Fendt, torna la serie 600 Vario

Il nuovo Fendt 600 Vario, qui rappresentato dal modello di punta 620
Quattro modelli con sistema boost e motore esclusivo Core 50 per potenze da 140 a 224 cavalli

Fino a 224 cavalli di potenza, raggio di sterzo invidiabile e trasmissione Vario Drive: Agritechnica porta in dote una nuova gamma con i colori di Fendt. È la 600 Vario, un nome che richiama alla memoria dei meno giovani ricordi ormai lontani. Era infatti il 1993 quando chiudeva la produzione della Serie 600, allora non ancora Vario. E per trent’anni esatti il numero 6 sul cofano delle macchine tedesche non s’è più visto. Fino ad Hannover 2023, per l’appunto.

Una nuova gamma

Partiamo dalle fondamenta. I modelli sono quattro: 614, 616, 618 e 620, per potenze da 140 a 209 cavalli. Che tuttavia, grazie all’extra potenza Dynamic Performance, già presente su alcune gamme superiori, diventano 224 per il 620 Vario. Per il 600 tuttavia si sono fatte scelte diverse: mentre per la serie 700 Gen 7 il sistema di boost è presente solamente sui 728, tutta la gamma 600 offre questa soluzione che assicura maggior coppia a bassi regimi e fino a 15 cavalli aggiuntivi indipendentemente dalle applicazioni: la grande differenza rispetto alle soluzioni tradizionali è infatti che l’extra-potenza non interviene con alcuni dispositivi attivi (leggi Pto) o a una determinata velocità, ma sempre, se il carico di lavoro lo richiede. È, insomma, una riserva di potenza sempre pronta all’uso e come tale preziosa in diverse occasioni.

Cabina ammortizzata per la nuova serie 600 (vedi foto a destra), derivata dalla nuova serie 700 Gen 7

Vediamo ora la collocazione. Al posto di cosa nasce, la serie 600 Vario? Di nulla, almeno per il momento. Restano infatti a listino sia il 500 Vario sia le due gamme del 700, ovvero la sesta e settima generazione (quest’ultima, come si ricorderà, lanciata lo scorso anno, alla vigilia di Eima). Non sarà, però, così in eterno: con la fine del 2024 saranno dismessi i due modelli più piccoli del 700 Gen 6, ovvero il 714 e 716, macchine peraltro poco vendute nel nostro paese. Contemporaneamente arriveranno nei campi i primi 600: gli ordini partiranno infatti da fine anno, ma le prime consegne si avranno con il novembre 2024. Per allora, il 600 Vario si sarà ritagliato un proprio spazio specifico: sopra al 500 Vario, che supera per potenza e dimensioni, ma sotto al 700 Gen 7, almeno per le specifiche del motore.

Quattro cilindri forgiati apposta

Motore Core 50, con 5 litri di volume e quattro cilindri. L'architettura è pensata per bruciare carburanti di vario tipo, compreso il metano

Il motore è in effetti un’altra particolarità della serie 600. Anzi, una unicità. È infatti un quattro cilindri della serie Core di Agco. Core 50 per la precisione: 5 litri tondi di volume, con tecnologia Scr più Doc e Dpf. Grazie ai tre filtri, rispetta Stage V senza bisogno del ricircolo degli scarichi Egr. Parlavamo di unicità con ragione: come spiegano con una punta d’orgoglio dal marketing italiano di Fendt, il Core 50 è, al momento, riservato al 600 Vario, proprio come il 7,5 litri lo è per la serie 700. È anche, nelle parole di Fendt, il motore del futuro, essendo progettato per bruciare, con pochi adeguamenti, biodiesel, carburanti sintetici quali gli Hvo, metano e, potenzialmente, anche idrogeno. Un quattro cilindri multi-combustibile per un’agricoltura sempre più versatile e modulare.

Di questo 4 cilindri sono interessanti anche i valori di coppia, che arrivano a 950 Nm a 1800 giri, secondo il principio di Fendt iD, che fa la sua comparsa per la prima volta su questa classe di potenza: tanta coppia a basso regime per ridurre i consumi e preservare i componenti. La coppia massima è costante tra 1.200 e 1.600 giri, mentre il regime massimo è limitato a 1.900 giri (sono 1800 sul 700 Gen 7, per via del motore a 6 cilindri, più elastico). Grazie a questa impostazione, il 620 Vario, top di gamma, raggiunge la massima velocità (50 orari) a soli 1.250 giri. Un risultato che si deve anche all’eccellente rapporto peso-potenza (34,4 kg/cv), utile per rendere il 600 Vario versatile nonché dotato di grande capacità di carico (fino a 58 quintali di carico utile).

Vario mono-gamma e raggio di sterzo di 5,1 m

Bracciolo di comando con leva multifunzioni e joystick per il caricatore frontale, attrezzo d'elezione per il 600 Vario

Deriva dal 700 anche il cambio Vario Drive con trasmissione differenziata tra assale anteriore e posteriore. Una soluzione che apre interessanti prospettive, come il Pull in Turn, ovvero il sistema di sterzata rapida che aumenta notevolmente la manovrabilità della macchina. In buona sostanza, quando si affronta una svolta a raggio stretto, il sistema accelera automaticamente la rotazione delle due ruote anteriori, “chiudendo” la curva e facilitando la svolta. Grazie al Pull in Turn e alle dimensioni compatte – 2,72 metri l’interasse – il 600 Vario Drive gira in un raggio di 5,1 metri, contro i 5,45 di un 700 Vario Gen 6 di pari potenza.

Un’altra funzione accessoria della Vario Drive è l’innesto automatico della doppia trazione. Che esiste ovviamente anche sulle macchine della serie precedente; la differenza è che, nel caso del 600, non la si può innestare manualmente. È insomma la macchina a decidere, in piena autonomia, quando muoversi a 2 o 4 WD.

Altra cosa che non troveremo più sui nuovi 600 è la selezione della gamma di lavoro: anche in questo caso, tocca al software attivare la modalità campo o strada, a seconda della velocità e del carico motore. Deriva ancora una volta dal 700 di ultima generazione anche il Vario Grip, il gonfiaggio automatico degli pneumatici che permette di ridurre la pressione degli stessi quando si opera in campo, riportandola su valori di legge per i trasferimenti o i trasporti su strada. Un optional che, secondo il costruttore, aumenta la trazione dell’otto per cento riducendo dello stesso valore i consumi medi.

Idraulica a dieci vie

L'impianto idraulico arriva a un massimo di dieci distributori. A richiesta, gli attacchi in pressione FFS

L’impianto idraulico si basa su una pompa da 150 o 205 litri al minuto (optional, quest’ultima) che alimenta i due sollevatori e un numero variabile di distributori, caratterizzati dai nuovi attacchi rapidi Ffc con innesto sotto pressione e a prova di perdite d’olio (optional, chiaramente). Ne troviamo cinque sul retro del trattore, due davanti e tre al centro (distributori ventrali) per un più semplice aggancio del caricatore frontale, che è  attrezzo d’elezione per il 600 Vario Drive. Anche in questo caso, tuttavia, la macchina si distingue dai predecessori, in quanto i distributori ventrali, quando non è collegato il caricatore, si possono usare come normali vie idrauliche, per agganciare attrezzi. Questo grazie al nuovo software gestionale, che permette di riconoscere i servizi ventrali e utilizzarli al pari degli altri. Pertanto il 600 può avere fino a dieci distributori a doppio effetto, con regolazione indipendente del flusso e del tempo di erogazione.

In cabina

Display da 12 pollici sul tettuccio: un optional assai apprezzato

La cabina richiama da vicino quella della Serie 7, ovviamente. Compresi i comandi Fendt One, che prevedono, di serie, leva multifunzioni, cruscotto digitale da 10 pollici e display da 12” sul bracciolo destro. Un secondo monitor, anch’esso da 12 pollici, può essere montato a richiesta sul tettuccio. Dove troviamo, a migliorare la visibilità, la classica bombatura del parabrezza, che porta a 77 gradi la visibilità verticale. Completano il comfort di lavoro i due vani refrigerati (e riscaldati d’inverno) per conservare alimenti e bevande e il sedile di ultima generazione con regolazione elettrica, ventilazione e riscaldamento a zone, massaggio e memoria per richiamare rapidamente le impostazioni di ogni operatore.

Nel terminale troviamo, oltre al gestionale aggiornato, la guida automatica, con le novità che citeremo tra breve, ormai in grado di governare il trattore non soltanto su linee rette o curve, ma anche durante le svolte a fine campo, senza che l’operatore debba nemmeno premere il tasto di consenso e avviare le manovre di fine campo.

Novità sul fronte software

Svolte automatiche a fine campo, senza necessità di premere alcun tasto. Una volta avviato, il trattore ormai arriva da solo a fine campo; la presenza dell'operatore è soltanto per sicurezza e controllo

Non c’è ormai presentazione di prodotto che non includa anche qualche aggiornamento software. Quelli presentati ai Fendt Press Camp svoltisi in Germania, nei pressi di Stoccarda, sono senz’altro corposi. Il più interessante per gli agromeccanici è a nostro avviso la Coverage Guidance, una nuova soluzione per la guida automatica che non richiede alcuna impostazione iniziale. In sostanza, è sufficiente arrivare in un campo e iniziare a lavorare: quando si abbassa l’attrezzo, il sistema inizia a registrare il percorso. La registrazione si interrompe alzando il sollevatore. Da quel momento in poi, il software di guida automatica utilizza il percorso appena registrato come prima linea del campo, alle quali affiancare le successive. In altre parole, non serve più fare una registrazione del tracciato dal punto A al punto B né delimitare il perimetro del campo: basta cominciare a lavorare per impostare la guida automatica. Si tratta evidentemente di una soluzione molto comoda per i contoterzisti che lavorano nei terreni dei clienti, specie se nuovi, e non desiderano fermarsi a impostare tutti i parametri prima di iniziare l’attività. L’unico valore richiesto è la larghezza dell’attrezzo, indispensabile per far sì che il sistema possa calcolare le varie passate.

Assai utile anche Implement Slope Compensation, una funzione che corregge la deriva dell’attrezzo trainato quando si lavora su pendenze trasversali. Funziona con la sola antenna del trattore e non è dunque richiesto un secondo ricevitore posto sull’organo lavorante. Quando percorre il primo tratto in pendenza, l’operatore inserisce un valore di correzione su una scala da 0 a 100. Successivamente, può modificare questo valore se si accorge che è eccessivo o insufficiente ad assicurare una perfetta copertura del terreno.

Il cruscotto, con l'allestimento Fendt One, è stato sostituito da un monitor a cristalli

L’aggiornamento forse più atteso è però quello che coinvolge Fendt One, ormai diventato il portale di gestione delle flotte Fendt. Oltre alle funzioni già attive da tempo, come visualizzazione delle macchine e dell’attività, con possibilità di trasmissione di istruzioni, Fendt One è ora in grado di esportare digitalmente i parametri di lavoro, per una successiva elaborazione sul pc aziendale. È stato inoltre reso più semplice il collegamento di attrezzi Isobus al portale, per una miglior gestione delle lavorazioni. Un successo in cui l’Italia ha avuto un posto di rilievo: siamo stati infatti inclusi, con Francia, Germania e Regno Unito, tra i paesi pilota in cui sperimentare i nuovi servizi. Ma grazie agli incentivi di Agricoltura 4.0, abbiamo staccato di diverse lunghezze tutti i compagni di viaggio: al momento risultano connesse con Fendt One Offboard (il portale per ufficio) circa 900 macchine. Di esse, oltre 600 sono italiane. Per una volta, insomma, guardiamo i cugini francesi e gli organizzatissimi tedeschi dall’alto in basso.


Guida con joystick per tutti i Fendt One

Ergo Steer è il nuovo sistema di sterzo a joystick prodotto dai laboratori Fendt. Si installa in pochi minuti e consente di guidare il trattore con la mano sinistra

Si chiama Ergo Steer l’ultimo parto del centro innovazione di Marktoberdorf. È, in sostanza, un sistema di guida via joystick plug&play, nel senso che si monta sul bracciolo sinistro ed è già pronto a funzionare.

L’idea, scommettiamo, viene dall’analogo dispositivo di guida presente sulle mietitrebbie Ideal, ma questo sistema rimovibile è tutt’altra cosa: più preciso, più semplice da gestire e molto meno ingombrante, ci dicono i tecnici che l’hanno ideato.

In effetti, Ergo Steer è composto da un joystick e una base del peso di un paio di chili. Si montano sul bracciolo sinistro di qualsiasi Fendt 500 o serie superiori, purché già dotati di tecnologia Fendt One. Appena collegato il cavo alla presa Isobus, nel terminale compare, dentro la finestra della Guida Automatica, l’opzione Ergo Steer. Selezionandola, si disabilita il volante – sempre in funzione per le emergenze, ovviamente – e si attiva la guida con joystick. Alla prova del campo, il sistema è ben gestibile e molto intuitivo. Ha una risposta regolabile, in velocità di rotazione delle ruote e resistenza alla spinta della mano. Il fatto di avere sul retro il tasto dell’inversore permette di guidare completamente il trattore con la sinistra, mentre la destra, per esempio, gestisce il caricatore frontale. Il compagno di lavoro perfetto per il caricatore, appunto, ma anche per lame da neve, pale da trinciato e molto altro. Unici limiti: non si può usare su strada e, quando è in funzione, limita la velocità massima a 25 km orari.


e100 va in produzione

Il nuovo e100 è stato presentato ufficialmente, con possibilità di prova su strada e in serra

Sono passati sei anni dal primo prototipo – era il 2017 – e finalmente il primo trattore elettrico di Fendt è quasi pronto per la catena di montaggio, che partirà a fine 2024. Di esso si sa già molto; il resto è stato svelato durante l’incontro con la stampa svoltosi a inizio settembre nei pressi di Stoccarda. e100 è un mezzo completamente elettrico, con batterie al litio da 100 kW e trasmissione, un po’ a sorpresa, di tipo Vario. Perché, hanno spiegato i progettisti, in questo modo si riducono i picchi di carico e sono necessari meno motori elettrici per far funzionare la macchina.

Il trattore messo in prova è un e107 V, uno specialistico assai simile, per dimensioni e potenza, a un 207 V. Funziona secondo tre impostazioni: Eco, con cui eroga 50 kWh, ovvero circa 70 cv; Dynamic System (55 kW) e infine Dynamic Plus (66 kW – 90 cavalli, ma per brevi intervalli).

I tempi di ricarica dipendono dal sistema usato: si va dalle 4 ore del caricatore standard trifase ai 45’ di quello ad alta velocità, che tuttavia stressa parecchio le batterie. Per ridurre al minimo i danni alle celle è previsto un sistema di climatizzazione che le mantiene a una temperatura compresa tra 20 e 35° durante tutta la carica.

Fendt, torna la serie 600 Vario - Ultima modifica: 2023-09-26T07:00:20+02:00 da Francesco Bartolozzi

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