La raccolta delle specie foraggere si sviluppa attraverso diverse fasi, ognuna delle quali è fondamentale e oggi gestibile con macchine tecnologicamente molto avanzate. La prima di queste fasi, ovvero lo sfalcio, è forse quella più importante, in particolare se si intende potenziare e rendere omogenea l’evaporazione dell’erba tagliata. Sia le macchine con cui verrà effettuata sia il periodo in cui sarà svolto saranno determinanti per la resa, il tempo e la qualità finale del fieno. Addirittura, anche l’orario della giornata può influire sul risultato finale: in generale si consiglia a metà pomeriggio per sfruttare il massimo potenziale nutritivo delle piante.
Per quanto riguarda il momento del taglio, diciamo che si tratta di un compromesso tra quantità e qualità, nel senso che più si ritarda più aumenta la sostanza secca e diminuisce la qualità nutrizionale del fieno. In genere si consiglia inizio spigatura per le graminacee e inizio fioritura per le leguminose. Altro importante fattore è l’altezza di taglio, per cui si suggerisce di non tagliare troppo vicino al terreno, per garantire più ricacci al taglio successivo, meno problemi in fase di essiccazione e meno contaminazione di terra e polvere. Riguardo poi alla scelta della falciatrice più idonea, per esempio se a dischi o a tamburi, dipende dal tipo di terreno su cui si lavora e anche dall’erba su cui si va a intervenire, se prato stabile, prato polifita o medicaio.
Condizionare o no?
Le moderne macchine per il taglio dei foraggi si dividono in due categorie: falciatrici e falciacondizionatrici. Per accelerare l’essiccazione, il taglio può essere accompagnato dal condizionamento, ovvero una degradazione meccanica che rompe le fibre e quindi facilita l’evaporazione dell’acqua. Ma è meglio condizionare o lasciare il prodotto integro? E se si sceglie la condizionatrice, conviene puntare sui flagelli o sui rulli?
Le falciacondizionatrici non soltanto tagliano le piante, ma schiacciano anche lo stelo, provocando fessure che accelerano il processo di appassimento. Favoriscono inoltre la logistica (l’erba che secca prima si raccoglie più in fretta e con meno rischi di incappare per esempio in un temporale), ma anche il mantenimento del contenuto proteico del foraggio. Questo vale in particolare per l’erba medica, che durante il processo di appassimento continua a perdere proteine e pertanto più secca rapidamente, minore è il decadimento proteico. Ragione per la quale il condizionamento per l’erba medica è preferito dalla maggior parte degli agricoltori.
Gli elementi condizionatori sono essenzialmente due: a rulli (consigliati di solito per le leguminose) e a flagelli (consigliate per le graminacee). Il condizionatore a rulli è composto da due rulli in gomma, con scanalature che s’intersecano: il foraggio passa tra i rulli e ne viene schiacciato. Il processo è abbastanza delicato con la foglia, ma rallenta nel complesso le operazioni. Diverso il condizionamento a flagelli: una serie di mazze, poste su un rullo in rapida rotazione, batte il foraggio provocando la rottura degli steli. La condizionatrice a flagelli permette di arrivare anche a 25 km orari di velocità, ma è piuttosto aggressiva sul foraggio e, di conseguenza, non è quasi mai impiegata sull’erba medica. Qualcuno ottiene risultati accettabili usando flagelli in teflon e non in ferro, ma il rischio di far cadere la foglia è comunque presente.
Le proposte di Bellon
Tra i costruttori presenti sul mercato spicca la padovana Bellon, specializzata proprio in falciatrici e falciacondizionatrici. L’azienda da oltre 40 anni opera nel settore della fienagione e oggi è in grado di offrire le migliori macchine ai propri clienti, in base alle diverse esigenze. L’azienda, a conduzione familiare, nasce da 3 fratelli originari del posto che con molta dedizione hanno costruito e portato in tutto il mondo i loro prodotti. Adesso, a distanza di anni, a gestire l’azienda è la seconda generazione della famiglia.
Tutti gli agricoltori che ci occupano di fienagione sanno bene che il momento dello sfalcio è molto delicato, è il primo step da fare una volta che il prodotto è cresciuto al punto giusto per essere tagliato, ma ci sono molte variabili da prendere in considerazione: non tutte le stagioni, infatti, sono uguali ed è per questo che serve una buona falciatrice che li aiuti a raccogliere il proprio prodotto. Per questo motivo la Bellon Srl sa che deve supportare i suoi clienti nel momento della scelta della falciatrice; non tutte le aziende agricole sono uguali e vanno valutate le diverse esigenze produttive, quanti ettari vengono tagliati mediamente in una stagione e soprattutto su quale tipologia di terreno lavorano (umido e argilloso o magari secco e con la presenza di sassi).
Per ognuna di queste situazioni esiste una falciatrice che fa al caso loro. La gamma di prodotti della Bellon Srl è molto vasta e riesce a soddisfare gli agricoltori che si trovano in tutto il mondo, proponendo falciatrici con larghezza di taglio variabile (dalle più piccole da 1,70 m di larghezza di taglio fino alle più grandi con una larghezza di taglio di circa 7 metri).
Oltre alla scelta del sistema di taglio (a tamburo o a dischi a seconda della tipologia di terreno sulla quale si lavora), a fare la differenza è sicuramente il condizionatore. Bellon produce falciacondizionatrici con condizionatore sia a rulli sia a flagelli, anche se il prodotto di punta soprattutto per il mercato italiano rimane sempre il condizionatore a rulli in gomma elicoidali, tipo Chevron. Il condizionatore progettato e costruito da Bellon ha la caratteristica di essere autopulente e soprattutto diviso in settori, in modo da facilitare la manutenzione a fine stagione. Nelle falciatrici il condizionatore è spesso considerato un accessorio, ma una volta che un agricoltore prova una falciacondizionatrice, difficilmente torna indietro. Il condizionatore è utile in parecchi casi e soprattutto per le aziende agricole medio-grandi che hanno tanti ettari da tagliare e riescono ad accorciare i tempi di essicazione. Entrambi i condizionatori costruiti da Bellon hanno una doppia trasmissione in scatola di ghisa chiusa a bagno d’olio.
Da sempre Bellon Srl punta sulla qualità delle proprie macchine, cercando di mantenere negli anni gli stessi fornitori così da garantire tutta l’assistenza di cui c’è bisogno. Tutti i componenti rispettano alti standard qualitativi, partendo dalle materie prime come l’acciaio, utilizzato per costruire tutti i prodotti a marchio Bellon, fino ad arrivare all’ultimo cuscinetto.
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