Andrea Bonora, coltivare dati per coltivare meglio

Andrea Bonora vicino al suo Case IH Magnum 370 Cvx
Con la sua impresa agromeccanica Andrea Bonora nel Ferrarese offre un servizio a 360 gradi. E il livellamento è la punta di diamante

Noi coltiviamo dati. È il motto che potete leggere se aprite la pagina del sito Internet della “Bonora Harvesting Lavorazioni Meccanico Agrarie conto terzi” di Andrea Bonora di Fossanova San Marco, praticamente alle porte di Ferrara, e sta a indicare il principio operativo che è alla base dell’azienda: considerare la raccolta di dati propedeutica per analizzare, progettare ed eseguire le lavorazioni sul campo con qualità, ottimizzando la produzione, i costi e i tempi di esecuzione.

Il parco trattori di Bonora vede la presenza dominante del marchio Case IH. L’ultimo ingresso è stato un Maxxum 150 Autopilot, acquistato per semine, trasporti e preparazione autunnale

Un’azienda giovane, che risale all’inizio di questo secolo, partendo da basi “parzialmente” agricole. «Fin da bambino ho avuto la passione per i trattori e le macchine agricole, trasmessami dal nonno nell’azienda agricola di famiglia a indirizzo principalmente frutticolo – spiega Andrea –. Dopo il diploma di perito meccanico, andai a disegnare trattori all’engineering della Landini Trattori a Fabbrico (Re), ma la passione per le macchine agricole mi portò a lavorare come dipendente presso un’azienda di contoterzisti vicino a casa. Poco dopo, nel 2000, aprii la partita Iva per lavorazioni agromeccaniche conto terzi. Nel corso degli anni, poi, abbiamo preso in conduzione dei terreni, facendo nascere la nostra azienda agricola denominata Valdicuore. A oggi gestiamo circa 150 ettari».

Quattro monitor in un trattore testimoniano quanto siano importanti per Bonora l’agricoltura di precisione e la raccolta dati
Seminatrice di precisione Matermacc MS 8230 a rateo variabile e kit Startec con concimazione liquida per mais, soia e sorgo

Con cinque dipendenti fissi e 3-4 stagionali, tutta l’evoluzione dell’azienda è caratterizzata da un progresso continuo, non solo tecnologico, ma anche gestionale. «Il mercato attuale è maturo e sovrameccanizzato – continua Andrea –. L’azienda agricola media sta crescendo e si sta strutturando, quindi alcuni servizi agromeccanici tradizionali non sono più appetibili. Per questo si sono cercati dei nuovi servizi che avessero come fondamento l’agronomia per poi arrivare alle macchine, allestite in funzione delle singole esigenze. In questi ultimi anni abbiamo applicato l’agricoltura di precisione alle macchine, specializzandoci in questo settore, perché da un lato ci consente di gestire al meglio la nostra azienda agricola, e poi perché sul fronte dell’attività agromeccanica c’è stata la volontà di uscire da un mercato saturo, concentrandosi sulle nuove richieste delle aziende strutturate che non coniugano più il termine agromeccanico come fornitore di servizi agrario-meccanici, ma bensì agronomico-meccanici».

Seminatrice combinata Amazone AD-P 3000 Special con dispositivo di conteggio semi a metro quadro e kit per concimazione liquida
Irroratrice Mazzotti Ibis 2000, 21 metri, a manica d’aria, con guida e chiusura sezioni in automatico. Su questa macchina Bonora monta le calate della Salvarani per applicare l’N30 al mais, anche a dosaggio variabile con mappa di prescrizione,subito prima che il cliente irrighi

Parco macchine di alto livello

Fienagione e trinciatura a parte, Bonora effettua tutte le lavorazioni fino alla raccolta, che copre qualcosa come 1.700 ettari, di cui circa 1.000 comprendono appunto anche tutte le altre operazioni colturali. E il parco macchine è di assoluta rilevanza. Partiamo da tre mietitrebbie Case IH, con ben nove testate, da grano, soia, mais (45 e 75) e pick-up, tutte e tre dotate di raccolta dati per mappature di produzione e piattaforma Climate FieldView, utilizzata anche per le semine. I trattori, per lo più Case IH, sono nove, da 75 a 380 cv, in guida Rtk con base propria. «Tutti i trattori, le mietitrebbie e i camioncini – sottolinea Bonora – sono dotati di un dispositivo FarmTrack per la raccolta dei dati di lavoro e dall’ufficio riusciamo a monitorare le superfici lavorate, i tempi impiegati, i trasferimenti ecc.».

 

Anche per le mietitrebbie Bonora ha scelto Case IH (da sinistra una 8010 AFS e due 2388 Xclusive Afs) 

Tre le seminatrici di precisione, di cui due a rateo variabile attrezzate per le mappe di prescrizione e concimazione liquida con impianto Startec con tramoggia frontale. Una di queste è anche da sodo. Due le seminatrici a righe, di cui una Maschio Gaspardo con controllo Bmc System della MC Elettronica, per il monitoraggio e conteggio seme, e una combinata Amazone con controllo Usc Pro, sempre della MC Elettronica, per monitoraggio e conteggio seme e possibilità di impostare il numero di semi per metro quadrato. Per il diserbo troviamo un’irroratrice semovente Mazzotti Ibis 2000 da 21 metri, mentre la concimazione è affidata a uno spandiconcime Vicon Geospread RO-EDW con pesa elettronica, controllo sezioni e dosaggio variabile, e a una sarchiatrice a 45, 70 e 70 cm con concimazione granulare o liquida con valvole proporzionali e controllo Gps. Oltre a svariate attrezzature per la lavorazione del terreno (dissodatori, coltivatore, preparatore, frangizolle, erpice rotante, ripuntatore, scavafossi e aratro quadrivomere), chiudono il capitolo macchine due rotoloni Ocmis (135/500 e 150/460) per l’irrigazione dell’azienda agricola e per conto terzi tre livellatrici Montefiori, due da 5 metri e una da 6 m, con valvole proporzionali e Gps sui trattori. Infine, Bonora offre anche servizi di spalatura neve e salatura strade per il Comune e la Provincia di Ferrara con 6 lame e 3 spargisale.

Livellamento che passione

Abbiamo volutamente lasciato per ultime le livellatrici, perché la gestione delle acque è la lavorazione principale dell’azienda ferrarese, nonchè la vera e propria passione di Andrea Bonora, e genera un fatturato molto vicino a quello della trebbiatura grazie ai circa 200 ettari livellati ogni anno.

Livelle Montefiori al lavoro

Un ristrettissimo progetto di livellamento di un campo da 30 ha riassunto in 4 foto: rilievo della situazione esistente (a), calcolo del deflusso dell’acqua (b), calcolo degli sterri e riporti con le pendenze richieste (c) e risultato finale dopo il lavoro (d)

 

«Offriamo soluzioni “chiavi in mano” – spiega – eseguendo per prima cosa il rilievo del campo tramite quad attrezzato con Gps, dopo di che elaboriamo il progetto in base alle esigenze del cliente, pianificando il livellamento e il drenaggio in modo ottimale. Per preservare lo strato fertile del terreno eseguiamo prima le analisi del terreno e in base alla mappa degli sterri-riporti applichiamo nei punti di maggior sterro e maggior riporto lo “scotico”, mantenendo la struttura del terreno superficialmente in modo omogeneo. Elaboriamo, poi, dove richiesto, il progetto del drenaggio e la successiva esecuzione, garantendo una regimazione delle acque ottimale. Realizziamo progetti di livellamenti ed eseguiamo consulenze anche per aziende estere. Infine, siamo dotati anche di una lavadreni per il mantenimento efficiente del drenaggio».

L’attività di posadreni potrebbe avere sviluppi interessanti

L’altro filone importante per quanto riguarda l’attività conto terzi è la collaborazione con la bulgara Nik Agroservice, specializzata nella nutrizione del terreno (vedi box alla fine), che riprende il concetto dell’importanza della raccolta dei dati. Così come sono fondamentali i dati ai fini di una gestione economica mirata di un’azienda. «Molto importante per noi contoterzisti è calcolare bene i costi delle lavorazioni – conferma Bonora –. Proprio per questo ho scelto di applicare a tutti i mezzi il FarmTrack, un dispositivo che permette di verificare le superfici lavorate, conteggiare i tempi dei trasferimenti e dei trasporti, monitorare in tempo reale le lavorazioni in corso per poi programmare le successive. Molto tempo lo dedico all’ufficio per l’analisi dei dati. Facciamo un’attività ad alto investimento e con margini ridotti ed è per questo che preferisco l’attività legata a dei progetti, perché sono lavori ben programmati che ti garantiscono di avere sempre la stagione piena».

Spandiconcime Vicon RO-EDW Geospread con controllo sezioni, pesa, raccolta dati FieldView e mappe di prescrizione a dosaggio variabile dopo i referti delle analisi georeferenziate di Agrobalance

Chiudiamo con l’aspetto sindacale. Bonora è stato inizialmente revisore dei conti e attualmente è membro del Cda di Unima Ferrara. «Devo dire che negli ultimi anni l’associazione è cresciuta ed è diventata sempre più efficiente. Io sto spingendo perché ci sia, oltre alla mera tenuta contabile, anche una consulenza personalizzata, perché ogni socio ha le sue specificità. Ci stiamo organizzando in tal senso e sono fiducioso».


Il franchising Agrobalance

«Da poco ho firmato un franchising con la bulgara Nik Agroservice per il brand Agrobalance – racconta Bonora – un sistema agronomico integrato, per la nutrizione del terreno.

Quad per i campionamenti del terreno Agrobalance per cereali da 0-30 cm e per fare rilievi per le ruspature (grazie al Gps installato)
e semovente New Holland con campionatore fino a 60 cm di profondità per frutteti e vigneti

Eseguiamo campionature georiferite del terreno, i campioni vengono analizzati nel laboratorio accreditato di Sofia, i risultati vengono valutati attraverso l’accesso alla piattaforma software Geoscan e generano delle mappe di prescrizione dalle quali impostare un piano di concimazione mirato a dose variabile, che eventualmente possiamo poi effettuare noi. Ogni cliente ha un accesso personale a una piattaforma software dalla quale ottiene le informazioni sui suoi campi, ovvero: risultati di analisi, agrochimica, dati, immagini satellitari».

Andrea Bonora, coltivare dati per coltivare meglio - Ultima modifica: 2022-02-13T15:15:40+01:00 da Francesco Bartolozzi

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