Il Gruppo Claas ha concluso con successo l’esercizio 2025 (al 30 settembre 2025) in un contesto di mercato complesso. Nonostante la prudenza dei consumatori a livello globale e la volatilità dei mercati, l’azienda tedesca a conduzione familiare è riuscita a rafforzare la propria posizione e a tracciare un percorso importante per il futuro. Al centro dell’attenzione vi sono stati una forte spinta di prodotto, investimenti strategici nella rete produttiva globale e lo sviluppo coerente di soluzioni digitali.

«L’anno 2025 è stato caratterizzato dalla nostra offensiva di prodotto di portata storica – ha affermato il Ceo Jan-Hendrik Mohr –. Grazie a innovazioni di grande rilievo, abbiamo ampliato in modo significativo il nostro portafoglio, stabilendo nuovi parametri di riferimento in termini di tecnologia e benefici per i clienti. In un anno difficile per l’industria delle macchine agricole, abbiamo ottenuto buoni risultati e rafforzato ulteriormente la nostra posizione. Abbiamo fiducia nella nostra strategia, nella nostra capacità innovativa e, soprattutto, nel nostro team altamente motivato».
Andamento stabile del business in un anno complesso
Nel 2025 Claas ha generato un fatturato di 4,9 miliardi di euro (anno precedente: 5,0 miliardi di euro), mantenendosi quindi quasi allo stesso livello dell’anno precedente. L’utile netto consolidato ha raggiunto i 230,3 milioni di euro (anno precedente: 253,3 milioni di euro). Il free cash flow ha registrato uno sviluppo molto positivo, aumentando a 252,0 milioni di euro (anno precedente: 190,3 milioni di euro).

L’andamento delle vendite è variato a seconda delle regioni. Mentre l’Europa occidentale ha registrato un lieve calo, l’area Europa centrale e Asia centrale ha evidenziato una crescita significativa del 7,9%. Nelle Americhe, la forte crescita delle vendite in Sud America ha in gran parte compensato il calo in Nord America.
Prodotto, innovazioni e premi
L’esercizio è stato segnato da una spinta di prodotto senza precedenti, culminata ad Agritechnica 2025. Claas ha presentato numerose innovazioni che hanno fissato nuovi standard tecnologici:

- La nuova serie di trince semoventi Jaguar 1000 spinge i limiti della capacità di lavorazione grazie al flusso di prodotto più ampio sul mercato e a una potenza del motore fino a 1.110 CV. Poco dopo il lancio, il nuovo JAGUAR 1200 – anch’esso vincitore del Farm Machine Award – ha stabilito un nuovo record mondiale raccogliendo 4.096 tonnellate di insilato in 12 ore.

- La nuova serie di grandi trattori Axion 9 è stata presentata con una cabina completamente ridisegnata, una gestione intelligente della trasmissione e una connettività completa. L’Axion 9.450 Terra Trac ha ricevuto il prestigioso titolo di “Tractor of the Year 2026” nella categoria “HighPower”. Claas ha inoltre ampliato il proprio portafoglio con l’Arion 570 Cmatic – il trattore a quattro cilindri più potente – e con il trattore compatto Axos 3.

- L’ultima generazione della serie Lexion 8000 e la nuova Trion 760, modello di punta della gamma media di mietitrebbie, consolidano la leadership di mercato di Claas nella tecnologia di raccolta.

- Un passo importante nel campo delle tecnologie di trazione alternative è stato compiuto con l’introduzione del sollevatore telescopico elettrico Torion 537e. Nei segmenti delle presse e delle tecnologie per la raccolta dei foraggi, l’introduzione della nuova pressa quadra Cubix, premiata con la medaglia d’oro per l’innovazione ad Agritechnica, e della pressa rotopressa a camera variabile Cerex 700 ha rappresentato un punto di forza.

Claas ha inoltre ricevuto quattro medaglie d’argento ad Agritechnica, tra cui una per il sistema di gestione predittiva e completamente adattiva della trasmissione per trattori a variazione continua.
Nel campo della digitalizzazione, Claas connect ha dato vita a un nuovo ecosistema digitale che va ben oltre la semplice gestione delle macchine, puntando su interoperabilità e flotte miste.
Investire nel futuro: infrastrutture e R&S
Claas ha proseguito il proprio programma di investimenti con un chiaro focus sulla modernizzazione e sull’ampliamento delle infrastrutture. Le spese per ricerca e sviluppo (R&S) sono rimaste elevate anche nel 2025, raggiungendo i 319,9 milioni di euro. Come negli anni precedenti, Claas ha investito oltre 300 milioni di euro all’anno in R&S, creando una solida base per l’innovazione continua. Questo livello costante di investimenti sottolinea l’importanza strategica della ricerca e sviluppo per garantire il successo sostenibile e la crescita futura dell’azienda.
Sono stati realizzati importanti progetti di investimento presso diversi stabilimenti Claas. Nel sito di Harsewinkel è entrato in funzione un nuovo centro di prefabbricazione altamente automatizzato. Presso lo stabilimento di Bad Saulgau, centro di competenza per le tecnologie di raccolta dei foraggi, è stato implementato un nuovo layout produttivo con un magazzino automatico a grandi altezze. A Le Mans, in Francia, è in costruzione un capannone multifunzionale per ampliare la produzione di trattori. A Omaha, Nebraska (USA), sede dello stabilimento Claas per la produzione di mietitrebbie, sono iniziati i lavori per un moderno centro di ricerca e sviluppo, rafforzando la presenza dell’azienda nel mercato nordamericano in espansione.
La trasformazione digitale è rimasta una priorità chiave, evidenziata dall’implementazione a livello di gruppo del sistema Erp S/4Hana, che pone le basi per future innovazioni e miglioramenti dell’efficienza.
Prospettive per il 2026
Nonostante le persistenti incertezze politiche e il permanere di prezzi delle materie prime agricole inferiori alla media, Claas prevede una lieve ripresa dei mercati globali delle macchine agricole nell’esercizio 2026. Tuttavia, l’entità e la velocità di questa ripresa varieranno da regione a regione.
Grazie alla riduzione delle scorte nei canali distributivi e alla prevista lieve ripresa del mercato, il Gruppo Claas si attende un aumento moderato delle vendite nel 2026. Questo sarà tuttavia compensato da costi aggiuntivi legati all’espansione delle strutture commerciali, a maggiori investimenti in ricerca e sviluppo, ai dazi doganali e ai progetti di digitalizzazione. Di conseguenza, è previsto un moderato calo del risultato prima delle imposte.






