«La prima richiesta che faremo al nuovo Governo sarà l’entrata del mondo agromeccanico all’interno di quello agricolo. Noi agromeccanici, infatti, pur svolgendo attualmente l’80% dell’attività agricola, abbiamo ancora questo sbarramento. Al contempo, però, ci vengono chiesti sicurezza, innovazione, investimenti e tutela del prodotto agricolo italiano». Un concetto più volte ribadito in questi anni dal presidente di Cai Agromec Gianni Dalla Bernardina, ma che vale sempre la pena ripetere, soprattutto quando c'è appena stato un cambio di esecutivo. E così è stato anche in occasione dell’undicesima edizione del Contoterzista Day sabato 3 dicembre 2022, svoltosi nel quartier generale di ADR System Spa a Uboldo (Varese), grazie anche al contributo di aziende di primo piano come Maschio Gaspardo, Bkt, Mc Cormick, Syngenta, Topcon e Rima.
Davanti a circa 300 contoterzisti arrivati da tutta Italia per l'appuntamento annuale organizzato da Edagricole per fare il punto sul settore del conto terzi in agricoltura e quest’anno intitolato “Agromeccanico, un lavoro sempre più per veri professionisti”, Dalla Bernardina ha scandito con la consueta chiarezza che «il mondo agricolo deve garantirci, non possono lasciarci ai margini. Non possiamo avere il rischio imprenditoriale scaricato soltanto su di noi». Auspicando poi una partecipazione all’attività sindacale da parte degli associati, il presidente Cai Agromec ha annunciato che l’organizzazione ha già preso appuntamenti per discutere delle istanze del sindacato con i presidenti della Commissione Agricoltura di Camera e Senato, nonché con il ministro all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare Francesco Lollobrigida. «Non possiamo – ha poi concluso Dalla Bernardina – demandare ad altri il futuro del mondo agricolo», anche perché gli agromeccanici sono da sempre «motore dell’innovazione» in agricoltura.
Tante opportunità dalla nuova Pac 2023 - 2027
Il Contoterzista Day 2022, «quello originale», come è stato sottolineato più volte e da più parti (a partire dallo stesso Dalla Bernardina), ha fornito l’occasione anche per fare il punto su importanti emergenze ed urgenze di questo comparto.
Al saluto di Ivo Alfonso Nardella, amministratore unico del gruppo editoriale Tecniche Nuove, il quale ha accennato all’eccellenza produttiva che il made in Italy rappresenta oggi agli occhi del mondo, è seguito l’intervento di Michele Pisante dell’Università degli Studi di Teramo e coordinatore del Comitato tecnico scientifico di Edagricole, che ha relazionato sul tema: “Agromeccanici tra costi alle stelle, condizionalità rafforzata ed ecoschemi della nuova Pac”.
«Bruxelles ha approvato il Piano strategico nazionale della nuova Pac – ha esordito Pisante – e questo porta quindi la nostra prospettiva al 2027. Tutto ciò è importante per il lavoro che gli agromeccanici possono svolgere».
Analizzando poi i rincari sulle materie prime, Pisante ha avvertito: «Secondo dati Ismea, rispetto ai prezzi del 2007, su carburanti e materie prime nel 2022 abbiamo un incremento dell’80%, con gasolio e fertilizzanti che hanno avuto gli aumenti maggiori. In parte questo trend è stato compensato con gli aumenti dei prezzi delle produzioni agricole, ma il problema è che, mentre le quotazioni delle materie prime tendono a stabilizzarsi, non avviene la medesima cosa per le produzioni agricole. Tutto ciò va nella direzione di professionalizzare l’agricoltura; in altri termini, non possiamo considerare le nostre produzioni delle commodity, ma delle speciality».
Affrontando poi il tema della nuova Pac, Pisante ha commentato: «È un piano molto ambizioso che richiede notevole impegno da parte dei professionisti dell’agricoltura, e non solo per le aziende di medie e grandi dimensioni, ma anche per le piccole». Le opportunità che con la nuova Pac 2023 – 2027 si aprono per gli agromeccanici sono tante, perché «tutto questo pacchetto tra condizionalità rafforzata ed ecoschemi rientra in una logica di agricoltura sostenibile», praticabile grazie a macchinari sempre efficienti ed aggiornati, utilizzati appunto dai contoterzisti.
La spinta all'innovazione dalla Mother Regulation
Lorenzo Iuliano di FederUnacoma ha affrontato invece un altro tema di stretta attualità: “Rimorchi Mother Regulation: come la legislazione influenza la progettazione”.
«La Mother Regulation – ha detto Iuliano – ha rivoluzionato dal 2019 il modo di fare trasporto agricolo in Europa e in Italia. La legislazione, quindi, ha influenzato la progettazione». Grazie proprio a questa spinta, si sono aperte inedite opportunità, che toccano da vicino anche il mondo degli agromeccanici. I rimorchi trainati da trattori, infatti, hanno ottenuto di potere trasportare masse maggiori, grazie al miglioramento tecnologico “forzato” dalla nuova legislazione. Il monoasse passa infatti da 6 a 10 tonnellate, il tandem da 14 a 20, il triasse da 20 a 30 e il 4 assi arriva fino a 40 tonnellate. Perché gli assali, oggi, sono appunto più performanti.
La Mother Regulation, secondo Iuliano, è stata una «chiave di volta molto interessante per i costruttori, che hanno ricevuto un impulso al miglioramento della progettazione di ogni singolo componente. Importante anche la variazione che è stata fatta sulla lunghezza del treno agricolo, che da 16,50 metri è passata a 18,75 metri».
Sulla “Circolazione su strada delle macchine agricole” è poi intervenuto Alberto Giorgi, funzionario del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il quale ha annunciato: «Aspettatevi novità che sono attualmente al vaglio del Ministero», perché si stanno studiando regole che permettano di agganciare e fare procedere i veicoli su strada in tutta sicurezza. «Poiché il Ministero – ha rilevato tra l’altro Giorgi – non ha variato la fascia d’ingombro in luogo della nuova lunghezza del complesso veicolare, tutti i complessi, anche quelli non eccezionali per dimensioni, se superano la misura precedente devono iscriversi in fascia, ovvero in una corona circolare formata da un cerchio di raggio 12,5 metri e un cerchio di raggio 5,3 metri». Ancora, il funzionario del Ministero ha comunque annunciato che c’è tutta la disponibilità a fornire i necessari chiarimenti.
Voci dal campo
Al Contoterzista Day 2022 c’è stato spazio anche per un veloce talk show con la voce diretta di alcuni contoterzisti. Sono infatti saliti sul palco Sukhjinder Singh, responsabile commerciale della società agricola Levante di Romani e f.lli Ss (Borgoforte, MN), Mario Poiaga dal Pavese Martino Nodari dal Bresciano, che hanno evidenziato la necessità di avere una tecnologia “amica” del contoterzista (dagli assali dei rimorchi, ai freni, alle sospensioni), semplice da utilizzare e che riduca anche gli interventi di manutenzione, limitando quindi i costi di gestione.
Il vincitore del Contoterzista Driver Trophy 2022
Spazio anche per il vincitore del Contoterzista Driver Trophy di Eima 2022, il ferrarese Marco Marega, che è stato premiato da Michele Pedriali direttore di Unima Ferrara. Con lui anche Claudio Verucchi e Andrea Lodi, rispettivamente secondo e terzo al Driver Trophy 2022.
L'importanza del dialogo tra costruttori e utilizzatori
Mentre poi Alessandro Malavolti, presidente di FederUnacoma, nel suo intervento video ha sottolineato il ruolo fondamentale degli agromeccanici per «aiutare i costruttori a pensare e a progettare le maccchine agricole del futuro», Alessandro Pucci vicepresidente di FederAcma per il Centro Italia ha ribadito, rivolgendosi ai 300 contoterzisti in sala: «Voi siete i veri innovatori nel mondo della meccanizzazione agricola. Come associazione, noi siamo da sempre molto legati al Cai e cercheremo sempre di collaborare per portare avanti le diverse battaglie e migliorare quello che è giusto migliorare». Pucci ha anche fornito alcuni numeri: in Italia i trattori in circolazione sono 18 milioni e ogni anno, di nuovi, se ne consegnano 23.000 unità, grazie anche all’impulso della 4.0 (prima erano 18.000 unità). È quindi importante mantenere gli incentivi alla modernizzazione delle tecnologie in agricoltura, anche se la strada da fare rimane ancora tanta.
ADR System S.p.A., così nasce una leadership mondiale
Alla grande festa del Contoterzista Day, ovviamente, non poteva mancare il saluto del “padrone di casa”, il presidente di ADR Group Flavio Radrizzani, il quale ha ripercorso la storia dell'azienda specializzata nella produzione di assali e sospensioni per macchine agricole. Fondata nel 1954 proprio a Uboldo per iniziativa dei genitori di Flavio, Giovanni Radrizzani con la moglie Antonia, l’azienda iniziò l’attività producendo ruote per carrelli, fino a 8-10 pollici. Una produzione, peraltro, che fa ancora parte del Gruppo e che oggi avviene in Friuli Venezia Giulia, con 5000 pezzi prodotti ogni giorno.
Negli Anni Sessanta, con l’ingresso in azienda di Giancarlo, figlio di Giovanni e fratello dell’attuale presidente Flavio Radrizzani, l’azienda si avvicina per la prima volta al mondo degli assali, cominciando dalle gru per l’edilizia, per poi passare al settore agricolo. Negli Anni Ottanta del secolo scorso avviene la prima espansione di ADR sui mercati esteri, prima europei e poi mondali. Nonostante la prematura scomparsa di Giancarlo, avvenuta nel 2001, ADR System ha sempre continuato a rimanere leader globale nel proprio settore, dal Brasile all’Australia, anche grazie a importanti acquisizioni fatte nel corso degli anni.
I saluti e il benvenuto agli agromeccanici per il Contoterzista Day 2022 sono arrivati anche da parte di altri vertici di ADR Group: Adriano Rubinaccio, Roberto Airoldi e Dario Crespi, rispettivamente direttore generale, direttore commerciale e direttore tecnico. Airoldi, peraltro, ha evidenziato come oggi il 70% delle macchine agricole trainate nel mondo, viaggia su assali ADR. La stessa multinazionale, ha conosciuto di conseguenza anche un notevole aumento di fatturato in poco più di 30 anni: dai 20 miliardi di lire del 1990, come riferito da Airoldi, oggi si attesta appunto attorno ai 350 milioni di euro. Il segreto? «Avere passione per il proprio lavoro e tanta flessibilità, creando prodotti customizzati secondo le esigenze dei clienti».
Le presentazioni dei relatori: