Con una grande affluenza di pubblico nella terza e ultima giornata, si è conclusa la nona edizione di Eima Agrimach India, la rassegna internazionale della meccanica agricola realizzata da Ficci e FederUnacoma nel Campus universitario di Iari Pusa a New Delhi.
A differenza dei primi due giorni, che hanno visto la presenza soprattutto di operatori economici, rivenditori, importatori e rappresentanti delle cooperative agricole e delle istituzioni, la terza e ultima giornata ha visto la partecipazione soprattutto degli agricoltori.
Si tratta di un’imponente quota della popolazione visto che in India il 46% della forza lavoro complessiva è impiegata in agricoltura. Nel Paese domina la piccola proprietà contadina, con poderi che in media non raggiungono i 2 ettari e in buona parte coltivati a seminativo (circa 140 milioni di ettari sui 200 milioni agricoli complessivi). Al riso sono destinati circa 40 milioni di ettari, ai semi oleosi circa 25 milioni e agli ortofrutticoli ulteriori 20 milioni.
Le operazioni colturali vengono svolte in gran parte manualmente, giacché il parco macchine diffuso nelle aree agricole del Paese è composto quasi esclusivamente da trattrici (86% trattrici classiche adibite anche a mezzi di trasporto, e un ulteriore 8% da trattrici di altre tipologie), mentre mancano quasi completamente mezzi per effettuare in modo meccanizzato operazioni colturali come i trattamenti fitosanitari e la raccolta (attualmente solo l’1% del mercato riguarda queste tipologie).
Per mantenere una presenza di agricoltori nei territori rurali e far crescere l’economia agricola il Governo indiano ha varato il programma Pm-Kisan, che offre sostegno finanziario ai piccoli agricoltori, mentre per migliorare la qualità delle produzioni sono già attivi da qualche anno il Programma nazionale per l’agricoltura biologica Npop e l’infrastruttura pubblica per l’agricoltura digitale denominata Krishi Dss. Si tratta di strumenti che orientano l’agricoltura verso l’innovazione e che favoriscono la diffusione di una sempre più ampia gamma di tecnologie.
Incontri business-to-business
L’India rappresenta per le industrie italiane della meccanica agricola un mercato molto promettente, ma anche una piattaforma per raggiungere i mercati del Sud Est asiatico, dove l’agricoltura è in fase di sviluppo e la domanda di tecnologie è in crescita.
Nell’ambito di Eima Agrimach l’Agenzia per il commercio estero Ice e la Federazione dei costruttori italiani FederUnacoma hanno organizzato un calendario di incontri business-to-business con delegazioni di operatori del subcontinente indiano, ma anche provenienti da Sri Lanka, Malesia, Thailandia e Vietnam.
Il Sud Est asiatico comprende Paesi densamente popolati che avranno un ruolo chiave nell’economia mondiale dei prossimi anni. L’Indonesia è infatti prossima a raggiungere i 300 milioni di abitanti, le Filippine i 120 milioni, il Vietnam supera i 100 milioni, la Thailandia i 70 e i tassi di crescita della popolazione sono notevoli nell’intera area Asean.
Nelle prime due giornate gli operatori selezionati dall’Ice hanno incontrato le aziende italiane presenti alla rassegna per individuare le tecnologie di proprio interesse e avviare rapporti commerciali per le varie tipologie prodotto, dalle attrezzature per la lavorazione del terreno alle macchine per la fienagione, dai sistemi per l’irrigazione fino alla componentistica e all’elettronica applicata. La formula degli incontri business-to-business è molto efficace e collaudata - spiega FederUnacoma - e rappresenta da sempre un valore aggiunto degli eventi espositivi organizzati dalla Federazione, oltre che Eima Agrimach India anche Eima International di Bologna ed Agrilevante by Eima che si svolge a Bari.
