Faza si concentra sulle alte potenze

Le ultime novità dell’azienda umbra riguardano il segmento di mercato dove operano principalmente imprenditori agromeccanici e grandi aziende agricole

Quasi tre anni fa (vedi Il Contoterzista n. 3/2022) avevamo parlato di Faza come azienda “ipermercato” per gli hobbisti, grazie alla sua peculiarità di proporre tante piccole e medie attrezzature. Oggi l’azienda di Città di Castello (Pg) punta sul segmento di mercato delle alte potenze, quello, per capirci, che interessa gli imprenditori agromeccanici e le grandi aziende agricole.

Ovviamente anche gli altri segmenti di mercato continuano a essere monitorati, ma la situazione attuale del mondo della meccanizzazione agricola ha suggerito a Fiorenzo Luchetti e soci di tenere in considerazione soprattutto il segmento delle alte potenze. Tanto che a Eima 2024 la novità presentata da Faza è stata una serie nuova di frangizolle (Panther, vedi box) per coprire appunto le alte potenze di trattori fino ai 500 cavalli, segmento di mercato tipico di contoterzisti e grandi aziende agricole.

«Si tratta di una macchina nata con tutti i materiali e gli acciai certificati – spiega Luchetti –. Disegnata in 3D e con telaio a incastro, viene poi ricoperta da saldatura in modo tale da avere elasticità e allo stesso tempo facilità di accoppiamento. Questa è la caratteristica chiave della struttura, parliamo di macchine di qualità assoluta perché devono coprire un segmento di mercato molto professionale e quindi essere costruite con materiale adeguato in modo da rapportarsi adeguatamente con il trattore a cui sono collegate. A seguito di questo continuo slittamento e incremento delle potenze di trattori, il nostro ufficio tecnico è al lavoro per dare una nuova identità anche alle macchine che fanno già parte della nostra gamma e adeguarle a quelle che sono le giuste comparazioni con i trattori di nuova generazione».

Lavorazione del terreno

Faza, quindi, negli ultimi anni si è concentrata in particolare su uno dei suoi quattro pilastri, ovvero la lavorazione del terreno. «All’ultima Eima abbiamo spinto molto sulla lavorazione del terreno – conferma Luchetti – in particolare sull’erpice a dischi, attrezzo dai costi bassi di manutenzione, ma con una risultanza di resa importante sia come tempi sia come costi, ai fini di una preparazione ottimale del terreno per la semina».

I settori in cui opera Faza rimangono i soliti quattro, quindi lavorazione terreno, concimazione, fienagione e neve, per un fatturato che dai 10 milioni di euro del 2021 ha registrato un’inevitabile flessione. «Guerre, crisi, aiuti europei ecc. hanno condizionato un po’ tutto il settore della meccanizzazione agricola – riconosce Luchetti – e quindi anche noi ne abbiamo risentito, ma siamo riusciti a contenere il calo delle vendite. La ripartizione del fatturato è rimasta divisa equamente tra Italia ed estero, dove una flessione importante l’ha registrata l’area americana, assieme a Russia e parte dell’Europa. Per il 2025 si aprono spiragli positivi, quindi siamo ottimisti».

Sempre tre anni fa avevamo evidenziato l’intenzione dell’azienda umbra di aumentare la presenza presso le aziende agromeccaniche al Nord. Com’è andata in questo senso? «Stiamo incrementando innanzitutto la nostra presenza commerciale presso i più qualificati punti vendita della rete distributiva di trattori del Nord – risponde Luchetti – e abbiamo avuto un buon riscontro a livello di vendite, cosa che ci dà fiducia nell’ottica di incrementare ancor di più la nostra presenza presso questo territorio importantissimo dell’Italia».

Tempi di consegna

Luchetti, infine, ha le idee chiare su come uscire da una situazione 2023/24 che è stata piuttosto pesante per tutti. «Bisogna distinguere il mercato domestico nazionale/europeo da quello internazionale. Nell’ambito nazionale cerchiamo di essere sempre molto vicini ai rivenditori e abbreviare i tempi di consegna del prodotto dal momento in cui vengono ordinati, perché stiamo vedendo che difficilmente i rivenditori cercano di fare stock di magazzino. Dobbiamo quindi essere eclettici e bravi nell’abbreviare i tempi di produzione e di consegna. Il mercato mondiale, invece, dà più tempo per programmare il lavoro, perché si tratta di quantitativi alti e l’ordinazione che arriva dall’estero può essere gestita a lotti. Ecco, qui cerchiamo di fare il possibile per rispettare i tempi, mantenendo comunque sempre la qualità che ci ha contraddistinto in questi anni per rimanere competitivi e combattere la concorrenza spietata che arriva da paesi emergenti. Siamo certi che il made in Italy sarà ancora molto richiesto».


La versatilità dei frangizolle Panther

Il Panther esposto all’Eima 2024 di Bologna

Si chiama Panther ed è una nuova linea di frangizolle carrellati pesanti sviluppata dalla Faza di Città di Castello (Perugia) per la lavorazione e l’affinamento del terreno dopo le operazioni di aratura e ripuntatura. Adatti a trattrici di potenza elevata, i modelli Panther sono equipaggiati con un sistema di spostamento idraulico – per il sollevamento del carrello di trasporto, il ribaltamento e l’angolazione indipendente delle sezioni a disco anteriore e posteriore, il bloccaggio idraulico delle sezioni di ribaltamento e l’angolazione del tiro in fase di lavoro – che l’utilizzatore può controllare direttamente dal posto guida della trattrice.

La gamma (modelli FCHP-FCHP/RH e FCHR-FCHR/RH) è disponibile per trattori con potenze da 80 a 400 cv, nelle versioni con sezioni fisse o ribaltabili, da 18 a 44 dischi con diametro 610-660-710-810 mm e distanziale da 23-28-34-38 centimetri. La serie Panther offre dunque un’ampia scelta di soluzioni in grado per soddisfare le più differenti esigenze di lavoro, dall’angolazione indipendente delle sezioni a disco al carrello ruote col martinetto ammortizzato all’azoto e regolazione idraulica del tiro (molto utile per terreni ondulati). Tutti gli acciai impiegati per la produzione del frangizolle Panther – sottolinea il costruttore con una nota tecnica – sono certificati made in Italy così come tutti i componenti presenti, dai dischi ai supporti e tutta la parte oleodinamica.

La scelta di Faza è mirata a fornire all’agricoltore soluzioni di alta qualità e adeguate alle nuove esigenze tecnologiche delle trattrici agricole. Oggi scegliere Faza significa scegliere la qualità.

Giacomo Di Paola

 

Faza si concentra sulle alte potenze - Ultima modifica: 2025-01-20T13:06:11+01:00 da Francesco Bartolozzi

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