Agromeccanici, la vera sfida è spiegare i vantaggi dell’agricoltura 4.0

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I contoterzisti devono investire per dotarsi di figure professionali nuove in grado di fornire agli agricoltori anche servizi di consulenza

Una rivoluzione culturale, un cambio radicale di mentalità, che porti gli agricoltori a capire i vantaggi economici e ambientali dell'agricoltura di precisione e delle minime lavorazioni del terreno. E gli agromeccanici devono giocare un ruolo centrale per far comprendere questi concetti ai loro clienti. Ma per essere in grado di farlo, devono investire in conoscenza. È il messaggio lanciato durante il convegno dal titolo "Il ruolo dell'agromeccanico in una transizione ecologica" organizzato dalla Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani (Cai) a Eima 2021.

«Dobbiamo prepararci per proporre queste novità. Dobbiamo crescere come formazione per convincere le aziende agricole a servirsi dell'innovazione – ha detto aprendo i lavori il presidente di Cai Gianni Dalla Bernardina – ma noi dobbiamo essere pronti e l'albo degli agromeccanici potrà aiutare a selezionare le aziende capaci di fornire questi servizi in campo, ma anche la consulenza per guidare gli imprenditori agricoli verso un nuovo modo di fare agricoltura».

Investire nella conoscenza

Nella prossima Pac 2023-2027 gli aiuti all'agricoltura sono confermati. Ma l'Europa chiede in cambio al settore primario di impegnarsi a ridurre la perdita di fertilità dei terreni e l'impatto sul cambiamento climatico. Non solo. Anche i consumatori pretendono la completa tracciabilità dei cibi che acquistano e che siano sostenibili dal punto di vista ambientale.

«Per soddisfare queste esigenze serve un cambio di passo da parte degli agricoltori e i contoterzisti devono essere in grado di indirizzarli verso l'innovazione, i contratti di filiera e le reti d'impresa – ha sottolineato l'agronomo e giornalista Roberto Bartolini –. Ma per fare agricoltura di precisione non basta un'antenna satellitare. Serve conoscenza, bisogna mettere insieme i dati e saperli interpretare per prendere le corrette decisioni agronomiche. Per essere competitive – ha avvertito Bartolini – le aziende agromeccaniche dovranno dotarsi di figure come agronomi e informatici».

Si tratta quindi di investire in capitale umano che porti nelle aziende quel valore aggiunto capace di ripagare nel tempo l'investimento fatto. Oltre a eseguire un lavoro in campo i contoterzisti devono diventare sempre più dei consulenti in grado di fornire agli agricoltori informazioni sulle migliori strategie agronomiche da adottare, ma anche sui contributi che Pac e Psr metteranno a disposizione se si adottano certe pratiche.

Dal 2023 saranno operativi gli eco-schemi, quindi gli agricoltori dovranno attrezzarsi (anche mentalmente), per prevedere rotazioni colturali con leguminose, semina di cover crop, minime lavorazioni, destinazione di una parte dei terreni a prati permanenti, oltre a introdurre l'agricoltura di precisione che permette di ottimizzare le rese riducendo gli input.

Roberto Bartolini

Coniugare agronomia e tecnologia

L'agronomo Bruno Agazzani dell'azienda agromeccanica Antenore Speziali Srl, ha illustrato alcuni esempi pratici di utilizzo di agricoltura di precisione e conservativa, ribadendo la necessità di coniugare conoscenze agronomiche e tecnologia. «La partenza deve sempre essere la conoscenza del terreno – ha spiegato Agazzani – bisogna quindi eseguire un'analisi approfondita per capire dove e come intervenire con la concimazione a rateo variabile e poi con la semina».

Agazzani ha sottolineato l'importanza delle cover crop, mostrando come del rafano piantato nell'interfila tra le stoppie di mais abbia svolto un ottimo lavoro di fissazione dell'azoto nel terreno. Ma le aziende agricole moderne non possono più fare a meno di un impianto di irrigazione automatizzato, del monitoraggio dei terreni con immagini Ndvi e della raccolta con mappe di resa.

«Una corretta gestione degli interventi in campo permette una riduzione delle lavorazioni, un aumento del benessere del suolo e un utilizzo intelligente dei mezzi tecnici – ha ribadito Agazzani – aspetto quest'ultimo molto importante considerato l'aumento del costo dei concimi».

Agromeccanici, la vera sfida è spiegare i vantaggi dell’agricoltura 4.0 - Ultima modifica: 2021-10-21T00:21:51+02:00 da Simone Martarello

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