Un’agricoltura sicura, moderna e sostenibile ha bisogno di filiere trasparenti e tracciabili. Lo ha ribadito oggi Gianni Dalla Bernardina, presidente di Cai Agromec, durante l’incontro al Macfrut 2025 dedicato al rilancio del Marchio di Qualità per i Fertilizzanti promosso da Assofertilizzanti-Federchimica.
«Il convegno è stato molto interessante ed è emersa chiaramente la necessità di costruire una filiera strutturata per certificare i prodotti impiegati nelle diverse fasi della fertilizzazione del terreno» – ha dichiarato Dalla Bernardina. «Gli agromeccanici, da parte loro, possono dare oggettivamente un contributo fondamentale nel certificare i risultati sul campo, attraverso l’impiego di tecnologie e metodologie operative avanzate. Per questo è quanto mai urgente arrivare, contestualmente, all’istituzione di un albo nazionale degli agromeccanici, per riconoscere e regolamentare il nostro ruolo all’interno della filiera».
Il Marchio di Qualità, istituito nel 2012 da un accordo tra Assofertilizzanti e l’ICQRF (Ispettorato Centrale del Ministero dell’Agricoltura), rappresenta un modello avanzato di controllo volontario e responsabilità d’impresa. Le aziende che lo adottano si sottopongono annualmente a verifiche tecniche, certificazioni e audit volontari, oltre a dover rispettare stringenti criteri di sostenibilità ambientale e sociale, anche attraverso l’adesione al programma “Responsible Care”.
Nel corso dell’evento, Paolo Girelli, presidente di Assofertilizzanti-Federchimica, ha evidenziato come il marchio rappresenti «uno strumento di eccellenza» a livello internazionale e come l’Italia, in questo campo, sia «avanti anni luce rispetto al resto del mondo».
Oreste Gerini, direttore generale della Direzione degli Uffici Territoriali e Laboratori dello ICQRF, ha sottolineato il ruolo chiave della collaborazione tra aziende e pubblica amministrazione per la corretta gestione della filiera e per la prevenzione delle frodi nel settore dei fertilizzanti.
Anche Antonio Abate, vicepresidente di Compag, ha riconosciuto il valore strategico della componente agromeccanica, sottolineando come essa sia ancora più decisiva in un contesto agricolo frammentato come quello italiano, dove la dimensione media aziendale richiede operatori professionali in grado di garantire qualità, efficienza e tracciabilità.
Cai Agromec, da sempre attenta a promuovere l’innovazione e la sostenibilità nel settore agricolo, conferma il proprio impegno a collaborare con istituzioni, associazioni e aziende per lo sviluppo di una filiera fertilizzanti certificata e all’avanguardia.