Cai Agromec accoglie con grande favore la nuova misura annunciata da Regione Lombardia, che stanzia 1,2 milioni di euro a sostegno degli investimenti in tecnologie avanzate e macchinari “anti-emissioni” destinati alle imprese agromeccaniche. Il provvedimento, presentato dall’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Alessandro Beduschi, prevede la terza apertura del bando dedicato al comparto, attiva dal 2 dicembre.

«Questa misura rappresenta la naturale e concordata prosecuzione dei precedenti bandi del 2021 e 2023 – afferma il presidente di Cai Agromec, Gianni Dalla Bernardina – che hanno già generato risultati estremamente significativi sia nella riduzione delle emissioni sia nel miglioramento della gestione delle lavorazioni agricole. Le nostre imprese agromeccaniche hanno dimostrato, ancora una volta, che l’innovazione tecnologica è parte integrante del loro dna, e questo nuovo intervento rafforza ulteriormente un percorso virtuoso, condiviso e strategico per l’intero sistema agricolo lombardo».
Il bando sostiene l’acquisto di macchinari per la distribuzione intelligente degli effluenti zootecnici, tecnologie per l’analisi dei nutrienti, software gestionali per la distribuzione localizzata e impianti per il trattamento dei digestati, con un contributo fino al 40% delle spese, per un massimo di 300.000 euro per impresa.
«Regione Lombardia dimostra ancora una volta di comprendere a fondo il ruolo fondamentale degli agromeccanici – sottolinea il coordinatore regionale Cai Agromec Lombardia, Fabrizio Zuccali – non solo come fornitori di servizi, ma come veri attori della transizione ecologica. Questo bando consente alle nostre imprese di continuare a investire in tecnologie di alta precisione, migliorando l’efficienza delle operazioni agricole e contribuendo al rispetto delle normative ambientali».
Il commento di Confai Mantova
«Il bando aperto da Regione Lombardia e rivolto ai contoterzisti per l’acquisto di macchinari per la distribuzione intelligente degli effluenti zootecnici, di apparecchiature per l’analisi dei nutrienti e software gestionali per la distribuzione localizzata, ma anche impianti di trattamento del digestato o degli effluenti per il recupero di elementi nutritivi, è in linea teorica un aiuto per il settore, ma come imprese agromeccaniche esprimiamo, accanto ai doverosi ringraziamenti all’assessore all’Agricoltura Alessandro Beduschi per l’operato lombardo, anche la forte preoccupazione di una mancata programmazione finalizzata a rendere armonici i sostegni agli investimenti in tecnologia per le imprese agromeccaniche e agricole».

Marco Speziali, presidente di Confai Mantova, si riferisce in particolare alle risorse di Agricoltura 4.0 e Agricoltura 5.0. «Di punto in bianco si è persa traccia dei fondi e non è chiaro se le domande ammesse saranno finanziate, quale sarà la sorte delle domande in corso di approvazione, perché in questo modo si genera solamente incertezza. Si tratta di misure nazionali, che nulla hanno a che fare con il bando di Regione Lombardia, ma per fare un confronto di gettito stiamo parlando di oltre 5 miliardi di euro contro 1,2 milioni di euro messi a disposizione per tutta la Lombardia».
Secondo Speziali, «chi investe in tecnologie così avanzate e costose come quelle finalizzate all’abbattimento delle emissioni in agricoltura ha la necessità di poter contare su finanziamenti adeguati e sulla certezza del sostegno, molto spesso reso incerto dall’applicazione del de minimis che rende inutili tali misure, da procedure burocratiche esageratamente complesse e da fondi che in più di un’occasione si sono rivelati insufficienti. L’agricoltura ha bisogno di investimenti continui per sostenere la transizione ecologica, quella produttiva e quella tecnologica verso sistemi digitalizzati e automatizzati e per questo sono fondamentali risorse e pianificazioni che vadano oltre le iniziative regionali».









