Nei giorni scorsi Cai Agromec ha preso parte all’assemblea annuale della Ceettar, la confederazione europea degli agromeccanici, rappresentativa di 17 Paesi per oltre 150.000 aziende e 600.000 lavoratori. All’evento, che si è svolto a Lisbona, è intervenuto per Cai Agromec – l’organizzazione di agromeccanici maggiormente rappresentativa a livello nazionale e unica componente del Ceettar - il vicepresidente vicario, Gianluca Ravizza.
L’assemblea ha offerto un’importante occasione di confronto sulle principali sfide del settore agromeccanico a livello europeo, evidenziando come le problematiche siano spesso comuni tra i vari Paesi membri. Tra i temi affrontati, è emersa la necessità di un maggiore riconoscimento istituzionale della categoria, a livello sia nazionale sia europeo, con l’obiettivo di garantire una piena integrazione degli agromeccanici nella filiera agricola e nei processi decisionali del settore.
«Abbiamo portato all’attenzione del Ceettar la situazione italiana, evidenziando il lavoro che stiamo portando avanti per valorizzare il ruolo dell’agromeccanico all’interno del comparto agricolo e istituire un Albo inclusivo nazionale – ha dichiarato Ravizza –. Dai lavori dell’Assemblea è emerso chiaramente come le criticità odierne siano simili in tutta Europa: il mancato coinvolgimento degli agromeccanici nelle politiche agricole, l’aumento dei costi delle macchine e della produzione e la necessità di una maggiore sensibilizzazione sul ruolo strategico del nostro settore».
La Ceettar sta portando avanti a livello europeo un’importante attività per favorire una maggiore inclusione degli agromeccanici nelle politiche agricole comunitarie e nei tavoli decisionali di Bruxelles. A sottolineare l’importanza della tre giorni svoltasi a Lisbona, anche l’intervento del ministro dell’Agricoltura portoghese.
«Un punto centrale del dibattito – ha proseguito Ravizza - è stata la richiesta di inserire gli agromeccanici all’interno dei gruppi di lavoro di DG Agri, la Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale della Commissione Europea, attualmente privi di una rappresentanza specifica per il settore».
Tra i temi affrontati, è stata sottolineata pure la rilevanza del settore agromeccanico nella transizione ecologica dell’agricoltura, con un ruolo fondamentale nell’innovazione e nella sostenibilità delle lavorazioni agricole.