Immatricolazioni ancora in calo nei primi nove mesi

I dati sulle immatricolazioni relativi al periodo gennaio-settembre 2024 indicano flessioni per tutte le tipologie di mezzi

Il mercato nazionale delle macchine agricole si conferma in calo anche nei dati di fine settembre. Il bilancio dei primi nove mesi dell’anno indica, infatti, flessioni per tutte le tipologie di mezzi, con percentuali che non migliorano rispetto a quelle del primo semestre. Le immatricolazioni di trattrici – elaborate da FederUnacoma sulla base delle registrazioni fornite dal Ministero dei Trasporti – indicano un calo per le trattrici del 15,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (11.851 le unità immatricolate), un calo per le mietitrebbiatrici del 31,9% in ragione di 246 unità immatricolate, e un passivo del 18,7% per le trattrici con pianale di carico (405 unità). In calo del 18% sono i sollevatori telescopici (751 unità immatricolate) mentre più contenuto è il passivo per quanto riguarda i rimorchi, che segnano -2,8% in ragione di 6.034 unità. Unica nota “positiva” è che, rispetto al primo semestre, per tutte le categorie il segno negativo è meno grave, fatta eccezione per i transporter: i trattori, infatti, segnavano un -17,3%, le mietitrebbie un -38,7%, i rimorchi un -4,1% e i telescopici un -24,1%, mentre i transporter erano a -16,7%.

Esaminando i dati delle trattrici relativi alle singole Regioni, si notano cali superiori alla media nazionale in Emilia Romagna (-23,3%), Lazio (-20,2%), Sicilia (-18,2%) e Veneto (-17,2%), mentre cali meno accentuati rispetto alla media nazionale si riscontrano in Lombardia (-9,8%) e in Puglia (-3,2%). La Federazione dei costruttori sottolinea ancora una volta come il calo delle vendite si leghi all’aumento dei prezzi di listino, alle difficoltà di accesso al credito e ai bassi redditi agricoli. A frenare il mercato è anche il rallentamento nell’erogazione dei nuovi incentivi (Pnrr, Fondo Innovazione, Decreto 5.0), che ci si augura possano andare presto a pieno regime.

La notizia di incentivi imminenti – ricorda la Federazione – produce sempre una frenata negli acquisti, giacché gli imprenditori sospendono gli investimenti in attesa di condizioni più favorevoli. A fronte di questo – conclude la Federazione – è necessario che alla notizia di nuovi incentivi faccia seguito una rapida messa a punto dei sistemi di assegnazione dei fondi, proprio per evitare effetti distorsivi su quello che sarebbe il normale andamento del mercato.

La situazione in Europa e nel mondo

Per quanto riguarda i trattori, la situazione sui principali mercati europei non si discosta tanto da quella italiana (fig. 1). Dopo i primi nove mesi, infatti, sono solo due i paesi a segnare un aumento delle immatricolazioni, ovvero Spagna (+16,7%) e Portogallo (+27,4%, dati fino ad agosto), mentre tutti gli altri sono in flessione.

Andando per ordine numerico di vendite, la Germania si conferma il mercato più importante, con 23.246 unità, in calo del 2,3% rispetto al pari data 2023. Chi perde di più è la fascia 101-150 cv (-14,9%) assieme a quella da 51 a 100 cv (-10,1%), mentre è addirittura in positivo (+4,8%) l'alta potenza (sopra i 150 cv). Stabile, infine, il segmento sotto i 50 cv (+0,3%).

Al secondo posto segue la Francia, con un -11,1% in virtù delle 16.607 trattrici vendute. Qui il calo più forte lo hanno registrato i trattori specializzati (-22%, a fronte di 1.747 immatricolazioni), mentre gli standard si sono limitati a un -10% (14.860 immatricolazioni).

Per quanto riguarda l’Italia, detto del calo del 15,6%, la leadership dopo nove mesi è saldamente nelle mani di New Holland (17,8%), seguita da Deutz-Fahr (8,7%) e quasi appaiati Landini (7,7%) e Antonio Carraro (7,6%).

Quarto mercato il Regno Unito, che chiude i primi nove mesi con 8.224 immatricolazioni, in diminuzione del 15,2% e con un mese di agosto particolarmente negativo (-30,7%).

Dopo il Regno Unito troviamo la Spagna, che come detto è uno dei due mercati in positivo grazie alle 6.921 trattrici vendute (+16,7%). A parte il mese di marzo, il mercato spagnolo ha sempre registrato incrementi di vendite rispetto al pari data 2023 e sempre ampiamente in doppia cifra.

Dopo un mercato in crescita troviamo invece il mercato che in termini percentuali ha registrato la flessione più pesante, la Polonia, che chiude i primi tre trimestri con un -18,2%, in virtù delle 5.871 immatricolazioni. A livello di brand, guida la classifica John Deere (15,2%), seguita da New Holland (12,5%) e Kubota (12%).

Altro mercato in forte aumento è quello del Portogallo, che segna un roboante +27,4% rispetto al pari data 2023, con 4.085 trattori venduti nei primi otto mesi del 2024. New Holland occupa saldamento il primo gradino del podio (19,3% di quota), davanti a Solis (10,8%) e praticamente pari merito John Deere e Deutz-Fahr (8,3%).

Spostandoci in Austria dopo i primi tre trimestri il calo si limita all'8%, con 3.263 unità immatricolate: qui il calo ha riguardato solo i trattori standard (-8,4%) e quelli isodiametrici (-25,7%), mentre le vendite degli specializzati risultano in crescita (+17,3%).

I due mercati scandinavi, Norvegia e Svezia, registrano rispettivamente un -17,4% e un -14,3%, con 1.599 e 1.412 unità immatricolate. In Norvegia i primi tre gradini del podio sono occupati da John Deere (24,5% di quota), Massey Ferguson (20,8%) e Valtra (20,5%); stesso podio anche in Svezia, ma con percentuali diverse, John Deere 22,9%, Massey Ferguson 15,4% e Valtra 14,1%.

Passando alla Svizzera, i dati disponibili sono quelli dei primi otto mesi e segnano un -13,1% con 1.384 registrazioni tra trattori standard+specializzati (che perdono il 14,7%) e isodiametrici (che segnano un crollo del 42,1%). Fendt (che peraltro ha venduto lo stesso numero di trattori del pari data 2023), John Deere (che invece ha perso il 22,7%) e Deutz-Fahr (che addirittura segna un aumento del 4,1%) si confermano ai primi tre posti della classifica dei marchi.

Fanalino di coda la Bulgaria, che si ferma a quota 899 immatricolazioni (-15,9%). John Deere è leader di mercato (17,5%), davanti a Kubota (12,3%) e Lamborghini / Case IH appaiati (6,5%).

Uscendo dall’Europa, la situazione non cambia: la Turchia da gennaio ad agosto segna un -18,6% con 41.987 trattori immatricolati. New Holland è nettamente il brand più venduto (36,7% di quota), seguita da Case IH (10,7%) e Deutz (10,3%).

Infine, l’India dopo nove mesi è arrivata a quota 634.700 trattori venduti, pari a un -6,7%, gli Usa segnano un -13,4% (167.485 immatricolazioni) e infine il Canada un -17,4% (15.989 trattori registrati).

Immatricolazioni ancora in calo nei primi nove mesi - Ultima modifica: 2024-10-30T09:14:49+01:00 da Francesco Bartolozzi

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