lo sapeva bene. Ha creduto nella sua scelta e l’ha intrapresa con coraggio e grande passione. Figlio di agricoltori, ma non contoterzisti, ha deciso di mettere in piedi dal nulla un’impresa, la Serilli Eugenio prima, la Agriserilli oggi, capace di coprire tutto il ciclo agricolo facendosi strada negli anni.
Ieri e oggi
«L’azienda l’ho creata io negli anni ‘80, ho iniziato lavorando per privati. Siamo partiti con un trattore e una mietitrebbia e oggi siamo arrivati ad avere otto trattori, due mietitrebbie, due essiccatoi e attrezzature varie (rimorchi, aratri). Ma posso dire con tanta amarezza che era meglio negli anni ‘80 con una macchina soltanto che oggi con tante macchine». Lo sconforto è il sentimento che prevale in Eugenio mentre parla delle sue macchine agricole e del suo lavoro, che grazie alla sua grande dedizione è andato bene fino ai primi anni ‘90. «Tanto lavoro e buone rese».
E poi? «Siamo fermi, da più di dieci anni. Stiamo sopravvivendo e a fatica. Siamo in attesa di un futuro migliore che però non arriva mai. Con tutta la mole di lavoro che si muove, oggi non riesci a tirare fuori nemmeno uno stipendio di un operaio, se sei bravo finisci in pari. Il settore è bloccato, i costi altissimi. Le difficoltà maggiori le troviamo giornalmente, per esempio quando andiamo a fare gli acquisti di ricambio o di carburante. Quando devi mantenere otto macchine, la spesa dei carburanti si fa sentire. Prima avevamo un lasso di tempo per i pagamenti dai 60 ai 90 giorni, oggi sono ridotti a 30 giorni. È cambiato tutto. Certamente i tempi sono difficili per tutti, ma per noi è quasi impossibile. Noi viviamo di un lavoro stagionale, non prendiamo soldi giornalmente, i conti si chiudono a fine stagione. E non sempre tornano».
E come ci spiega Eugenio, non è nemmeno semplice chiedere un finanziamento: «la burocrazia non aiuta, è troppo farraginosa e lunga, se vai a chiedere un finanziamento passano anni. Due anni fa ho fatto richiesta per un finanziamento Isi Inail e ancora sto aspettando, manca soltanto una firma di un dirigente che non arriva mai. È tutto regolare ma è tutto bloccato».
L’attività
«La mia attività ad oggi (da più di 10 anni) concerne esclusivamente il conto terzi agricolo, dalla semina alla raccolta. Lavoriamo una superficie di circa 600 ettari l’anno (330 ettari in pianura, 200 in collina) e facciamo anche fienagione, in sostanza tutto quello che riguarda il settore agricolo. Come colture si tratta prevalentemente di cereali: grano tenero, grano duro, e il resto è fienagione. Produciamo circa 500 tonnellate di frumento all’anno e lavoriamo il grano per le farine laziali del gruppo Carli. In azienda siamo io, mio figlio trentenne Alessandro e altri due ragazzi». Una tradizione che continua? «A malincuore preferirei di no. Mio figlio è appassionato di questo lavoro come lo ero io agli inizi. Ma oggi direi che quasi non vale più la pena investirci così tante risorse ed energie. Vedremo, magari un domani le cose cambieranno di nuovo e in meglio».
Parco macchine
«Abbiamo varie macchine sia per la raccolta cereali che per la fienagione: un Case IH Pro per la preparazione dei terreni e lavori pesanti, quattro John Deere per la semina, la falciatura e lavori pesanti, una pressa New Holland ad alta densità per balle prismatiche, una rotopressa Krone per la raccolta fieno e un Same Super Titan per fienagione e falciatura. Variano di potenza, l’ultimo trattore l’ho acquistato nel 2009».