Bando agromeccanici Emilia Romagna in via di pubblicazione

Dal 19 aprile gli agromeccanici iscritti all’albo professionale potranno presentare le domande

Dal 19 aprile gli agromeccanici dell’Emilia Romagna, iscritti nel relativo albo professionale già operativo da alcuni mesi, potranno partecipare al bando per l’innovazione deliberato dalla Giunta regionale, che stanzia un milione di euro per l’acquisto di macchinari innovativi.
Tutto è partito dall’inserimento nella legge regionale n. 14 del 2021 delle norme per la costituzione dell’Albo regionale delle imprese agromeccaniche, che ha realizzato un obiettivo perseguito da anni prima da Unima e poi da Cai; l’albo dell’Emilia Romagna, insieme a quello della Lombardia, creano un’importante testa di ponte per la realizzazione di quello nazionale. Un percorso che ha avuto come protagonista l’assessore all’agricoltura Alessio Mammi e che ha coinvolto fin dall’inizio la Feria, la Federazione Emilia Romagna Imprese Agromeccaniche, nel lavoro di messa a punto delle specifiche tecniche e del novero di mezzi finanziabili.
Lo scopo dichiarato è quello di ridurre le emissioni in atmosfera, secondo l’Accordo di programma sul miglioramento della qualità dell’aria nel Bacino Padano, sottoscritto fra il Ministro dell’ambiente ed i Presidenti delle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna il 9 giugno 2017. Fra i principali fattori di inquinamento vi sono le emissioni di ammoniaca, derivanti in primo luogo da un cattivo impiego – anche in senso economico – dei reflui zootecnici e secondariamente dalla decomposizione di fertilizzanti di sintesi come nitrato ammonico e urea.

Le macchine finanziabili

Sono finanziabili, per la prima priorità, gli spandiliquame – anche trainati – dotati di dispositivi per la distribuzione di liquami con simultanea incorporazione nel terreno, a solco chiuso o aperto; per la seconda, sono finanziabili le seguenti categorie di macchine e dispositivi di precisione:
- distribuzione di prodotti antiparassitari;
- distribuzione di fertilizzanti di sintesi con dispositivi di interramento;
- macchine per il diserbo di precisione.

L’impresa richiedente deve essere iscritta all’Albo delle imprese agromeccaniche; l’investimento, similmente ad altre agevolazioni, non deve essere stato avviato prima della presentazione della domanda: non sono quindi ammessi acconti, caparre, fattura o Ddt in conto visione o prova. Non sono finanziabili né gli acquisti di beni strumentali usati, né le spese di noleggio né l’Iva o altre imposte e tasse gravanti sul bene, ma solo gli acquisti di macchine nuove di fabbrica.

Contributo del 40%

Il contributo è fissato nella misura del 40% della spesa ammissibile, per investimenti che vanno da un minimo di € 10.000 a un massimo di € 200.000, Iva esclusa; se il progetto supera tale valore (come potrebbe accadere per alcuni semoventi) il contributo viene calcolato sul massimo ammesso.

I contributi sono erogati in regime “de minimis” e sono cumulabili con altri aiuti di Stato entro i limiti previsti da tale regime; sono inoltre cumulabili con il credito d’imposta fino al 100% del valore dell’investimento. La domanda deve essere corredata da una relazione descrittiva del progetto, dai soliti 3 preventivi di diversi fornitori; tali preventivi, omogenei nell’oggetto, devono essere dettagliati (non “a corpo”) affinché sia possibile valutare a cosa esattamente si riferiscono.

Il requisito dei tre preventivi – obbligatorio – pone qualche difficoltà, come avviene per i sostegni per sviluppo rurale, perché la vendita delle macchine agricole è talvolta soggetta a vincoli di natura territoriale, con una rigida divisione geografica fra i concessionari. Il bando aperto dalla Regione Emilia Romagna segue quello, sostanzialmente analogo, avviato dalla Lombardia, con la sola aggiunta della “Priorità 2” che rappresenta una scelta coraggiosa e inedita.

La Regione ha infatti integralmente accettato le proposte della Federazione aderente a Cai di inserire fra le macchine ed attrezzature capaci di ridurre le emissioni, anche quelle per il diserbo, la difesa e la fertilizzazione fogliare, oltre che per l’interramento localizzato dei concimi di sintesi. D’altra parte, limitare il finanziamento al solo interramento dei reflui avrebbe penalizzato quelle imprese che, in linea con le più recenti tendenze scientifiche, si stanno impegnando per migliorare l’efficienza della fertilizzazione chimica e l’assimilazione di fertilizzanti e integratori fogliari.

Per tutti gli investimenti sono ritenute prioritarie (in caso di parità) la presenza del sistema Isobus per la comunicazione fra trattore e attrezzatura e del Gps per gestire le mappe di prescrizione. Più complesse sono le priorità aggiuntive – sempre in caso di parità – per gli spandiliquame: viene infatti valutata sia la superficie lavorata in Zvn (zona vulnerabile ai nitrati) sia la presenza di un sistema per l’analisi nutrizionale del liquame e per la rilevazione delle emissioni in atmosfera.

Bando agromeccanici Emilia Romagna in via di pubblicazione - Ultima modifica: 2022-04-12T08:33:23+02:00 da Francesco Bartolozzi

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