La settima edizione di Agrilevante ha registrato numeri da record con 95mila visitatori e operatori provenienti da 60 Paesi. Ma la rassegna internazionale delle tecnologie e delle macchine per l’agricoltura, tenutasi presso la Fiera di Bari, ha anche tracciato il percorso da seguire per il futuro, incentrato tra innovazione e nuove generazioni.
Gli attesi investimenti per la meccanizzazione e l’agricoltura di precisione sono stati, infatti, al centro del convegno organizzato da Federacma, Federazione Confcommercio delle associazioni nazionali dei rivenditori di macchine agricole e da giardinaggio, in collaborazione con Cassandro Progettazione e Finanziamenti.
Le aziende italiane del comparto primario potranno beneficiare di oltre 600 milioni di euro di finanziamenti grazie alle risorse stanziate dal Fondo Innovazione di Ismea, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, e la misura 2.3 prevista dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, di cui le regioni dovranno emanare i relativi bandi entro fine anno.
Lo sguardo rivolto al futuro, però, non poteva che coinvolgere le nuove generazioni per avvicinarle sempre più alla meccanica e alla meccatronica agraria. Attraverso iniziative come il Mech@griJobs, organizzato in collaborazione con Federunacoma e CAI Agromec, che ha visto i ragazzi sfidarsi in una avvincente caccia al tesoro tra i padiglioni di Agrilevante o come il “Premio Alberto Cocchi”, giunto alla terza edizione e promosso dagli eredi del dirigente d’azienda e giornalista, che ha premiato con borse di studio tre studenti meritevoli che si sono prodigati in uno stage di 120 ore presso concessionari e officine di macchine agricole e da giardinaggio nei Pcto, i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
Ricordiamo che a vincere il primo premio è stato Luca Pandolfi dell’Istituto “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia (Viterbo), secondo Francesco Ruggiero dell’Istituto “Basile Caramia Gigante” di Locorotondo (Bari) e terzo Mauro Fabbris dell’Istituto “Aldini Valeriani” di Bologna. Menzione speciale per Simone Nordera dell’Istituto “Stefani Bentegodi” di Buttapietra (Verona), distintosi per l’impegno e la passione.
«L’agricoltura italiana ha bisogno di innovazione e meccanizzazione moderna – ha dichiarato Andrea Borio, presidente Federacma –. Attendiamo fiduciosi l’avvio delle misure di finanziamento in capo ad Ismea e alle regioni per rilanciare gli investimenti affinché si possano efficientare le produzioni agricole, aumentando la sicurezza, migliorando l’impatto ambientale e innalzando la redditività.
Dobbiamo, però, dedicare sempre grande importanza ai giovani che rappresentano il nostro futuro: sono soddisfatto pertanto –ha aggiunto – che la nostra assemblea nazionale mi abbia dato mandato per stringere nuovi accordi di partnership incentrati sulle nuove generazioni. Grazie alla disponibilità di questo Governo e alle nostre relazioni con il mondo scolastico, siamo riusciti ad ottenere fondi dedicati al rinnovo del parco macchine a disposizione degli studenti».