«Solo l’agricoltura di precisione consentirà di centrare gli obiettivi fissati dall’Unione Europea nel programma Farm to Fork 2030 e solo gli agromeccanici sono in grado di attuare uno sviluppo massivo di questa pratica innovativa». Questo, in estrema sintesi, è il messaggio che Gianni Dalla Bernardina, presidente Cai Agromec, ha lanciato sabato scorso alla partecipatissima 52° assemblea provinciale di Confai Livorno (Confederazione agromeccanici e agricoltori italiani, aderente a Cai Agromec), svoltasi nella scenografica cornice del Relais La Pieve Vecchia di Riparbella.
Presenti per l’occasione anche i vicepresidenti nazionali di Cai Agromec, Gianluca Ravizza e Michele Pedriali, oltre a Leonardo Bolis presidente di Confai Bergamo, Mauro Cavallini neo direttore di Cia Etruria, Gianfranco Tirabasso presidente di Confai Livorno, Manuela Tenerini direttrice di Confai Grosseto, Vincenzo Trotta presidente Aimaf Firenze, Paolo Lucherini direttore di Aimaf Firenze e Roberto Gragnoli presidente di Apema Siena.
L’innovazione tecnologica, la transizione ecologica, la produzione agricola sostenibile, la lotta ai cambiamenti climatici sono stati i punti chiave dell’incontro, che ha inteso offrire spunti di riflessione e risposte ai numerosi operatori presenti. L’agronomo Bruno Agazzani e il vicepresidente vicario Cai Agromec Gianluca Ravizza, perito agrario, hanno inoltre relazionato su "Agricoltura di precisione tra sostenibilità e formazione: come deve cambiare il modo di fare agricoltura".
L’assemblea di Confai Livorno ha confermato, tramite elezioni, l’intero Consiglio d’amministrazione uscente.