Oltre 200 persone hanno preso parte alla 79° edizione dell’assemblea annuale di Apima Verona, associazione provinciale delle imprese di meccanizzazione agricola, aggregata a Cai Agromec.
A fare gli onori di casa Gianni Dalla Bernardina, presidente nazionale di Cai Agromec e di Apima Verona, affiancato dai vicepresidenti nazionali Gianluca Ravizza e Michele Pedriali. Oltre alle imprese associate, presenti in sala anche diversi rappresentanti delle organizzazioni agricole, tra cui Alex Vantini presidente Coldiretti Verona, Alberto De Togni presidente Confagricoltura Verona e Andrea Garonzi vicepresidente di Cia Verona. Il Veneto agromeccanico è stato rappresentato tra gli altri da Alfredo Zanirato presidente Fimav e Cai Rovigo, dal segretario generale Cai Agromec Marco Sitta, dal presidente di Vicenza Tiziano Pertile, dai vicepresidenti di Treviso Gianantonio Casonato e Denis Mirco. Mantova era presente con il presidente di Confai Marco Speziali e il direttore Stefano Bonisoli. Non è mancata all’appuntamento pure la politica, con il consigliere provinciale Leonardo Bertavilla a portare il suo saluto.
Nel fare il punto del quadriennio appena trascorso, il presidente Dalla Bernardina ha voluto ricordare che l'attività agromeccanica è un fenomeno tipicamente italiano e che la normativa per il suo riconoscimento sta lentamente modificandosi. L’ultima evoluzione risale proprio a pochi giorni fa, dove in Commissione Agricoltura, «grazie al lavoro fatto con il presidente on. Mirco Carloni e l'on. Davide Bergamini, è stato discusso e approvato il testo di legge per l'istituzione dell'Albo nazionale, mentre prosegue il dibattito per l'inserimento dell'imprenditore agromeccanico a pieno titolo nell'agricoltura».
Momento di confronto la tavola rotonda, a cui hanno partecipato i direttori di Verona (Elisa Guerra), di Ferrara (Michele Pedriali) e di Asti (Gianluca Ravizza) sulla gestione delle associazioni e sulla attività sindacale. A seguire gli interventi di diverse rappresentanze delle organizzazioni agricole presenti.