Per centrare gli obiettivi in tema di sicurezza alimentare, tutela dell'ambiente, sostenibilità nell'uso delle risorse e di contrasto al riscaldamento globale l’agricoltura ha bisogno di scienza, innovazione e quindi di tecnologie digitali. Questo, in estrema sintesi, il messaggio lanciato dal Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze durante l’inaugurazione del 270esimo anno accademico dei Georgofili. Concetti espressi in particolare durante la prolusione di Amedeo Volpi dal titolo “Agricoltura, scienza, innovazioni e comunicazione”.
Alla cerimonia erano presenti anche gli agromeccanici con il presidente di Cai Agromec Gianni Dalla Bernardina.
«I Georgofili sono un’istituzione importante con la quale collaboriamo da anni e che da loro arrivi un messaggio così chiaro in favore dell’agricoltura digitale non può che essere positivo per gli agromeccanici, da sempre all’avanguardia in fatto di strumenti e macchine capaci di eseguire lavorazioni precise ottimizzando l’utilizzo di input e carburante – commenta Dalla Bernardina – premesse essenziali per garantire prodotti agricoli di qualità e apprezzati sul mercato».
L’auspicio è che questo serva a far comprendere al Governo e al mondo politico e istituzionale più in generale quanto sia importante per i contoterzisti essere considerati a pieno titolo e alla pari nel mondo agricolo affinché possano continuare a investire nell’innovazione.
«Ho parlato con il vicepresidente Pietro Piccarolo e abbiamo stabilito di incontrarci a breve per definire insieme azioni da portare avanti per realizzare e divulgare questo nuovo piano culturale agricolo – ha concluso il presidente di Cai Agromec – per dare seguito al protocollo che abbiamo siglato a ottobre 2021 a conferma di un reciproco impegno nello sviluppo degli agromeccanici e dell’agricoltura in generale».