Poche sono le realtà agromeccaniche che abbiamo ospitato all’interno di questa rubrica che operano anche in viticoltura. Ancora meno quelle che prestano servizi contoterzi esclusivamente nel settore della viticoltura, per cui questa è forse la prima volta che incontriamo un’impresa agromeccanica specializzata sul vigneto.
Sarà che ci troviamo nel cuore della Valpolicella (per la precisione a Fumane, in provincia di Verona), sarà che per i Franceschetti il vigneto è sempre stato di casa, fatto sta che la decisione di avviare un’attività conto terzi in viticoltura è stata più che indovinata. Dal 2011, infatti, l’Agriservizi srl viene condotta con ottimi risultati da tre elementi ben assortiti tra di loro: Emily Franceschetti, amministratore delegato, si occupa della parte amministrativa e finanziaria, suo fratello Elia Franceschetti cura invece l’organizzazione agricola e il team degli operatori di campo, e il papà Pietro Franceschetti, vero braccio destro dell’azienda, funge da jolly. È da lui che è partita la passione in famiglia, in quanto proprietario di alcuni vigneti appunto in Valpolicella, nei quali hanno cominciato a lavorare i suoi due figli. «Io e mio fratello stiamo portando avanti questa passione e al momento siamo arrivati ad avere nel nostro team 12 dipendenti – spiega Emily, fresca vincitrice del premio “Contoterzista dell’Anno 2023” nella categoria Donne –. Oggi offriamo servizi conto terzi in agricoltura specializzati nel vigneto, sia manuali sia meccanizzati, per cui spaziamo a 360 gradi dall’impianto alla potatura, dai trattamenti alla vendemmia».
Crescita esponenziale
Agriservizi srl ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi 4-5 anni, grazie alla passione e alla qualità del lavoro e soprattutto al proprio team, tanto che oggi lavora circa 350 ettari nel raggio di 40 km. Che per un’impresa agromeccanica specializzata in viticoltura non sono pochi. «Io adesso – continua Emily – mi dedico più che altro alla parte amministrativa e contabile, ma la mia gavetta in campo me la sono fatta tutta, dai lavori di cimatura e spollonatura alla vendemmia manuale, della quale mi occupo ancora oggi dell’organizzazione completa dal campo alla cantina». Vendemmia che rappresenta il grosso del fatturato dell’azienda e viene effettuata a mano per quanto riguarda le uve di Amarone e a macchina su quei vigneti di Valpolicella Classico, Pinot e Lugana predisposti con sistema di allevamento Guyot. «Il passaggio alla vendemmia meccanica lo ha voluto mio fratello Elia – racconta Emily – da sempre appassionato di meccanizzazione agricola. Abbiamo cominciato sfruttando l’offerta di una vendemmiatrice da un terzista che stava dismettendo la propria attività. Appena comprata, abbiamo iniziato a ricevere richieste tali per cui ne sarebbero servite tre, così nel giro di due anni ne abbiamo prese altre due, compresa una semovente perché alcuni clienti richiedono il diraspatore a garanzia di una qualità di un certo livello. A oggi vendemmiamo a macchina 350 ettari e devo dire che è molto impegnativo, perché sono macchine che richiedono una manutenzione precisa, una pulizia continua e una certa abilità nella loro conduzione: basta poco, infatti, per danneggiare gli impianti o le piante stesse».
Dopo la vendemmia la seconda voce del fatturato è quella dei trattamenti, effettuati sempre su 350 ettari. Il parco macchine dei Franceschetti non è, infatti, da poco, se si considerano le tre vendemmiatrici, le diverse attrezzature per le varie operazioni colturali e una quindicina di trattori, con Fendt in primo piano.
Parco trattori (quasi) monocolore
«Mio padre aveva due trattori Same – spiega Elia – che ancora sono in azienda, ma io ho optato per cambiare, ritenendo Fendt il miglior marchio per il vigneto-frutteto. Oltre a tre 718 Vario adibiti al trasporto e ad alcune lavorazioni pesanti, abbiamo diversi 210 F Vario e un paio di 208 V Vario. Comunque abbiamo anche due Goldoni (Quasar 90, con e senza cabina), un Antonio Carraro TGF 10900 R e un Massey Ferguson 3650 F».
Nonostante siano da sempre operativi in viticoltura, i Franceschetti non producono vino. «Era uno dei miei sogni – ci confida Emily – perché nel 2017-18 c’era il boom dell’Amarone e mi sarebbe piaciuto mettere in piedi un business di nicchia. Ma tra l’attività che si stava espandendo e l’impegno importante che avrebbe richiesto una cantina, abbiamo preferito lasciar perdere, per cui le nostre uve continuiamo a conferirle alla Cantina sociale».
Il futuro dell’azienda al momento vede la volontà di mantenere l’attuale elevata qualità dell’azienda e del suo lavoro, che in questi anni ha consentito di conquistare clienti prestigiosi. Sicuramente verrà aggiornato il parco macchine, in particolare in termini di dumper e trince, ormai arrivati a fine ciclo, inserendo anche dei bracci decespugliatori per la pulizia delle scarpate, al momento limitati ai fossi di qualche cliente, e il Gps per la progettazione degli impianti (al momento presente sulla macchina per il trapianto delle barbatelle e sulla piantapali).
Donne, un valore aggiunto
Chiudiamo sul significato di essere donna nel settore agromeccanico, motivo per cui come scritto all’inizio Emily Franceschetti ha vinto il premio “Contoterzista dell’Anno 2023” nella Categoria Donne. «Essere donna in questo settore è sempre stato difficile, anche se oggi con il cambio generazionale le donne hanno preso sempre più piede nelle aziende agricole e agromeccaniche, apportando diversi vantaggi e dinamiche positive come la diversità di prospettive, le capacità organizzative e gestionali, il focus della sostenibilità e la formazione dell’uguaglianza di genere. Restano ancora molte sfide e disparità da affrontare per le donne nel settore agricolo, perché per esempio vediamo che in molte regioni l’accesso a contributi e finanziamenti è ancora limitato rispetto agli uomini.
Superare queste sfide richiede comunque impegno continuo per creare opportunità paritarie nel settore agricolo, impegno che ha già dato i suoi frutti dal momento che oggi finalmente la presenza delle donne a capo di aziende agricole e agromeccaniche è sempre più rilevante».
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APIMA, UN SUPPORTO FONDAMENTALE
Emily Franceschetti fa anche parte del Consiglio dell’associazione provinciale dei contoterzisti veronesi, l’Apima Verona, e non ha dubbi sull’importanza dell’associazionismo nel settore agromeccanico. «Sin dalla prima partecipazione alle assemblee ho capito che potesse essermi di aiuto, qualsiasi richiesta facessi. Sanno di cosa stiamo parlando, mentre altre figure nel nostro comparto, soprattutto agromeccanico nel settore del vigneto, non sapevano come aiutarti. Diciamo che è come una casa dove so che posso andare a trovare la soluzione ai problemi dell’azienda, con una risposta anche veloce, pronta. Quello che mi piacerebbe fare, essendo in Consiglio, è raggiungere una rendicontazione mensile per i contoterzisti nell’ambito dei seminativi. Credo che serva un cambio di mentalità per raggiungere questo scopo, ma non si può continuare ad andare avanti con pagamenti a distanza di un anno. Nella mia azienda sono riuscita a far assimilare questo concetto, nonostante tutte le difficoltà e lo scetticismo iniziali, e oggi entro i 30 giorni dalla data della fattura (che sono poi 60 da quando ho iniziato i lavori) ricevo il pagamento».