Il cantiere di lavoro per l’apertura di Agritechnica 2017 è partito da tempo e si intravede già quello che andrà ad arricchire la fiera di riferimento per la meccanizzazione agricola, ossia il programma tecnico scientifico. Sono molte le tematiche che verranno proposte soprattutto all’interno dell’area Systems & Components e riflettono i nuovi trend di mercato che getteranno le basi sul prossimo futuro - visioni e impulsi.
La parola d’ordine che ha tracciato la linea per questa edizione è: “Less is better”. La scelta di ridurre le “conferenze” è stata dettata dall’esigenza di creare una maggiore concentrazione d’interesse in quelle che riteniamo siano le linee guida più determinanti nel panorama. Il nostro percorso quest’anno ci ha portato a essere a contatto con molte aziende sia italiane che internazionali e la domanda che spesso ponevamo loro era: “dove sta andando il mercato?”. Ascoltare le loro risposte ci ha permesso di dare uno sguardo più ampio e questo ci ha portato a scegliere delle tematiche che stanno tracciando le basi sul “nuovo” panorama che si sta delineando. Il programma scientifico prevende quattro interventi di 45 minuti ciascuno dal lunedì al venerdì, due la mattina e due il pomeriggio. Gli interventi sono pensati come un “dialogo dinamico” che coinvolge aziende, associazioni ed università. Ogni giorno sarà affrontata una differente tematica.
Lunedì - “Smart Mantainance”
Prevenire. Una semplice parola ma che racchiude in se un concetto molto complesso. Affrontare la manutenzione intelligente è un passaggio obbligatorio se parliamo di connettività e di quello che ad oggi è diventato un termine quasi inflazionato ossia “Industria 4.0” ma la realtà è che questa “Nuova Industria” sta influenzando modelli di business e di processi all’interno delle aziende. Non si può fare a meno di affrontare questo tema. Con l’introduzione di sistemi cyber aumenteranno sia la quantità che la qualità dei “dati”. Sono necessari nuovi concetti, metodi, procedure e tecnologie. Occorre prevenire in tempo reale ciò che andrà ad accadere durante i processi produttivi. Siamo alle porte del domani ma occorre “essere al passo” per connettersi al futuro.
Martedì - “Electrification”
Oggi la meccanizzazione agricola ha raggiunto un altissimo livello tecnologico, di automazione e semplificazione delle lavorazioni grazie alle tecnologie impiegate. Ciò che oggi si richiede è l’incremento sia dell’efficienza in termini di consumi che la capacità di interfacciarsi efficacemente con le diverse macchine. Con questi obiettivi ben chiari, l’applicazione di dispositivi elettrici sta acquisendo sempre maggiore interesse da parte dei costruttori. I dispositivi elettrici stanno dimostrando evidenti vantaggi e nello specifico: minori attriti, migliore precisione di controllo dei dispositivi, semplificazione del layout con conseguente risparmio di spazio. La strada è ancora lunga da percorrere ma gli obiettivi sono chiari.
Mercoledì - “HMI”
Con questo acronimo viene racchiuso il complesso concetto di “Interfaccia uomo-macchina”. Fino a qualche tempo fa potevamo dire che l’interfaccia utente comprendeva il flusso delle varie informazioni, per effettuare delle decisioni, attraverso: messaggi visivi, messaggi sonori e azioni di controllo. Un insieme di più monitor, dispositivi e superfici di controllo forma una console o stazione di controllo. Oggi l’interfaccia uomo-macchina sta cambiando, si sta evolvendo in quello che oggi chiamiamo “Human Computer Interaction” e la reale sfida consiste nel: “come comunicare le intenzioni”.
Per sostenere questo dialogo sulle “intenzioni”, la superficie di comunicazione deve essere aumentata con più canali espressivi. Questi canali dovrebbero essere più raffinati, per lasciar emergere messaggi rilevanti e far passare i messaggi più “sottili”. Un argomento che ci immerge direttamente nel futuro.
Giovedì - “Materials”
Come si modifica l’interfaccia l’uomo-macchina, così occorre modificare la struttura della macchina stessa. I materiali usati per la costruzione sono un elemento chiave sia in termini di affidabilità, ergonomia, risparmio, peso specifico e impatto ambientale. Un esempio. Un gruppo di scienziati dell’Istituto di Tecnologia di Karlsruhe in Germania ha ricreato, grazie ad una nuova stampante 3D, la struttura nanometrica di un composto simile al nostro tessuto osseo. Si tratta di un grande passo in avanti nella creazione di materiale leggeri ma al tempo stesso resistenti come l’acciaio. Tutti i materiali usati nelle moderne costruzioni dovranno rispondere a specifici requisiti, le aziende si stanno adeguando grazie all’introduzione di “Addictive Manufacturing” e ricerca di materiali “leggeri”. Questo è un aspetto che i componentisti da sempre affrontano per poter superare le nuove sfide che il mercato richiede. Il futuro si costruisce pezzo per pezzo.
Venerdì - “Democratic’s Technologies”
L’Europa e il Nord America sono due dei grandi leader per quanto riguarda le innovazioni, ma occorre dare uno sguardo anche altrove per avere una panoramica completa e realistica del mercato mondiale. Uscendo fuori dall’Europa, possiamo constatare che quello che viene offerto e richiesto si basa su “basic engineering”, per tanto finalizzata a proporre prodotti robusti e con una buona affidabilità. Ricordiamo oltretutto che la manutenzione in paesi come India, Asia e Africa non è di così facile applicazione ed in più richiede dei costi estremamente elevati. Il mercato ad oggi si sta polarizzando ed assistiamo ad una sempre maggiore differenza tra i mercati emergenti e più sviluppati. C’è una profonda divaricazione e tutto quello che è intermedio lentamente sta sparendo. Guardare il globo nella sua frammentarietà e disomogeneità aiuta ad avere una fotografia reale del vero futuro.