«La legge di Stabilità approvata a inizio dicembre è abbastanza vantaggiosa per l’agricoltura e il contoterzismo agricolo. Senza dubbio una delle più attente». Parola di Gian Paolo Tosoni, commercialista, editorialista del Sole 24 Ore e uno dei massimi esperti di fiscalità in agricoltura. Tosoni lo ha detto in apertura del convegno dedicato alle “Novità fiscali e amministrative legge di Stabilità 2017”, organizzato da Confai Mantova e divenuto ormai un appuntamento fisso del Bovimac di Gonzaga, giunto alla 24ª edizione.
«Molto è stato fatto e credo che la legge di Stabilità imponga alle imprese una rivoluzione per approccio contabile – ha affermato Sandro Cappellini, coordinatore nazionale di Confai e direttore di Confai Mantova –. Tuttavia, nonostante il risultato positivo ottenuto nell’ambito dell’apertura alla Pac dei contoterzisti che sono anche agricoltori attivi, rileviamo una mancata equità di applicazione di quelle norme fissate solo per le imprese agricole iscritte alla previdenza. Il discrimine dovrebbe invece essere proprio la definizione di agricoltore attivo e di agricoltori professionali, che producono cioè per il mercato. Un criterio che, se adottato con maggiore scientificità, espellerebbe dal sistema previdenziale agricolo il 50% degli attuali iscritti».
Fra gli aspetti della nuova legge di Stabilità di notevole impatto per le imprese agromeccaniche, il presidente di Confai Mantova Marco Speziali ha indicato la possibilità di aderire alla formula della contabilità semplificata e le misure legate al super-ammortamento e all’iper-ammortamento. «Abbiamo già inviato al Mipaaf l’elenco dei macchinari che dovrebbero essere ammessi ai benefici fiscali – ha precisato Cappellini –. Poter detrarre gli investimenti in caso di acquisto di trattrici, attrezzature e mietitrebbie forse contribuirà a rilanciare i nostri investimenti, grazie anche all’attenzione per minima lavorazione, semina su sodo e sistemi satellitari».
Per quanto riguarda compensazione Iva e zootecnia, in base alla legge di Stabilità, ha ricordato Tosoni, «nel 2017 gli allevatori di bovini e suini in regime speciale Iva, quando applicheranno l’Iva del 10% sulle vendite potranno trattenere il 7,65% e il 7,95%, con un aumento rispetto all’anno precedente dello 0,65 per cento».
I giovani. «Chi ha meno di 40 anni e si iscrive nella previdenza agricola nel 2017 come coltivatore diretto o imprenditore agricolo – ha detto Tosoni – anche se non è titolare di azienda per tre anni non paga i contributi previdenziali, il quarto anno ne paga un terzo e il quinto anno paga la metà dei contributi».
Credito d’imposta per ristrutturazione. Fra le azioni inserite nella legge di Stabilità 2017 il credito d’imposta per interventi di ristrutturazione, con un limite di 200.000 euro e il regime del de minimis, è ora ampliato anche agli agriturismi. La legge ha un tetto nella legge di bilancio dello Stato, ancora da quantificare.
Il super-ammortamento. «Il legislatore riconferma la legge secondo la quale, quando un soggetto compra un bene strumentale nuovo, ha diritto ad ammortizzare di più di quello che ha pagato. La deduzione è, a fronte di una spesa di 100, di 140. I beni strumentali devono essere nuovi, non c’è agevolazione sugli immobili. Nel 2017 sono stati eliminati gli autoveicoli», ha spiegato Tosoni. Consiglio: le imprese che volessero programmare acquisti nel 2017 non perdano l’occasione, anche perché non è detto che l’aiuto venga confermato anche il prossimo anno.
La legge sull’iper-ammortamento. «A fronte di un acquisto di macchina operatrice o di un impianto – ha riassunto Tosoni – pagando 100 si ammortizza 250, a condizione che la macchina sia a conduzione digitale e sia inserita nell’allegato A del decreto ministeriale». Un ulteriore premio è legato al software destinato a governare la macchina operatrice o l’impianto. Sul software la maggiorazione del costo è del 40%.
Credito d’imposta per ricerca e sviluppo. La ricerca di nuovi prodotti e nuovi processi è fortemente incentivata e tale agevolazione riguarda esclusivamente le imprese, anche quelle agricole. Lo stato rimborsa il 50% delle spese in più, sostenute nel triennio 2013-2015. La spesa minima è 30.000 euro, spesa massima 20 milioni di euro.
Regime per cassa. Le imprese agromeccaniche che hanno realizzato nell’anno precedente ricavi inferiori a 400.000 euro (se fanno servizi) o a 700.000 (se producono beni) possono aderire al modello di contabilizzazione per cassa.
Imposta sul reddito d’impresa (Iri). Lo strumento si rivolge alle imprese con più di 400mila euro di ricavi se produce servizi o 700mila se produce beni (o inferiore se opta per la contabilità ordinaria), o anche imprese anche in contabilità ordinaria, snc, sas. «L’obiettivo è sostenere l’impresa – ha precisato Tosoni –. L’imposta è determinata con un’aliquota proporzionale del 24%, come se si trattasse di società di capitali». La tassazione si applica a condizione che il reddito di impresa non sia prelevato. Il regime parte da quest’anno.
Agenzia delle Entrate e Pec. Dal 1° luglio 2017 gli atti ufficiali dell’Agenzia delle Entrate verranno inviati via Posta elettronica certificata.
Rottamazione delle cartelle esattoriali. Entro il 31 marzo 2017 si potrà chiedere la definizione agevolata delle cartelle esattoriali in corso o giacenti in Equitalia. Si possono pagare le cartelle senza le sanzioni, ma il residuo va pagato entro due anni.
Comunicazione delle fatture. Il legislatore fiscale obbliga le imprese anche agricole e anche gli agricoltori esonerati sotto i 7.000 euro a comunicare le fatture emesse e registrate all’Agenzia delle Entrate con cadenza trimestrale. L’inadempienza comporta una sanzione di 2 euro a fattura, con un massimo di 1.000 euro a trimestre.
Al termine del convegno è intervenuto anche Marco Carra, componente della Commissione Agricoltura. «Le imprese agromeccaniche sono un pezzo importante della realtà agricola – ha sostenuto –. E posso assicurare che sull’agricoltura c’è attenzione trasversale e ampia condivisione di tutte le forze politiche. Dobbiamo sanare all’origine la definizione della professione di imprenditore agromeccanico e ora che il mondo del contoterzismo è unito, gli alibi della politica sono finiti».